NAPOLI - Battere la Juventus a Torino, portando a 19 punti il margine di distacco dai bianconeri, non è mai qualcosa di banale. Se poi il gol della vittoria arriva al 93°, dopo una partita in bilico, la soddisfazione diventa certamente doppia, definendo un cerchio che finalmente si chiude dopo la rete di koulibalyana memoria nello stesso Stadium. Bravo Spalletti a pescare dalla panchina il trio del golden gol: splendida l'azione iniziata da Zielinski, rifinita poi con un cross straordinario da Elmas e chiusa infine con un sinistro a volo (strepitoso) da Raspadori. Gia', proprio Jack. Dopo i recenti problemi fisici, ed una stagione che lo ha visto protagonista a tratti, si e' ritrovato a disegnare un gol mancino (di cui D10S ne avrà sicuramente goduto dall'alto dei cieli) che e' gia' di diritto nella storia del Napoli e che ha fatto letteralmente esplodere di gioia un popolo intero. Per cui, anche se il mister, prima di festeggiare, vuole attendere la certezza aritmetica, la città è già entrata definitivamente in estasi, dopo settimane di addobbi cittadini incuranti di ogni forma di sorpassata scaramanzia, tributando ai propri beniamini un'accoglienza da mille e una notte a Capodichino. Immagini genuine, eccezionali e fantastiche. Con Osimhen sorridente come un bambino a cui gli e' stato regalato il giocattolo tanto agognato. Li' sul tettuccio del pullman, che dall'aeroporto ha riaccompagnato a casa i ragazzi, si sono ritrovati in un istante i sogni di Kvaratskelia, Lobotka, Di Lorenzo, Elmas, Lozano ed Anguissa, per citare i primi che ho visto visibilmente commossi, in perfetta sintesi con il battito di cuore condiviso insieme ai tifosi in visibilio da Capodichino fino all'imbocco della Tangenziale sul Viale Umberto Maddalena. Ha fatto bene Allegri a sottolineare che sono stati dei polli, commentando l'azione del gol decisivo degli azzurri. Troppo ferma sulle gambe la Juventus, e poca incisivita' da parte di Milik, Soulè, Vlahovic e Chiesa. Apprezzo l'ottimismo del trainer bianconero, ma non condivido invece il concetto secondo cui nella prossima stagione lotteranno per lo Scudetto. La squadra bianconera avrebbe bisogno di profonde rivisitazioni, tra centrocampo (dove Locatelli ne indovina una ed altre venti assolutamente no) e attacco (sterile), per colmare il gap con il Napoli. D'altro canto, se ADL dovesse decidere di ripartire (come sembra) dagli ormai attuali (e prossimi) campioni d'Italia non vedo margini di contesa per le inseguitrici, le quali sicuramente proveranno a riconquistare il terreno perduto pur peccando per coesione di squadra e fantasia nei singoli. A Napoli si ripartirà intanto da Spalletti e Giuntoli, stando alle parole proferite dal d.s. partenopeo, e non mi sembra poco. Senza dimenticare che, con gli introiti della Champions, qualche ritocco sarà sempre possibile farlo, per questo motivo c'è da sorridere. Il Napoli puo' mirare ancora piu' in alto, dei traguardi raggiunti, e non deve sentirsi sazio. Lo hanno fatto intendere anche Guardiola ed Ancelotti. Intanto pero', con Kvara, Kim e Osimhen che (onestamente) non vedo poi cosi' intenzionati a cambiare aria come molti provano a far intendere (invano), ci sarà ancora da divertirsi. Napoli gode, a testa alta, petto gonfio, e principalmente col terzo tricolore in tasca, oltre che con la passione ritrovata dei tifosi piu' passionali del sistema solare. Sarà estremamente dura (per gli altri), ma è bene che inizino a farsene una ragione. Napoli è tornata a comandare e vuole continuare a farlo per diverse stagioni, senza imbarazzi o interruzioni.
di Napoli Magazine
24/04/2023 - 23:55
NAPOLI - Battere la Juventus a Torino, portando a 19 punti il margine di distacco dai bianconeri, non è mai qualcosa di banale. Se poi il gol della vittoria arriva al 93°, dopo una partita in bilico, la soddisfazione diventa certamente doppia, definendo un cerchio che finalmente si chiude dopo la rete di koulibalyana memoria nello stesso Stadium. Bravo Spalletti a pescare dalla panchina il trio del golden gol: splendida l'azione iniziata da Zielinski, rifinita poi con un cross straordinario da Elmas e chiusa infine con un sinistro a volo (strepitoso) da Raspadori. Gia', proprio Jack. Dopo i recenti problemi fisici, ed una stagione che lo ha visto protagonista a tratti, si e' ritrovato a disegnare un gol mancino (di cui D10S ne avrà sicuramente goduto dall'alto dei cieli) che e' gia' di diritto nella storia del Napoli e che ha fatto letteralmente esplodere di gioia un popolo intero. Per cui, anche se il mister, prima di festeggiare, vuole attendere la certezza aritmetica, la città è già entrata definitivamente in estasi, dopo settimane di addobbi cittadini incuranti di ogni forma di sorpassata scaramanzia, tributando ai propri beniamini un'accoglienza da mille e una notte a Capodichino. Immagini genuine, eccezionali e fantastiche. Con Osimhen sorridente come un bambino a cui gli e' stato regalato il giocattolo tanto agognato. Li' sul tettuccio del pullman, che dall'aeroporto ha riaccompagnato a casa i ragazzi, si sono ritrovati in un istante i sogni di Kvaratskelia, Lobotka, Di Lorenzo, Elmas, Lozano ed Anguissa, per citare i primi che ho visto visibilmente commossi, in perfetta sintesi con il battito di cuore condiviso insieme ai tifosi in visibilio da Capodichino fino all'imbocco della Tangenziale sul Viale Umberto Maddalena. Ha fatto bene Allegri a sottolineare che sono stati dei polli, commentando l'azione del gol decisivo degli azzurri. Troppo ferma sulle gambe la Juventus, e poca incisivita' da parte di Milik, Soulè, Vlahovic e Chiesa. Apprezzo l'ottimismo del trainer bianconero, ma non condivido invece il concetto secondo cui nella prossima stagione lotteranno per lo Scudetto. La squadra bianconera avrebbe bisogno di profonde rivisitazioni, tra centrocampo (dove Locatelli ne indovina una ed altre venti assolutamente no) e attacco (sterile), per colmare il gap con il Napoli. D'altro canto, se ADL dovesse decidere di ripartire (come sembra) dagli ormai attuali (e prossimi) campioni d'Italia non vedo margini di contesa per le inseguitrici, le quali sicuramente proveranno a riconquistare il terreno perduto pur peccando per coesione di squadra e fantasia nei singoli. A Napoli si ripartirà intanto da Spalletti e Giuntoli, stando alle parole proferite dal d.s. partenopeo, e non mi sembra poco. Senza dimenticare che, con gli introiti della Champions, qualche ritocco sarà sempre possibile farlo, per questo motivo c'è da sorridere. Il Napoli puo' mirare ancora piu' in alto, dei traguardi raggiunti, e non deve sentirsi sazio. Lo hanno fatto intendere anche Guardiola ed Ancelotti. Intanto pero', con Kvara, Kim e Osimhen che (onestamente) non vedo poi cosi' intenzionati a cambiare aria come molti provano a far intendere (invano), ci sarà ancora da divertirsi. Napoli gode, a testa alta, petto gonfio, e principalmente col terzo tricolore in tasca, oltre che con la passione ritrovata dei tifosi piu' passionali del sistema solare. Sarà estremamente dura (per gli altri), ma è bene che inizino a farsene una ragione. Napoli è tornata a comandare e vuole continuare a farlo per diverse stagioni, senza imbarazzi o interruzioni.