Missione compiuta per l'Inter a Empoli: la squadra di Simone Inzaghi ha messo immediatamente in archivio il rocambolesco 4-4 di San Siro contro la Juventus, ha spazzato via qualche incertezza sulla tenuta mentale del gruppo e si è rimessa a macinare gioco e punti, per altro mantenendo la porta inviolata. Certo, una grossissima mano ai nerazzurri l'ha data l'espulsione di Goglichidze dopo mezzora di gioco, che ha spianato la strada al successo e reso la serata del "Castellani" molto meno ostica di quello che avrebbe potuto. Quel che conta però è che i tre punti sono arrivati e che il Napoli non è scappato via. I campioni d'Italia sono pronti a dare battaglia per difendere il titolo.
Contro i ragazzi di D'Aversa, sempre molto aggressivi e ben messi in campo, i nerazzurri sono partiti col freno a mano un po' tirato, ma nel complesso la partita di Empoli ha restituito solo indicazioni positive. Thuram si è confermato decisivo con la sua straordinaria mobilità causando un'altra espulsione diretta dopo quella di Maripan nel match di San Siro col Torino; Frattesi ha dimostrato di potersi tranquillamente giocare le sue chance da titolare partita dopo partita e si è anche tolto la soddisfazione della prima doppietta nerazzurra; Lautaro, infine, è tornato al gol dopo una sola partita di digiuno, andando in rete con la foga di una tigre in gabbia che sembra avere ancora parecchie risorse da tirar fuori dopo un avvio di stagione un po' a rilento, almeno per i suoi standard. La squadra, in buona sostanza, sa girare anche senza elementi chiave come Acerbi e Calhanoglu, il cui rientro comunque è all'orizzonte.
Insomma, per quanto sia difficile trarre delle conclusioni definitive da un match come quello del "Castellani" la sensazione è che la squadra di Inzaghi abbia voluto mandare un messaggio chiaro alla concorrenza: per le fughe è ancora molto, troppo presto. I campioni d'Italia vogliono difendere il titolo e la lotta scudetto sta per entrare nel vivo. Ora c'è il Venezia, poi l'Arsenal in Champions e poi l'appuntamento già cerchiato in rosso sul calendario: prima della sosta a San Siro arriverà il Napoli di Conte. Lì i giochi potrebbero davvero farsi infuocati.
di Napoli Magazine
31/10/2024 - 13:14
Missione compiuta per l'Inter a Empoli: la squadra di Simone Inzaghi ha messo immediatamente in archivio il rocambolesco 4-4 di San Siro contro la Juventus, ha spazzato via qualche incertezza sulla tenuta mentale del gruppo e si è rimessa a macinare gioco e punti, per altro mantenendo la porta inviolata. Certo, una grossissima mano ai nerazzurri l'ha data l'espulsione di Goglichidze dopo mezzora di gioco, che ha spianato la strada al successo e reso la serata del "Castellani" molto meno ostica di quello che avrebbe potuto. Quel che conta però è che i tre punti sono arrivati e che il Napoli non è scappato via. I campioni d'Italia sono pronti a dare battaglia per difendere il titolo.
Contro i ragazzi di D'Aversa, sempre molto aggressivi e ben messi in campo, i nerazzurri sono partiti col freno a mano un po' tirato, ma nel complesso la partita di Empoli ha restituito solo indicazioni positive. Thuram si è confermato decisivo con la sua straordinaria mobilità causando un'altra espulsione diretta dopo quella di Maripan nel match di San Siro col Torino; Frattesi ha dimostrato di potersi tranquillamente giocare le sue chance da titolare partita dopo partita e si è anche tolto la soddisfazione della prima doppietta nerazzurra; Lautaro, infine, è tornato al gol dopo una sola partita di digiuno, andando in rete con la foga di una tigre in gabbia che sembra avere ancora parecchie risorse da tirar fuori dopo un avvio di stagione un po' a rilento, almeno per i suoi standard. La squadra, in buona sostanza, sa girare anche senza elementi chiave come Acerbi e Calhanoglu, il cui rientro comunque è all'orizzonte.
Insomma, per quanto sia difficile trarre delle conclusioni definitive da un match come quello del "Castellani" la sensazione è che la squadra di Inzaghi abbia voluto mandare un messaggio chiaro alla concorrenza: per le fughe è ancora molto, troppo presto. I campioni d'Italia vogliono difendere il titolo e la lotta scudetto sta per entrare nel vivo. Ora c'è il Venezia, poi l'Arsenal in Champions e poi l'appuntamento già cerchiato in rosso sul calendario: prima della sosta a San Siro arriverà il Napoli di Conte. Lì i giochi potrebbero davvero farsi infuocati.