Cristian Chivu, allenatore dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di DAZN dopo la vittoria contro il Como: "Si poteva far meglio, nel primo tempo abbiamo avuto un po' di fretta. Abbiamo usato troppa energia, fatta una partita vera e di tanto agonismo. Ci prendiamo i tre punti che erano importanti. Sfida tra Chivu e Fabregas? Sono titoli di giornali, a me non interessa. Mi interessa il lavoro quotidiano, ciò che dobbiamo fare e poi migliorare. Sono solo titoli di giornale, fanno comodo a chi fa questo lavoro e va bene così. Luis Henrique? "C'è bisogno di tutti i 22 di movimento, più i portieri e chi viene dall'Under 23. C'è bisogno di pazienza, ci sono 9 giocatori nuovi che arrivano da altri campionati. I miei lo fanno nel migliore dei modi grazie ai loro compagni, li trattano e li coccolano. Intensità che si ripeterà? Dipende dagli avversari. Vorrei palleggiare di più, poi è ovvio che se vengono a prenderti a uomo devi giocare di prima. Devi trovare sempre gli atttaccanti, ci voleva un po' di serenità: i primi 20 minuti sono stati altissimi a livello di agonismo, poi abbiamo rifiatato. Potevamo gestirla meglio, mentre nella ripresa abbiamo accettato il loro palleggio: il dominio della palla l'abbiamo recuperato più bassa e colpire in contropiede. L'esultanza? Sono felice per i ragazzi. Sono il solito cretino (ride, ndr). Mi godo quel che c'è in questa squadra, con il lavoro nella società. Il lavoro a Parma mi ha arricchito e sono tornato con entusiasmo e cerco di trasmettere quello che ho in testa. Voglio trasmettere ciò che vuol dire essere interista".
di Redazione
06/12/2025 - 21:03
Cristian Chivu, allenatore dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di DAZN dopo la vittoria contro il Como: "Si poteva far meglio, nel primo tempo abbiamo avuto un po' di fretta. Abbiamo usato troppa energia, fatta una partita vera e di tanto agonismo. Ci prendiamo i tre punti che erano importanti. Sfida tra Chivu e Fabregas? Sono titoli di giornali, a me non interessa. Mi interessa il lavoro quotidiano, ciò che dobbiamo fare e poi migliorare. Sono solo titoli di giornale, fanno comodo a chi fa questo lavoro e va bene così. Luis Henrique? "C'è bisogno di tutti i 22 di movimento, più i portieri e chi viene dall'Under 23. C'è bisogno di pazienza, ci sono 9 giocatori nuovi che arrivano da altri campionati. I miei lo fanno nel migliore dei modi grazie ai loro compagni, li trattano e li coccolano. Intensità che si ripeterà? Dipende dagli avversari. Vorrei palleggiare di più, poi è ovvio che se vengono a prenderti a uomo devi giocare di prima. Devi trovare sempre gli atttaccanti, ci voleva un po' di serenità: i primi 20 minuti sono stati altissimi a livello di agonismo, poi abbiamo rifiatato. Potevamo gestirla meglio, mentre nella ripresa abbiamo accettato il loro palleggio: il dominio della palla l'abbiamo recuperato più bassa e colpire in contropiede. L'esultanza? Sono felice per i ragazzi. Sono il solito cretino (ride, ndr). Mi godo quel che c'è in questa squadra, con il lavoro nella società. Il lavoro a Parma mi ha arricchito e sono tornato con entusiasmo e cerco di trasmettere quello che ho in testa. Voglio trasmettere ciò che vuol dire essere interista".