L’Inter di Simone Inzaghi è la grande conferma di questa nuova stagione di Serie A 2024/25. I nerazzurri si trovano a quota 37 punti, dietro al nuovo Napoli di Antonio Conte e all’Atalanta di Gasperini ma con una partita in meno.
Uno dei grandi protagonisti di questo avvio è certamente Marcus Thuram. L’attaccante francese, autore di 12 reti e 3 assist in campionato in 17 partite, si è raccontato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Tanti e diversi i temi affrontati tra cui il momento che sta attraversando all’Inter, il futuro e la famiglia.
Nelle parole di Marcus c’è subito spazio per un pensiero sul padre Lilian: “A volte lo è stato. Mio padre mi aveva preparato, “ti giudicheranno per il cognome, diranno che ci sei solo perché sei mio figlio”. Non è stato piacevole, quando ero bambino, sentir dire cattiverie dai genitori dei ragazzi con cui giocavo. Rispondevo così: “guardate che se segno, non è perché il portiere avversario si sposta per far segnare il figlio di Lilian”
Dal padre al fratello Khephren, centrocampista della Juventus: “C’è stata la possibilità di giocare insieme, quando ero al Borussia il Nizza mi voleva ma poi non se ne è fatto nulla. No, nessuna scommessa con lui. Gli auguro il meglio. Non proprio il meglio meglio eh Diciamo a lui sì, alla squadra in cui gioca no”.
Quando si cresce di status si può ambire a grandi palcoscenici: “Io considero l’Inter una delle super grandi d’Europa. Siamo una squadra che fa paura. Non vedo club superiori a noi, neppure uno. Ce ne sono 5-6 in Champions più forti degli altri. E siamo tra questi”.
Andarsene non è tra le opzioni, perché ora come mai prima d’ora nella sua carriera è arrivato a un punto così alto: “Sì. All’Inter sono in fiducia totale. Ed è grazie a chi mi sta intorno: compagni, mister, società”.
Il futuro? Del domani non c’è certezza si è soliti dire ma, a dire il vero, Thuram sa per certo una cosa: “Lo dico chiaro: non accadrà mai che io lasci l’Inter sfruttando la clausola, per il rapporto che qui ho con tutti. Quella cifra è messa lì, ma non sarò mai io da solo a scegliere. E se qualcosa arriverà, ci sarà sempre una discussione con la società”.
Se poi dovesse scegliere tra le 5 competizioni che disputerà l’Inter quest’anno direbbe: “Io non riesco a scegliere, ho l’obiettivo di vincere tutti e 5 i trofei. Se punto tutto sulla Champions e poi non la vinco, cosa succede?”
di Napoli Magazine
27/12/2024 - 12:34
L’Inter di Simone Inzaghi è la grande conferma di questa nuova stagione di Serie A 2024/25. I nerazzurri si trovano a quota 37 punti, dietro al nuovo Napoli di Antonio Conte e all’Atalanta di Gasperini ma con una partita in meno.
Uno dei grandi protagonisti di questo avvio è certamente Marcus Thuram. L’attaccante francese, autore di 12 reti e 3 assist in campionato in 17 partite, si è raccontato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Tanti e diversi i temi affrontati tra cui il momento che sta attraversando all’Inter, il futuro e la famiglia.
Nelle parole di Marcus c’è subito spazio per un pensiero sul padre Lilian: “A volte lo è stato. Mio padre mi aveva preparato, “ti giudicheranno per il cognome, diranno che ci sei solo perché sei mio figlio”. Non è stato piacevole, quando ero bambino, sentir dire cattiverie dai genitori dei ragazzi con cui giocavo. Rispondevo così: “guardate che se segno, non è perché il portiere avversario si sposta per far segnare il figlio di Lilian”
Dal padre al fratello Khephren, centrocampista della Juventus: “C’è stata la possibilità di giocare insieme, quando ero al Borussia il Nizza mi voleva ma poi non se ne è fatto nulla. No, nessuna scommessa con lui. Gli auguro il meglio. Non proprio il meglio meglio eh Diciamo a lui sì, alla squadra in cui gioca no”.
Quando si cresce di status si può ambire a grandi palcoscenici: “Io considero l’Inter una delle super grandi d’Europa. Siamo una squadra che fa paura. Non vedo club superiori a noi, neppure uno. Ce ne sono 5-6 in Champions più forti degli altri. E siamo tra questi”.
Andarsene non è tra le opzioni, perché ora come mai prima d’ora nella sua carriera è arrivato a un punto così alto: “Sì. All’Inter sono in fiducia totale. Ed è grazie a chi mi sta intorno: compagni, mister, società”.
Il futuro? Del domani non c’è certezza si è soliti dire ma, a dire il vero, Thuram sa per certo una cosa: “Lo dico chiaro: non accadrà mai che io lasci l’Inter sfruttando la clausola, per il rapporto che qui ho con tutti. Quella cifra è messa lì, ma non sarò mai io da solo a scegliere. E se qualcosa arriverà, ci sarà sempre una discussione con la società”.
Se poi dovesse scegliere tra le 5 competizioni che disputerà l’Inter quest’anno direbbe: “Io non riesco a scegliere, ho l’obiettivo di vincere tutti e 5 i trofei. Se punto tutto sulla Champions e poi non la vinco, cosa succede?”