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BOVE - Il prof. Castellacci: "Non mi posso pronunciare se non c’è una diagnosi precisa"
02.12.2024 14:44 di Redazione

Su CRC nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto il Presidente L.A.M.I.C.A. (Libera Associazione dei Medici Italiani del calcio), Prof. Enrico Castellacci: "La diagnosi non è stata ancora fatta. Possiamo parlare in maniera salottiera ma non abbiamo la diagnosi esatta e non sappiamo ciò che è avvenuto al ragazzo. La causa principale si presuppone sia un’aritmia. In una partita di serie A, cioè ai massimi livelli, non si hanno particolari problemi per soccorrere un giocatore poiché i medici sono preparati e attrezzati. L'ambulanza ha permesso di portare il ragazzo all'ospedale più vicino. C’è sufficiente sicurezza da questo punto di vista. Dopo di che, ci vuole anche un colpo di fortuna. Edoardo è stato soccorso nel più breve tempo possibile e nella maniera migliore. Questa mattina è stato estubato e ha parlato tranquillamente e coscientemente: questo ci riempie di serenità. La paura è sempre tanta e abbiamo dei pregressi tragici che non possiamo dimenticare. Questi fatti sono accaduti e ci potranno essere sempre. In Italia ci sono controlli medico-sportivi più severi anche a livello internazionale. Siamo più rigidi fortunatamente. L’idoneità sportiva molto accurata è l’ultimo screening rimasto in Italia. Non deve essere un protocollo che si fa con sufficienza, ma è un salvavita. Io dico sempre che l’idoneità sportiva può essere un passaporto per la vita. Se non c’è una diagnosi non si può dedurre che si tratti di una patologia curabile e compatibile con l’attività sportiva. Ci sono delle patologie nascoste che necessitano di accertamenti molto particolari che non si fanno in una normale visita di idoneità. Queste patologie possono scatenare episodi come quelli che conosciamo. Non riesco a pronunciarmi se non c'è una diagnosi precisa. Al momento ci sono solo delle presupposizioni e eviterei di parlarne. Quando ci saranno gli accertamenti, allora potremo sbizzarrirci con le idee. Adesso voglio solo fare gli auguri a questo ragazzo per il recupero della salute e per il ritorno all’attività agonistica che è importante, ma non indispensabile al momento".

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BOVE - Il prof. Castellacci: "Non mi posso pronunciare se non c’è una diagnosi precisa"

di Napoli Magazine

02/12/2024 - 14:44

Su CRC nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto il Presidente L.A.M.I.C.A. (Libera Associazione dei Medici Italiani del calcio), Prof. Enrico Castellacci: "La diagnosi non è stata ancora fatta. Possiamo parlare in maniera salottiera ma non abbiamo la diagnosi esatta e non sappiamo ciò che è avvenuto al ragazzo. La causa principale si presuppone sia un’aritmia. In una partita di serie A, cioè ai massimi livelli, non si hanno particolari problemi per soccorrere un giocatore poiché i medici sono preparati e attrezzati. L'ambulanza ha permesso di portare il ragazzo all'ospedale più vicino. C’è sufficiente sicurezza da questo punto di vista. Dopo di che, ci vuole anche un colpo di fortuna. Edoardo è stato soccorso nel più breve tempo possibile e nella maniera migliore. Questa mattina è stato estubato e ha parlato tranquillamente e coscientemente: questo ci riempie di serenità. La paura è sempre tanta e abbiamo dei pregressi tragici che non possiamo dimenticare. Questi fatti sono accaduti e ci potranno essere sempre. In Italia ci sono controlli medico-sportivi più severi anche a livello internazionale. Siamo più rigidi fortunatamente. L’idoneità sportiva molto accurata è l’ultimo screening rimasto in Italia. Non deve essere un protocollo che si fa con sufficienza, ma è un salvavita. Io dico sempre che l’idoneità sportiva può essere un passaporto per la vita. Se non c’è una diagnosi non si può dedurre che si tratti di una patologia curabile e compatibile con l’attività sportiva. Ci sono delle patologie nascoste che necessitano di accertamenti molto particolari che non si fanno in una normale visita di idoneità. Queste patologie possono scatenare episodi come quelli che conosciamo. Non riesco a pronunciarmi se non c'è una diagnosi precisa. Al momento ci sono solo delle presupposizioni e eviterei di parlarne. Quando ci saranno gli accertamenti, allora potremo sbizzarrirci con le idee. Adesso voglio solo fare gli auguri a questo ragazzo per il recupero della salute e per il ritorno all’attività agonistica che è importante, ma non indispensabile al momento".