Il confronto tra Paris Saint-Germain e Inter non è solo una sfida di squadre e trofei, ma anche una sfida tra due giganti dei pali: Gianluigi Donnarumma e Yann Sommer. A sottolinearne l’importanza ci pensa Gigi Buffon, che con la sua esperienza da leggenda riconosce nei due estremi difensori il meglio che il calcio europeo ha espresso in stagione.
Donnarumma ha saputo conquistare anche il pubblico più esigente come quello parigino, dimostrando grande personalità in un ambiente dove le aspettative sono altissime. La sua crescita, anche fuori dal campo, ne fa oggi un simbolo di maturità tecnica e mentale.
Sommer, dal canto suo, è stato uno dei segreti meglio custoditi dell’Inter. Sempre puntuale, costante, decisivo: le sue parate hanno spesso fatto la differenza, trasformando il ruolo del portiere in un autentico valore aggiunto per la squadra nerazzurra.
Buffon, oggi uomo di riferimento per la Nazionale, guarda con orgoglio anche al panorama italiano dei portieri, in continua fioritura. Le sue parole a La Gazzetta dello Sport.
Sulla finale di Champions in arrivo, Buffon non ha dubbi: “Se guardiamo alla stagione, Donnarumma e Sommer sono stati i numeri uno d’Europa. Forse Gigio il migliore in assoluto, ma Sommer ha dato una continuità impressionante al suo rendimento altissimo. Sarà anche una finale di portieri”.
Il suo erede? Sicuramente Donnarumma: “Gigio è il mio erede senza ombra di dubbio. È un ragazzo d’oro, umile ma con una giusta autostima: non puoi comandare l’area se non ce l’hai. E poi è decisivo in porta, è quello che conta davvero”.
E sul portiere dell’Inter: “Sommer è straordinario. Le sue parate valgono una stagione. L’Inter ha fatto un grande colpo, ha trovato un portiere affidabile, di livello assoluto”.
Sul nuovo modo di giocare: “Oggi i centravanti non vanno più a pressare il portiere perché sanno che lo scarico arriva sul centrocampista. Questo aumenta i tempi morti, e a me non piace, ma fa parte del gioco moderno”.
Sul suo ruolo: “Formalmente rappresento il presidente Gravina, ma nella sostanza vivo tantissimo lo staff: Spalletti mi ha voluto coinvolto in tutto. Posso mettere a disposizione trent’anni di calcio”.
Secondo Buffon, siamo in buone mani: “La scuola italiana dei portieri è florida: Meret, Vicario, Di Gregorio, Carnesecchi, Caprile, Falcone… sono tutti validissimi. Ma Gigio ha qualcosa in più”.
E infine, sul CT: “Spalletti è un allenatore speciale. Dopo un anno e mezzo conosce tutte le sfumature del gruppo. Vuole portarci in America e io credo che ce la possiamo fare”.
di Napoli Magazine
27/05/2025 - 11:22
Il confronto tra Paris Saint-Germain e Inter non è solo una sfida di squadre e trofei, ma anche una sfida tra due giganti dei pali: Gianluigi Donnarumma e Yann Sommer. A sottolinearne l’importanza ci pensa Gigi Buffon, che con la sua esperienza da leggenda riconosce nei due estremi difensori il meglio che il calcio europeo ha espresso in stagione.
Donnarumma ha saputo conquistare anche il pubblico più esigente come quello parigino, dimostrando grande personalità in un ambiente dove le aspettative sono altissime. La sua crescita, anche fuori dal campo, ne fa oggi un simbolo di maturità tecnica e mentale.
Sommer, dal canto suo, è stato uno dei segreti meglio custoditi dell’Inter. Sempre puntuale, costante, decisivo: le sue parate hanno spesso fatto la differenza, trasformando il ruolo del portiere in un autentico valore aggiunto per la squadra nerazzurra.
Buffon, oggi uomo di riferimento per la Nazionale, guarda con orgoglio anche al panorama italiano dei portieri, in continua fioritura. Le sue parole a La Gazzetta dello Sport.
Sulla finale di Champions in arrivo, Buffon non ha dubbi: “Se guardiamo alla stagione, Donnarumma e Sommer sono stati i numeri uno d’Europa. Forse Gigio il migliore in assoluto, ma Sommer ha dato una continuità impressionante al suo rendimento altissimo. Sarà anche una finale di portieri”.
Il suo erede? Sicuramente Donnarumma: “Gigio è il mio erede senza ombra di dubbio. È un ragazzo d’oro, umile ma con una giusta autostima: non puoi comandare l’area se non ce l’hai. E poi è decisivo in porta, è quello che conta davvero”.
E sul portiere dell’Inter: “Sommer è straordinario. Le sue parate valgono una stagione. L’Inter ha fatto un grande colpo, ha trovato un portiere affidabile, di livello assoluto”.
Sul nuovo modo di giocare: “Oggi i centravanti non vanno più a pressare il portiere perché sanno che lo scarico arriva sul centrocampista. Questo aumenta i tempi morti, e a me non piace, ma fa parte del gioco moderno”.
Sul suo ruolo: “Formalmente rappresento il presidente Gravina, ma nella sostanza vivo tantissimo lo staff: Spalletti mi ha voluto coinvolto in tutto. Posso mettere a disposizione trent’anni di calcio”.
Secondo Buffon, siamo in buone mani: “La scuola italiana dei portieri è florida: Meret, Vicario, Di Gregorio, Carnesecchi, Caprile, Falcone… sono tutti validissimi. Ma Gigio ha qualcosa in più”.
E infine, sul CT: “Spalletti è un allenatore speciale. Dopo un anno e mezzo conosce tutte le sfumature del gruppo. Vuole portarci in America e io credo che ce la possiamo fare”.