Calcio
AL AHLI - Demiral: "Sono stato molto vicino a Milan e Inter, ora in Arabia sono felice”
18.04.2025 12:08 di Redazione Fonte: gianlucadimarzio.com

“Sta andando molto bene, sono felice qui in Arabia. Adattarmi è stato complicato ma adesso mi trovo bene”. Inizia così il racconto ai microfoni di gianlucadimarzio.com di Merih Demiral, uno che nel corso della sua carriera di ostacoli ne ha dovuti superare eccome.

Grinta, tenacia e soprattutto l’amore per il calcio e la voglia di coronare il proprio sogno lo hanno aiutato, rendendolo l’uomo forte che è adesso. Dopo un lungo soggiorno nel nostro Paese, il difensore classe ’98 ha lasciato l’Italia per vivere una nuova esperienza calcistica in Arabia.

Una scelta forte, in particolar modo per un calciatore giovane e dal grande potenziale come lui, ma che dopo meno di due anni sta dando i risultati sperati: “Adesso io e la mia famiglia ci troviamo bene. Anche come squadra stiamo ottenendo bei risultati, ora dovremo giocare i quarti di finale di Champions League asiatica e abbiamo l’opportunità di vincere. Va tutto bene”.

Il campionato arabo, infatti, “è migliorato molto rispetto allo scorso anno, anche perché diverse squadre si sono rinforzate. Sono arrivati giocatori e allenatori di alto livello, quindi adesso si cresce molto più rapidamente. Si investe sempre di più e per questo c’è un’opportunità incredibile: tutti vogliono venire qui”. Nessun pentimento: l’Arabia ha scelto lui, lui ha risposto presente e adesso si gode il successo.

“Il calcio qui in Arabia sta crescendo rapidamente. C’è una forte energia qua, ma ogni esperienza per me è stata unica e sono felice di aver giocato in diversi paesi. Adesso però sono ancora giovane e per me questa è una grande opportunità”.

A scandire queste parole un sorriso a 32 denti e uno sguardo rassicurante, la grande consapevolezza di chi si sente davvero realizzato.

Il presente è l’Arabia, ma l’Italia è rimasta nel destino. Il tricolore ha infatti svoltato la sua carriera nell’ormai lontano 2019, quando il Sassuolo lo ha portato in Serie A: “L’esperienza al Sassuolo per me è stata incredibile, mi sento ancora spesso con membri dello staff. Nei primi giorni è stato difficile comunicare perché non parlavo italiano, ma ho trovato grandi giocatori come Matri, Peluso e Magnanelli che mi sono stati accanto e mi hanno aiutato. Sassuolo è stata una città importantissima per me e il mio percorso di crescita“.

E proprio in Emilia, Merih ha potuto lavorare con due potenziali maestri di calcio che, in un modo e nell’altro, lo hanno aiutato a crescere: “Ho anche avuto De Zerbi e Farioli come allenatori (il secondo come allenatore dei portieri, ndr). De Zerbi non parlava inglese, quindi Farioli faceva da traduttore tra me e lui. Sono contento per Francesco, vedevo ottime qualità in lui e lo si è notato subito quando è andato ad allenare in Turchia. Ora è un allenatore incredibile, sono contento per tutti e due”.

E sebbene abbia lasciato la Serie A ormai da quasi due anni, l’Italia è rimasta impressa nel suo cuore: “Lì ho imparato tanto, è stato molto importante per la mia carriera. Seguo ancora il campionato, anche perché ci sono i miei connazionali Calhanoglu e Yildiz. Seguo ancora la Serie A”, ripete più volte.

Sassuolo, Juventus e Atalanta, ma la sua carriera avrebbe potuto prendere una piega ben diversa: “Ero vicinissimo al Milan, però dopo aver parlato con la mia attuale società abbiamo deciso di non andare a giocare lì. Il Milan è una grande squadra, e mi piacerebbe un giorno lavorare con Pioli. Già quattro o cinque anni fa, quando ero alla Juventus, ero stato vicinissimo al Milan. Al tempo c’era Maldini, ma dopo non si fece più nulla”.

Milano proprio nel destino, perché: “Sono stato vicino anche all’Inter ma non si è fatto nulla perché l’Atalanta ha preferito non cedermi”. Poi riflette un attimo, guarda fisso: “Tornare in Italia? Vediamo, nel calcio non si sa mai cosa può succedere”. In Serie A d’altronde è diventato grande ed è stato molto apprezzato; quindi, chissà cosa gli riserverà il futuro.

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AL AHLI - Demiral: "Sono stato molto vicino a Milan e Inter, ora in Arabia sono felice”

di Napoli Magazine

18/04/2025 - 12:08

“Sta andando molto bene, sono felice qui in Arabia. Adattarmi è stato complicato ma adesso mi trovo bene”. Inizia così il racconto ai microfoni di gianlucadimarzio.com di Merih Demiral, uno che nel corso della sua carriera di ostacoli ne ha dovuti superare eccome.

Grinta, tenacia e soprattutto l’amore per il calcio e la voglia di coronare il proprio sogno lo hanno aiutato, rendendolo l’uomo forte che è adesso. Dopo un lungo soggiorno nel nostro Paese, il difensore classe ’98 ha lasciato l’Italia per vivere una nuova esperienza calcistica in Arabia.

Una scelta forte, in particolar modo per un calciatore giovane e dal grande potenziale come lui, ma che dopo meno di due anni sta dando i risultati sperati: “Adesso io e la mia famiglia ci troviamo bene. Anche come squadra stiamo ottenendo bei risultati, ora dovremo giocare i quarti di finale di Champions League asiatica e abbiamo l’opportunità di vincere. Va tutto bene”.

Il campionato arabo, infatti, “è migliorato molto rispetto allo scorso anno, anche perché diverse squadre si sono rinforzate. Sono arrivati giocatori e allenatori di alto livello, quindi adesso si cresce molto più rapidamente. Si investe sempre di più e per questo c’è un’opportunità incredibile: tutti vogliono venire qui”. Nessun pentimento: l’Arabia ha scelto lui, lui ha risposto presente e adesso si gode il successo.

“Il calcio qui in Arabia sta crescendo rapidamente. C’è una forte energia qua, ma ogni esperienza per me è stata unica e sono felice di aver giocato in diversi paesi. Adesso però sono ancora giovane e per me questa è una grande opportunità”.

A scandire queste parole un sorriso a 32 denti e uno sguardo rassicurante, la grande consapevolezza di chi si sente davvero realizzato.

Il presente è l’Arabia, ma l’Italia è rimasta nel destino. Il tricolore ha infatti svoltato la sua carriera nell’ormai lontano 2019, quando il Sassuolo lo ha portato in Serie A: “L’esperienza al Sassuolo per me è stata incredibile, mi sento ancora spesso con membri dello staff. Nei primi giorni è stato difficile comunicare perché non parlavo italiano, ma ho trovato grandi giocatori come Matri, Peluso e Magnanelli che mi sono stati accanto e mi hanno aiutato. Sassuolo è stata una città importantissima per me e il mio percorso di crescita“.

E proprio in Emilia, Merih ha potuto lavorare con due potenziali maestri di calcio che, in un modo e nell’altro, lo hanno aiutato a crescere: “Ho anche avuto De Zerbi e Farioli come allenatori (il secondo come allenatore dei portieri, ndr). De Zerbi non parlava inglese, quindi Farioli faceva da traduttore tra me e lui. Sono contento per Francesco, vedevo ottime qualità in lui e lo si è notato subito quando è andato ad allenare in Turchia. Ora è un allenatore incredibile, sono contento per tutti e due”.

E sebbene abbia lasciato la Serie A ormai da quasi due anni, l’Italia è rimasta impressa nel suo cuore: “Lì ho imparato tanto, è stato molto importante per la mia carriera. Seguo ancora il campionato, anche perché ci sono i miei connazionali Calhanoglu e Yildiz. Seguo ancora la Serie A”, ripete più volte.

Sassuolo, Juventus e Atalanta, ma la sua carriera avrebbe potuto prendere una piega ben diversa: “Ero vicinissimo al Milan, però dopo aver parlato con la mia attuale società abbiamo deciso di non andare a giocare lì. Il Milan è una grande squadra, e mi piacerebbe un giorno lavorare con Pioli. Già quattro o cinque anni fa, quando ero alla Juventus, ero stato vicinissimo al Milan. Al tempo c’era Maldini, ma dopo non si fece più nulla”.

Milano proprio nel destino, perché: “Sono stato vicino anche all’Inter ma non si è fatto nulla perché l’Atalanta ha preferito non cedermi”. Poi riflette un attimo, guarda fisso: “Tornare in Italia? Vediamo, nel calcio non si sa mai cosa può succedere”. In Serie A d’altronde è diventato grande ed è stato molto apprezzato; quindi, chissà cosa gli riserverà il futuro.

Fonte: gianlucadimarzio.com