Cristian Chivu, allenatore dell'Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della semifinale della Supercoppa Italiana contro il Bologna: "Può essere il momento di svolta per mettersi il passato alle spalle? Noi è dall’inizio che pensiamo di giocare ogni partita con ambizione, intensità e determinazione. È una squadra che vuole portare avanti il discorso. Il nuovo format ci permette di essere qui e vogliamo arrivare fino in fondo. Rispetto all’altra semifinale potremmo avere un giorno in meno di recupero? Calhanoglu è pronto? Hakan è a disposizione, poi valuterò se dall’inizio o meno. Sulla tempistica, siamo abituati. Pensiamo alla partita di domani che è quella più importante. Il Bologna è arrivato un giorno prima di noi? Sapevamo che c’era troppo freddo. Avevo chiesto di arrivare oggi, ma mi hanno detto che erano sei ore di volo e due di fuso e per questo siamo arrivati ieri. Vincere un trofeo dopo pochi mesi cosa significherebbe? A me non cambia niente. Io non sono a caccia di reputazione. Io mi godo il nostro quotidiano e la nostra crescita. Sono ragazzi validi che meritano tanto per quello che rappresentano dal punto di vista umano. Poi bisogna dimostrare in campo. Sappiamo cosa dobbiamo fare. Solo così si costruiscono squadre che hanno la possibilità di vincere trofei. Il Bologna è una squadra identitaria da tanti anni. Hanno energia e un modo di fare delle cose che può mettere in difficoltà chiunque. Alleno un gruppo affamato ed è un onore per me allenarlo. Noi, come staff, abbiamo fatto del nostro meglio per ridare fiducia, stima e consapevolezza al gruppo. Si va sempre a testa alta fuori dal campo perché sappiamo l'impegno che ci mettiamo e che vogliamo creare per il futuro. Può essere l'occasione per migliorare negli scontri diretti? Anche la Roma è uno scontro diretto. Sappiamo l'insidia della partita e per vincere bisogna meritarselo a prescindere dall'avversario. Nessuno ci regala nulla, poi si esce vincitori o vinti, ma sempre a testa alta. A noi non manca il desiderio per vincerle tutte, anche se sappiamo che non è sempre possibile. Quello che è accaduto lo scorso anno ormai è il passato. Testa al Bologna e poi si vedrà".
di Redazione
18/12/2025 - 13:09
Cristian Chivu, allenatore dell'Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della semifinale della Supercoppa Italiana contro il Bologna: "Può essere il momento di svolta per mettersi il passato alle spalle? Noi è dall’inizio che pensiamo di giocare ogni partita con ambizione, intensità e determinazione. È una squadra che vuole portare avanti il discorso. Il nuovo format ci permette di essere qui e vogliamo arrivare fino in fondo. Rispetto all’altra semifinale potremmo avere un giorno in meno di recupero? Calhanoglu è pronto? Hakan è a disposizione, poi valuterò se dall’inizio o meno. Sulla tempistica, siamo abituati. Pensiamo alla partita di domani che è quella più importante. Il Bologna è arrivato un giorno prima di noi? Sapevamo che c’era troppo freddo. Avevo chiesto di arrivare oggi, ma mi hanno detto che erano sei ore di volo e due di fuso e per questo siamo arrivati ieri. Vincere un trofeo dopo pochi mesi cosa significherebbe? A me non cambia niente. Io non sono a caccia di reputazione. Io mi godo il nostro quotidiano e la nostra crescita. Sono ragazzi validi che meritano tanto per quello che rappresentano dal punto di vista umano. Poi bisogna dimostrare in campo. Sappiamo cosa dobbiamo fare. Solo così si costruiscono squadre che hanno la possibilità di vincere trofei. Il Bologna è una squadra identitaria da tanti anni. Hanno energia e un modo di fare delle cose che può mettere in difficoltà chiunque. Alleno un gruppo affamato ed è un onore per me allenarlo. Noi, come staff, abbiamo fatto del nostro meglio per ridare fiducia, stima e consapevolezza al gruppo. Si va sempre a testa alta fuori dal campo perché sappiamo l'impegno che ci mettiamo e che vogliamo creare per il futuro. Può essere l'occasione per migliorare negli scontri diretti? Anche la Roma è uno scontro diretto. Sappiamo l'insidia della partita e per vincere bisogna meritarselo a prescindere dall'avversario. Nessuno ci regala nulla, poi si esce vincitori o vinti, ma sempre a testa alta. A noi non manca il desiderio per vincerle tutte, anche se sappiamo che non è sempre possibile. Quello che è accaduto lo scorso anno ormai è il passato. Testa al Bologna e poi si vedrà".