Ci è andato vicinissimo nel 2023 ad Istanbul, quando l'Inter fu sconfitta in finale dal Manchester City, ma la Champions League resta ancora un obiettivo importantissimo per Lautaro Martinez.
"Dico sempre che la bacheca dei trofei non è mai troppo piena e lo spazio per quelli nuovi si trova sempre con piacere. È vero che ho avuto la fortuna di vincere già tanto con la mia Nazionale e con il mio club, ma bisogna sempre puntare a vincere il prossimo titolo. Sicuramente alzare la Champions e farlo da capitano sarebbe una bella ciliegina", ha dichiarato il nerazzurro in un'intervista per Icon Magazine.
Lautaro è stato protagonista anche nella vittoria di ieri sera sul campo dell'Empoli, in cui ha siglato il gol del definitivo 3-0 raggiungendo quota 134 reti con la maglia dell'Inter e diventando il miglior marcatore straniero di sempre nella storia del Biscione: prima di lui il record apparteneva a Stefano Nyers. Che sia con i nerazzuri o con l'Argentina, l'attaccante porta nel cuore molti centri, anche se ce ne sono due a cui è più affezionato: "Quello dell’ultima finale di Coppa America e quello nel derby contro il Milan nella semifinale di Champions".
Oltre alla conquista della seconda stella e della Supercoppa italiana con l'Inter, la scorsa stagione ha visto Lautaro trionfare in Copa America con l'Argentina e i numeri stratosferici l'hanno portato al settimo posto nella classificia finale del Pallone d'Oro. Nonostante si aspettasse una posizione più alta, l'attaccante dichiara: "Penso che sia il riconoscimento a una grande annata con la mia Nazionale e con il club, anche dal punto di vista personale: sono stato il miglior marcatore di entrambe le competizioni, eletto Mvp della Serie A".
Nel ripercorrere la sua carriera, il Toro non può che esserne soddisfatto: "Sono maturato di pari passo come uomo e come calciatore. Sono arrivato in Italia che ero un ragazzo di vent’anni e in questi sei sono diventato padre e marito. Questo mi ha permesso di crescere anche come calciatore, arrivando ad essere con grande orgoglio capitano dell’Inter".
Infine, un pensiero anche a Leo Messi che più volte l'ha elogiato e lo ha definito da Pallone d'Oro: "Per me è un onore che il più grande giocatore di tutti i tempi pensi questo. Sono molto felice di essere stato tra i candidati".
di Napoli Magazine
31/10/2024 - 14:20
Ci è andato vicinissimo nel 2023 ad Istanbul, quando l'Inter fu sconfitta in finale dal Manchester City, ma la Champions League resta ancora un obiettivo importantissimo per Lautaro Martinez.
"Dico sempre che la bacheca dei trofei non è mai troppo piena e lo spazio per quelli nuovi si trova sempre con piacere. È vero che ho avuto la fortuna di vincere già tanto con la mia Nazionale e con il mio club, ma bisogna sempre puntare a vincere il prossimo titolo. Sicuramente alzare la Champions e farlo da capitano sarebbe una bella ciliegina", ha dichiarato il nerazzurro in un'intervista per Icon Magazine.
Lautaro è stato protagonista anche nella vittoria di ieri sera sul campo dell'Empoli, in cui ha siglato il gol del definitivo 3-0 raggiungendo quota 134 reti con la maglia dell'Inter e diventando il miglior marcatore straniero di sempre nella storia del Biscione: prima di lui il record apparteneva a Stefano Nyers. Che sia con i nerazzuri o con l'Argentina, l'attaccante porta nel cuore molti centri, anche se ce ne sono due a cui è più affezionato: "Quello dell’ultima finale di Coppa America e quello nel derby contro il Milan nella semifinale di Champions".
Oltre alla conquista della seconda stella e della Supercoppa italiana con l'Inter, la scorsa stagione ha visto Lautaro trionfare in Copa America con l'Argentina e i numeri stratosferici l'hanno portato al settimo posto nella classificia finale del Pallone d'Oro. Nonostante si aspettasse una posizione più alta, l'attaccante dichiara: "Penso che sia il riconoscimento a una grande annata con la mia Nazionale e con il club, anche dal punto di vista personale: sono stato il miglior marcatore di entrambe le competizioni, eletto Mvp della Serie A".
Nel ripercorrere la sua carriera, il Toro non può che esserne soddisfatto: "Sono maturato di pari passo come uomo e come calciatore. Sono arrivato in Italia che ero un ragazzo di vent’anni e in questi sei sono diventato padre e marito. Questo mi ha permesso di crescere anche come calciatore, arrivando ad essere con grande orgoglio capitano dell’Inter".
Infine, un pensiero anche a Leo Messi che più volte l'ha elogiato e lo ha definito da Pallone d'Oro: "Per me è un onore che il più grande giocatore di tutti i tempi pensi questo. Sono molto felice di essere stato tra i candidati".