Luigi Garlando, giornalista, scrive dell'Inter su La Gazzetta dello Sport: "Più avanti, avrà tempo per riflettere su questo scudetto in viaggio verso Napoli. Vero che essere rimasti in corsa su tre fronti fino ad aprile ha richiesto un dispendio d’energie fisiologico, ma troppi sono stati i punti persi per strada, troppo ampia la forbice con la stagione scorsa: 15 punti in meno, 9 reti segnate in meno, 14 subite in più. Non c’entra solo la stanchezza. La partita persa con la Juve e la rimonta dal 4 a 2 subita nella seconda sfida, il solo punto su 6 strappato al Milan, i tanti sperperati contro le piccole… Eppure, il Napoli è ancora lì, a 3 punti, anche se ormai la distanza dal traguardo è troppo breve. Questo aspetto smuoverà in estate molti pruriti di coscienza. L’Inter avrebbe potuto benissimo far convivere lo scudetto con una finale di Champions. Ne aveva i mezzi e i valori. Lo ha dimostrato mettendo in campo i picchi di gioco più alti del torneo e segnando, a oggi, 18 gol in più della squadra che probabilmente sarà campione. Non capita spesso. Altra riflessione la imporrà il bilancio di mercato. Ieri Taremi era riserva nella squadra delle riserve e Zielinski è stato ancora tra i peggiori".
di Napoli Magazine
04/05/2025 - 14:06
Luigi Garlando, giornalista, scrive dell'Inter su La Gazzetta dello Sport: "Più avanti, avrà tempo per riflettere su questo scudetto in viaggio verso Napoli. Vero che essere rimasti in corsa su tre fronti fino ad aprile ha richiesto un dispendio d’energie fisiologico, ma troppi sono stati i punti persi per strada, troppo ampia la forbice con la stagione scorsa: 15 punti in meno, 9 reti segnate in meno, 14 subite in più. Non c’entra solo la stanchezza. La partita persa con la Juve e la rimonta dal 4 a 2 subita nella seconda sfida, il solo punto su 6 strappato al Milan, i tanti sperperati contro le piccole… Eppure, il Napoli è ancora lì, a 3 punti, anche se ormai la distanza dal traguardo è troppo breve. Questo aspetto smuoverà in estate molti pruriti di coscienza. L’Inter avrebbe potuto benissimo far convivere lo scudetto con una finale di Champions. Ne aveva i mezzi e i valori. Lo ha dimostrato mettendo in campo i picchi di gioco più alti del torneo e segnando, a oggi, 18 gol in più della squadra che probabilmente sarà campione. Non capita spesso. Altra riflessione la imporrà il bilancio di mercato. Ieri Taremi era riserva nella squadra delle riserve e Zielinski è stato ancora tra i peggiori".