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FOCUS NM - F1, Gp Bahrain: dominio Red Bull, Alonso sul podio, inizio in salita per la Ferrari
06.03.2023 15:15 di Redazione

NAPOLI - Sfiduciante. Così possiamo riassumere, con una sola parola, il primo Gran Pemio della stagione 2023 di Formula 1, che ha visto, nel deserto del Bahrain, Max Verstappen e la sua Red Bull trionfare davanti al compagno di squadra Sergio Perez. La prova del Team di Milton Keynes è stata realmente sfiduciante agli occhi degli avversari: la RB19 sembrava avere le ali per quanto andava forte e il solco, costruito durante i 57 giri del circuito di Sakhir, lasciano gli spettri di un Mondiale già chiuso in partenza. Se è pur vero che nulla si può pronosticare in un Mondiale costituito da 23 appuntamenti e che rappresenta il “tour” più lungo della storia della Formula 1, vedere il campione del Mondo in carica e il suo compagno di squadra viaggiare quasi un secondo al giro più veloce delle prime rivali con una macchina che non accenna neppure un minimo segnale di esitazione e che pare costruita perfettamente per le caratteristiche dei propri piloti è, per l’appunto, scoraggiante. La stessa parola si può tranquillamente utilizzare per definire la domenica della nuova Ferrari SF-23 che vede, come grande cambiamento, un nuovo team principal al timone, ovvero Frederic Vasseur. Inutile girarci intorno, la Ferrari non andava e il progetto della nuova vettura ha evidenziato delle importanti lacune a cui si aggiunge, tremendamente, un problema di affidabilità che ha tradito Charles Leclerc, in quel momento terzo, e lo ha costretto al ritiro. La Rossa di Maranello ha sofferto di degrado gomme e, nonostante l’ottima velocità di punta, le prestazioni sul giro non erano minimamente paragonabili a Red Bull.  Nell’ultimo frangente di gara, poi, anche Aston Martin si è rivelata maggiormente performante “soffiando” la consolazione del podio a Carlos Sainz, che ha chiuso quarto un weekend opaco. Un debutto così non può che dare molta sfiducia alla Ferrari, ma la verità sembra ben chiara: nonostante un Leclerc parso in gran forma, la vettura, ad oggi, non è all’altezza di competere per il titolo e a Maranello ci sarà tanto da fare in queste settimane. Se anche Mercedes e, soprattutto, McLaren si aggiungono all’appello delle deluse, c’è qualcuno che, invece, ha mostrato uno smagliante sorriso, mandando messaggi d’amore al suo team ma anche un segnale al campionato. Fernando Alonso, a 41 anni, ha ancora fame di successi e ha voglia di regalarsi un anno di soddisfazioni con una Aston Martin che rappresenta la vera sorpresa della prima gara. Già dai test pre-stagionali il team britannico ha mostrato la bontà del proprio progetto, svelando una macchina che è un notevole passo in avanti rispetto alle precedenti, e deludenti, versioni e anche in gara non ha deluso le aspettative. Dopo una prima fase di gara non facile, la Aston ha iniziato a carburare quando ha montato le gomme dure, dimostrandosi velocissima e affidabilissima. Fernando Alonso ha sfoggiato una prova da vecchio leone qual è, divertendosi e facendo divertire il pubblico con bei sorpassi, come quelli su Lewis Hamilton e Carlos Sainz. Il terzo posto conquistato è un segnale di ritrovata competitività che tutti hanno recepito. Nonostante ciò, anche la performante Aston Martin ha pagato un ritardo di 40 secondi rispetto a Max Verstappen. La prima gara della stagione è giunta al termine e la prova della Red Bull ha sminuito tutte le forze in gara. Servirà tanto lavoro, soprattutto in Ferrari, per cercare, già nel secondo appuntamento dell’anno, di sovvertire un trend che, ad oggi, vede Red Bull fin troppo superiore alle altre, grazie a una macchina che sembra prodigiosa sotto ogni punto di vista.

 

 

Emanuele Petrarca

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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06/03/2024 - 15:15

NAPOLI - Sfiduciante. Così possiamo riassumere, con una sola parola, il primo Gran Pemio della stagione 2023 di Formula 1, che ha visto, nel deserto del Bahrain, Max Verstappen e la sua Red Bull trionfare davanti al compagno di squadra Sergio Perez. La prova del Team di Milton Keynes è stata realmente sfiduciante agli occhi degli avversari: la RB19 sembrava avere le ali per quanto andava forte e il solco, costruito durante i 57 giri del circuito di Sakhir, lasciano gli spettri di un Mondiale già chiuso in partenza. Se è pur vero che nulla si può pronosticare in un Mondiale costituito da 23 appuntamenti e che rappresenta il “tour” più lungo della storia della Formula 1, vedere il campione del Mondo in carica e il suo compagno di squadra viaggiare quasi un secondo al giro più veloce delle prime rivali con una macchina che non accenna neppure un minimo segnale di esitazione e che pare costruita perfettamente per le caratteristiche dei propri piloti è, per l’appunto, scoraggiante. La stessa parola si può tranquillamente utilizzare per definire la domenica della nuova Ferrari SF-23 che vede, come grande cambiamento, un nuovo team principal al timone, ovvero Frederic Vasseur. Inutile girarci intorno, la Ferrari non andava e il progetto della nuova vettura ha evidenziato delle importanti lacune a cui si aggiunge, tremendamente, un problema di affidabilità che ha tradito Charles Leclerc, in quel momento terzo, e lo ha costretto al ritiro. La Rossa di Maranello ha sofferto di degrado gomme e, nonostante l’ottima velocità di punta, le prestazioni sul giro non erano minimamente paragonabili a Red Bull.  Nell’ultimo frangente di gara, poi, anche Aston Martin si è rivelata maggiormente performante “soffiando” la consolazione del podio a Carlos Sainz, che ha chiuso quarto un weekend opaco. Un debutto così non può che dare molta sfiducia alla Ferrari, ma la verità sembra ben chiara: nonostante un Leclerc parso in gran forma, la vettura, ad oggi, non è all’altezza di competere per il titolo e a Maranello ci sarà tanto da fare in queste settimane. Se anche Mercedes e, soprattutto, McLaren si aggiungono all’appello delle deluse, c’è qualcuno che, invece, ha mostrato uno smagliante sorriso, mandando messaggi d’amore al suo team ma anche un segnale al campionato. Fernando Alonso, a 41 anni, ha ancora fame di successi e ha voglia di regalarsi un anno di soddisfazioni con una Aston Martin che rappresenta la vera sorpresa della prima gara. Già dai test pre-stagionali il team britannico ha mostrato la bontà del proprio progetto, svelando una macchina che è un notevole passo in avanti rispetto alle precedenti, e deludenti, versioni e anche in gara non ha deluso le aspettative. Dopo una prima fase di gara non facile, la Aston ha iniziato a carburare quando ha montato le gomme dure, dimostrandosi velocissima e affidabilissima. Fernando Alonso ha sfoggiato una prova da vecchio leone qual è, divertendosi e facendo divertire il pubblico con bei sorpassi, come quelli su Lewis Hamilton e Carlos Sainz. Il terzo posto conquistato è un segnale di ritrovata competitività che tutti hanno recepito. Nonostante ciò, anche la performante Aston Martin ha pagato un ritardo di 40 secondi rispetto a Max Verstappen. La prima gara della stagione è giunta al termine e la prova della Red Bull ha sminuito tutte le forze in gara. Servirà tanto lavoro, soprattutto in Ferrari, per cercare, già nel secondo appuntamento dell’anno, di sovvertire un trend che, ad oggi, vede Red Bull fin troppo superiore alle altre, grazie a una macchina che sembra prodigiosa sotto ogni punto di vista.

 

 

Emanuele Petrarca

 

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