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L’EX MINISTRO - Fornero: "Riconosco l’importanza dell’industria calcio, ma non la inserirei tra le principali priorità del Paese"
16.10.2020 17:29 di Redazione

Elsa Maria Fornero, ex Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Ci sono delle priorità in un Paese, e queste riguardano il futuro delle persone, delle famiglie, della vita. Riconosco l’importanza dell’industria calcio, ma non la inserirei tra le principali priorità di questo Paese. Il calcio è una grande cosa, per carità, però non è sullo stesso piano della scuola. Ho visto che stamattina ci sono state anche delle proteste a Napoli, per la chiusura delle scuole. Chiudere le scuole vuol dire arrendersi, e anche non avere programmato in maniera sufficiente, magari sperando che il virus nel frattempo passasse. Mi riferisco soprattutto alla questione dei trasporti. Si doveva evitare di chiudere la scuola. Il Governo e i presidenti delle Regioni avrebbero dovuto mantenere un ordine di priorità. Le cose che fanno parte del tempo libero, per quanto siano importanti per ognuno di noi, non sono una priorità. Le priorità sono la scuola, il lavoro, la salute. Magari si poteva aspettare ancora un po’ prima di riaprire le discoteche. Juventus-Napoli? Credo che la Juventus non avrebbe dovuto prendersi il 3-0 a tavolino, ma avrebbe dovuto dichiarare che la partita andava giocata sul campo. Non si sono comportati in modo elegante”.

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L’EX MINISTRO - Fornero: "Riconosco l’importanza dell’industria calcio, ma non la inserirei tra le principali priorità del Paese"

di Napoli Magazine

16/10/2024 - 17:29

Elsa Maria Fornero, ex Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Ci sono delle priorità in un Paese, e queste riguardano il futuro delle persone, delle famiglie, della vita. Riconosco l’importanza dell’industria calcio, ma non la inserirei tra le principali priorità di questo Paese. Il calcio è una grande cosa, per carità, però non è sullo stesso piano della scuola. Ho visto che stamattina ci sono state anche delle proteste a Napoli, per la chiusura delle scuole. Chiudere le scuole vuol dire arrendersi, e anche non avere programmato in maniera sufficiente, magari sperando che il virus nel frattempo passasse. Mi riferisco soprattutto alla questione dei trasporti. Si doveva evitare di chiudere la scuola. Il Governo e i presidenti delle Regioni avrebbero dovuto mantenere un ordine di priorità. Le cose che fanno parte del tempo libero, per quanto siano importanti per ognuno di noi, non sono una priorità. Le priorità sono la scuola, il lavoro, la salute. Magari si poteva aspettare ancora un po’ prima di riaprire le discoteche. Juventus-Napoli? Credo che la Juventus non avrebbe dovuto prendersi il 3-0 a tavolino, ma avrebbe dovuto dichiarare che la partita andava giocata sul campo. Non si sono comportati in modo elegante”.