Inzaghi o non Inzaghi, la nuova Inter sarà inevitabilmente diversa. Gli ultimi tre mesi, tra campionato, Champions e Coppa Italia hanno scritto una sentenza inappellabile: serve una svolta che possa evitare il ripetersi di un crollo come quello che ha visto la squadra nerazzurra protagonista in questo tragicomico finale di stagione. Valgono più che mai ora i dettami chiari di Oaktree che detiene il pacchetto di maggioranza del club: 1) ringiovanire l’età media della rosa; 2) dimenticare le follie del passato, andando a perseguire obiettivi davvero qualitativi e sostenibili; 3) riduzione di un monte ingaggi ritenuto eccessivo.

ESPOSITO E NON SOLO - Tenendo sempre a mente i punti fondamentali tracciati dalla proprietà, il reparto che va ristrutturato prima di tutti è l’attacco. Non verranno rinnovati i contratti di Marko Arnautovic (36 anni) e di Joaquin Correa (30 anni), mentre verrà presa in considerazione qualunque offerta per Mehdi Taremi (32 anni) che non ha reso secondo le aspettative. Si può dare per scontato il ritorno in nerazzurro del giovane Francesco Pio Esposito (19 anni), reduce dai 17 gol nella regular season della Serie B con la maglia dello Spezia. Restano uno o due posti in attacco (dipende dalla partenza o meno di Taremi). L’obiettivo numero uno di Marotta e soprattutto Ausilio è l’argentino del Bologna, Santiago Castro (20 anni), sponsorizzato anche da Lautaro Martinez. La richiesta del club emiliano (35 milioni) viene ritenuta decisamente troppo alta, ma si può trattare. In alternativa c’è una delle rivelazioni del Parma, Ange-Yoan Bonny (20 anni), che piace soprattutto per il grande impatto fisico sulle partite. Richiesta 20 milioni, già più abbordabile. In tema di attaccanti puri, l’Inter ha presentato la sua offerta anche per Jonathan David (25 anni) in scadenza di contratto con il Lille, ma dal punto di vista strettamente economico, il canadese ha già in mano proposte più interessanti tra cui quella del Napoli che sembra favorito. Poi c’è il sogno Nico Paz (20 anni): non è un attaccante puro ma è un giocatore che in casa nerazzurra accende la fantasia di tutti. Nel Como è andato benissimo, il vero rischio è che se lo ricompri il Real Madrid.

SUCIC C’È, LUIS HENRIQUE ANCHE – A centrocampo non ci sono dubbi sulla conferma di Calhanoglu (31 anni) e di Barella (28 anni), si aspettano notizie da Mkhitaryan (36 anni) che comincia a sentire il peso degli anni. Da valutare la posizione di Frattesi (25 anni) che potrebbe riproporsi per una possibile cessione. Già preso per l’immediato futuro un altro centrocampista, Petar Sucic (21 anni), prelevato dalla Dinamo Zagabria per 14 milioni e pronto ad aggregarsi alla squadra già al Mondiale per Club (co-esclusiva Mediaset). Nel settore esterni il primo colpo è stato Luis Henrique (23 anni), duttilissimo brasiliano dell’Olympique Marsiglia, pagato 25 milioni e pronto pure lui per il Mondiale per Club. C’è poi un sogno che si chiama Arda Guler (20 anni), attaccante esterno del Real Madrid che tra i Blancos ha poco spazio e potrebbe accettare di trasferirsi a Milano, magari legandosi con una opzione di “recompra” al Real.

TRA GUEHI E SCALVINI – In difesa, l’età di Acerbi (37 anni) con il passare di altro tempo potrebbe trasformarsi in un problema. Si va anche verso un non-rinnovo per Stefan De Vrij (33 anni) che potrebbe tornare in Olanda. Nel settore difensivo, ora l’obiettivo numero uno è diventato Marc Guehi (24 anni), centralone del Crystal Palace sul quale c’è da vincere una ricca concorrenza. Non è mai stata abbandonata la vecchia idea di dare l’assalto a Giorgio Scalvini (21 anni), anche se l’Atalanta insiste nella sua richiesta di 40 milioni per sedersi al tavolo della trattativa. Dall’Inghilterra arrivano voci che portano a un nome abbastanza clamoroso, quello di Matthijs De Ligt (25 anni) del Manchester United. Ovviamente l’Inter non può permettersi di sborsare le cifre elevatissime su cui viaggia questo difensore dopo la famosa ipervalutazione nell’operazione Ajax-Juventus, ma lo United potrebbe decidere di darlo in prestito con diritto di riscatto nell’ottica di una ristrutturazione totale della squadra.