Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano XXIII edizione
La voce degli Dei
il fenomeno dei Castrati
Napoli, dal 2 al 30 dicembre 2023
Sabato 2 dicembre ore 20.30
Materna-Mente come nave in mezzo all’onde: Omaggio a Maria Callas
di Raffaella Ambrosino. Coreografie di Irma Cardano Danza Le varie dimensioni della Maternità, in quanto manifestazioni dell’incontro tra il Divino e l’Umano si realizzano in questa azione scenica in cui si fondono musica, canto, danza, per indagare il divino che c’è nella natura umana e l’umano che palpita nelle pieghe della divinità maternale che canta attraverso sublimi arie di Haendel, Porpora e Bellini la sofferenza di una donna, la sofferenza di una madre. Per ricordare i cento anni della nascita di Maria Callas.
Venerdì 8 dicembre ore 18.00
Paisiello e Cimarosa
Andrea Riccio pianoforte
Musiche di Giovanni Paisiello, Domenico Cimarosa, Domenico Scarlatti, Giuseppe Martucci, Emilia Gubitosi.
Auditorium Scarlatti Conservatorio di San Pietro a Majella
Venerdì 8 dicembre 20.30
Carlo Broschi in arte Farinelli
Il massimo esponente di quella leggendaria stagione vocale fu appunto Farinelli. Nacque in Puglia, ad Andria, il 24 gennaio 1705, morì a Bologna il 16 settembre 1782, dopo una carriera senza eguali. Sarà quindi il repertorio cantato da questa prodigioso voce il filo conduttore del concerto che vedrà in scena Francesco Divito che la critica definisce un puro sopranista, cantante e musicista, attento e scrupoloso che con l’Orchestra da Camera di Napoli diretta da Enzo Amato interpreterà musiche di Johann Adolf Hasse, Nicolò Porpora, Leonardo Vinci, Domenico Sarro, Leonardo Leo oltre che del fratello Riccardo.
Chiesa di Donnalbina
Sabato 9 dicembre 20.30
Voce dal sen fuggita
Dai castrati ai soprani, la rivoluzione di un’epoca di Antonio Mocciola con Gabriella Colecchia mezzosoprano nel ruolo di Giuditta Pasta e Antonio D'Avino attore nel ruolo di Giovan Battista Velluti. L’ultimo celebre castrato dell’opera fu Giovanni Battista Velluti (1781-1861) a lui è dedicato questo lavoro. Gabriella Colecchia si pone all’attenzione internazionale vincendo prestigiosi concorsi come il Pavarotti International Voice Competition di Philadelphia, dove debutta al suo fianco all'Academy of Music, ed il Concorso Internazionale Toti dal Monte di Treviso. Inoltre, le viene assegnata una borsa di studio da Luciano Pavarotti e Claudio Abbado - Premio Amadeus - nell'ambito di Ferrara Musica, e più recentemente riceve il Premio Beniamino Gigli ad Helsinki.
Domus Ars Centro di Cultura Via Santa Chiara 10
Giovedì 14 dicembre 20.30
Tenori e Controtenori rivalità e gelosie tra cantanti nei teatri d’Europa
Roberto Manuel Zangari tenore, Antonello Dorigo controtenore. Orchestra da Camera di Napoli direttore Enzo Amato. I Cantanti evirati, nel Settecento, erano strapagati e assumevano atteggiamenti divistici tipici dei nostri giorni e ben presto vennero impiegati, oltre che nella musica sacra, anche nell’opera. Tutti costoro, erano i veri signori e tiranni della scena, il pubblico delirava per loro, gli impresari li adulavano, i compositori li temevano e non osavano ribellarsi ai loro capricci, spesso entravano in competizione tra di loro ma anche con i loro colleghi tenori e baritoni.
Chiesa Barocca di Donnaregina Museo Diocesano
Venerdì 15 dicembre 20.30
Porporino, Di Sangro e il Fuoco Nascosto
Spettacolo di teatro e danza liberamente tratto da Porporino o i misteri di Napoli di Dominique Fernandez.
di e con Mario Brancaccio, Regia e Coreografia: Aurelio Gatti.
Porporino, il cui nome corrisponde a quello di un celebre castrato, incontrerà anche personaggi reali come l'economista Galiani, l'alchimista Raimondo di Sangro, Emma Lyon in Hamilton, il massone Antonio Perocades, la bella avventuriera Sarah Goudar, il giovane Mozart, il geloso Cimarosa, lo straordinario Farinelli e il vecchio Casanova ma è un personaggio frutto di fantasia utilizzato da Fernandez per resuscitare la sontuosa Napoli del '700, capitale della Musica e del Bel Canto. Nato da una famiglia poverissima del sud Italia quello che diventerà Porporino ha un destino segnato: quello del diverso. "Non conoscerà mai l'amore, la donna" gli sussurravano alle spalle. Porporino è segnato profondamente, ma anche fieramente, da una diversità che vive come imposta, ma si rende conto del fatto che tale diversità gli ha permesso una vita agiata.
Domus Ars Centro di Cultura Via Santa Chiara 10
Sabato 16 dicembre 20.30
La Corte di Pulcinella di Carlo Faiello
La Corte di Pulcinella nasce dal proposito di dare finalmente alla maschera napoletana un riconoscimento istituzionale, visto che ha costituito, per quasi quattro secoli, il simbolo universale della napoletanità. Chi opera nel campo dell’arte sa benissimo che per superare la contraddizione fra profitto individuale e interesse della collettività, tra potere ed etica, tra tecnologia e fantasia; è fondamentale investire nella Cultura. Uno dei problemi è quello di liberare Pulcinella dai luoghi comuni che gli sono stati appiccicati addosso da quando è entrato nel teatro napoletano: qui Pulcinella è un personaggio molto diverso da quello che ci viene proposto dalla iconografia retorica e dai mezzi di comunicazione di massa. Ancora oggi in Italia si vive della retorica di Pulcinella, che non è arte, ma espressione etnica; ignorando che il nostro popolare eroe comico rappresenta un mito di identificazione collettiva, al tempo stesso locale e planetario. Di conseguenza, in questo momento storico di smarrimento, prodotto dal crollo di certezze e illusioni, la sua teatralità può rappresentare emblematicamente la condizione umana contemporanea. Quindi, riscriverne la storia e valutarne lo spessore può essere molto interessante e ‘provocatorio’. Negli ultimi anni c’è stato un violento processo di omologazione, una progressiva perdita di orientamento, un abuso persuasivo della parola e dell’immagine a discapito dell’universo del sapere. Una possibilità di opporre resistenza a vecchi e nuovi malesseri, provocati dalla cultura di massa, ci viene offerta, pertanto, dal recupero di Pulcinella, metafora cittadina per eccellenza e l’emblema più appariscente della città partenopea. Un evento spettacolare in cui l’eredità culturale della maschera napoletana viene “recuperata” in positivo: come coscienza e immaginario necessario di un popolo che si contrappone a qualsiasi tentativo di sradicamento. Con Lello Giulivo, Patrizia Spinosi, Mario Brancaccio, Maria Teresa Iannone, Antonio Faiello, Paola Maria Cacace, Federica Avallone, Peppe di Colandrea. Testi e Musiche Carlo Faiello.
Chiesa Barocca di Donnaregina Museo Diocesano
Giovedì 21 dicembre 20.30
La Dirindina di Domenico Scarlatti
La Dirindina, intermezzo comico scritto da Domenico Scarlatti per la stagione di Carnevale 1715 del Teatro Capranica di Roma e poi fermato dalla censura a causa delle “intemperanze del testo”. Protagonisti Raffaella Ambrosino (Dirindina – mezzosoprano), Giuseppe Naviglio (Don Carissimo – baritono/basso) ed Enrico Vicinanza (Liscione – controtenore) accompagnati dall’Orchestra da Camera di Napoli diretta da Enzo Amato.
La “farsetta per musica” è una delle prime prove di quel genere buffo che presto trionferà sulle scene di tutta Europa. L’agile e spiritosa vicenda di Dirindina – cantante in erba dal mix esplosivo di ingenuità e malizia, contesa tra il fatuo castrato Liscione che la vorrebbe portare con sé a fare fortuna a Milano e il buon vecchio maestro di canto Don Carissimo che tenta di proteggere l’intraprendente ragazza dalla sua sventatezza – permette a Scarlatti di trovare un’invenzione musicale mobilissima, che non esprime astratte passioni ma aderisce in presa diretta all’azione, segue i personaggi sulla scena, ne suggerisce i gesti.
Chiesa Barocca di Donnaregina Museo Diocesano
Venerdì 22 dicembre 20.30
Phenomenon Turbamenti d’un cantar sottile
Cosimo Morleo voce, Pasquale Capobianco Electric Guitar, Max Fuschetto Oboe Sax soprano keyboard and electronics.
Chiesa Gotica di Donnaregina Museo Diocesano
Sabato 23 dicembre 20.30
Farinelli Jazz Project
Freedom Jazz: Lello Petrarca pianoforte, Emiliano De Luca contrabbasso e basso elettrico, Claudio Borrelli batteria. Il trio campano, stabilmente attivo già da anni e presente in moltissime rassegne internazionali, affiancato spesso da grandi solisti come Fabrizio Bosso e Javier Girotto, presenta un progetto del tutto nuovo ed originale, espressamente creato per la nuova edizione del Festival Internazionale del 700 musicale napoletano. Il celeberrimo cantante Carlo Broschi, più conosciuto come Farinelli, nacque ad Andria il 24 gennaio 1705 e morì a Bologna il 16 settembre 1782. Sicuramente è stato il più importante cantante lirico castrato della storia. Di origini nobili, fu instradato verso la musica fin da piccolo. Morto il padre nel 1717, il fratello maggiore, Riccardo, compositore, scelse di farlo castrare, consentendogli di raggiungere così un'amplissima tessitura vocale. Il suo debutto avvenne nel 1720 a Napoli. In breve, le sue qualità da virtuoso gli aprirono le porte dei maggiori teatri italiani e non solo.
Saranno proprio le arie scritte per Farinelli dal fratello Riccardo Broschi, da Niccolò Porpora suo Maestro e da Georg Friedrich Händel ad animare le improvvisazioni del Freedom Jazz trio.
Chiesa di San Severo al Pendino
Sabato 23 dicembre 17.30
Mimmo Scarlatti
Cristina Galietto chitarra
Musiche di Scarlatti, Cimarosa, Carulli
Maschio Angioino Sala dei Baroni
Giovedì 28 dicembre 20.30
La sfida musica
Francesco Devito sopranista, Marco Sannini tromba 415
... aveva luogo ogni sera una gara tra lui ed un famoso esecutore di tromba che accompagnava col suo strumento un'aria cantata dal Farinelli. Sembrò sulle prime un'emulazione amichevole, di carattere semplicemente sportivo, fino a che il pubblico incominciò ad interessarsi alla contesa, parteggiando per l'uno o per l'altro; dopo che ognuno, separatamente, ebbe emessa una nota per dar prova della forza dei propri polmoni tentando di superare il rivale in vivacità e in potenza, eseguirono insieme un crescendo ed un trillo a distanza di una terza e lo sostennero a lungo mentre il pubblico ne attendeva ansiosamente la fine poiché entrambi sembravano esausti; e infatti il suonatore di tromba, sfinito, cedette, convinto tuttavia che il suo antagonista fosse altrettanto stanco e che tutto si sarebbe concluso in una battaglia senza vincitori né vinti.
Chiesa di Santa Maria dell’Aiuto
Venerdì 29 dicembre 20.30
Spettacolo di musica, danza e recitazione scritto e diretto da Doriano Vincenzo De Luca
Coro e Orchestra dell’AMI Attività Musicali inclusive diretti da Raffaella Ambrosino. Riccardo Zamuner violino nel ruolo di Pergolesi. Nel 1730 un grave fatto di cronaca nera sconvolge l’apparente tranquillità del Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo preso di mira già da un po’di tempo dai potenti Padri Filippini che vantavano la protezione addirittura del Santo Padre. I Padri adducevano che la confusione prodotta dal funzionamento del Conservatorio li infastidiva nelle ore dei loro esercizi spirituali. In quell’anno, Domenico Lanotte, giovane allievo del Conservatorio, viene barbaramente trucidato dai “Corsori”, la terribile milizia della Curia Arcivescovile, con la complicità dell’allora rettore che, fomentato dai Filippini, decide di soffocare con la forza un malcontento da lui stesso provocato con il suo malgoverno.
Chiesa Barocca di Donnaregina Museo Diocesano
Sabato 30 dicembre 20.30
Laudate Pueri di Giovan Battisti Pergolesi
Coro Domenico Scarlatti formato da alcuni cantori della Cappella Sistina, Orchestra da Camera di Napoli direttore Enzo Amato.
Chiesa Barocca di Donnaregina Museo Diocesano
La voce degli Dei: Gli evirati cantori, un primato italiano. Enrico Caruso il Belcanto e la Scuola
vocale napoletana.
Convegno
Sandro Cappelletto Scrittore e storico della musica
Marino Niola Antropologo, scrittore e editorialista
Gaetano Panariello Direttore del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli
Enzo Amato Direttore artistico del Festival Internazionale del ‘700 musicale napoletano
Francesco Divito Sopranista
Con la partecipazione di
Raffaella Ambrosino Soprano
Vincenzo Costanzo Tenore
di Napoli Magazine
18/12/2024 - 14:20
Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano XXIII edizione
La voce degli Dei
il fenomeno dei Castrati
Napoli, dal 2 al 30 dicembre 2023
Sabato 2 dicembre ore 20.30
Materna-Mente come nave in mezzo all’onde: Omaggio a Maria Callas
di Raffaella Ambrosino. Coreografie di Irma Cardano Danza Le varie dimensioni della Maternità, in quanto manifestazioni dell’incontro tra il Divino e l’Umano si realizzano in questa azione scenica in cui si fondono musica, canto, danza, per indagare il divino che c’è nella natura umana e l’umano che palpita nelle pieghe della divinità maternale che canta attraverso sublimi arie di Haendel, Porpora e Bellini la sofferenza di una donna, la sofferenza di una madre. Per ricordare i cento anni della nascita di Maria Callas.
Venerdì 8 dicembre ore 18.00
Paisiello e Cimarosa
Andrea Riccio pianoforte
Musiche di Giovanni Paisiello, Domenico Cimarosa, Domenico Scarlatti, Giuseppe Martucci, Emilia Gubitosi.
Auditorium Scarlatti Conservatorio di San Pietro a Majella
Venerdì 8 dicembre 20.30
Carlo Broschi in arte Farinelli
Il massimo esponente di quella leggendaria stagione vocale fu appunto Farinelli. Nacque in Puglia, ad Andria, il 24 gennaio 1705, morì a Bologna il 16 settembre 1782, dopo una carriera senza eguali. Sarà quindi il repertorio cantato da questa prodigioso voce il filo conduttore del concerto che vedrà in scena Francesco Divito che la critica definisce un puro sopranista, cantante e musicista, attento e scrupoloso che con l’Orchestra da Camera di Napoli diretta da Enzo Amato interpreterà musiche di Johann Adolf Hasse, Nicolò Porpora, Leonardo Vinci, Domenico Sarro, Leonardo Leo oltre che del fratello Riccardo.
Chiesa di Donnalbina
Sabato 9 dicembre 20.30
Voce dal sen fuggita
Dai castrati ai soprani, la rivoluzione di un’epoca di Antonio Mocciola con Gabriella Colecchia mezzosoprano nel ruolo di Giuditta Pasta e Antonio D'Avino attore nel ruolo di Giovan Battista Velluti. L’ultimo celebre castrato dell’opera fu Giovanni Battista Velluti (1781-1861) a lui è dedicato questo lavoro. Gabriella Colecchia si pone all’attenzione internazionale vincendo prestigiosi concorsi come il Pavarotti International Voice Competition di Philadelphia, dove debutta al suo fianco all'Academy of Music, ed il Concorso Internazionale Toti dal Monte di Treviso. Inoltre, le viene assegnata una borsa di studio da Luciano Pavarotti e Claudio Abbado - Premio Amadeus - nell'ambito di Ferrara Musica, e più recentemente riceve il Premio Beniamino Gigli ad Helsinki.
Domus Ars Centro di Cultura Via Santa Chiara 10
Giovedì 14 dicembre 20.30
Tenori e Controtenori rivalità e gelosie tra cantanti nei teatri d’Europa
Roberto Manuel Zangari tenore, Antonello Dorigo controtenore. Orchestra da Camera di Napoli direttore Enzo Amato. I Cantanti evirati, nel Settecento, erano strapagati e assumevano atteggiamenti divistici tipici dei nostri giorni e ben presto vennero impiegati, oltre che nella musica sacra, anche nell’opera. Tutti costoro, erano i veri signori e tiranni della scena, il pubblico delirava per loro, gli impresari li adulavano, i compositori li temevano e non osavano ribellarsi ai loro capricci, spesso entravano in competizione tra di loro ma anche con i loro colleghi tenori e baritoni.
Chiesa Barocca di Donnaregina Museo Diocesano
Venerdì 15 dicembre 20.30
Porporino, Di Sangro e il Fuoco Nascosto
Spettacolo di teatro e danza liberamente tratto da Porporino o i misteri di Napoli di Dominique Fernandez.
di e con Mario Brancaccio, Regia e Coreografia: Aurelio Gatti.
Porporino, il cui nome corrisponde a quello di un celebre castrato, incontrerà anche personaggi reali come l'economista Galiani, l'alchimista Raimondo di Sangro, Emma Lyon in Hamilton, il massone Antonio Perocades, la bella avventuriera Sarah Goudar, il giovane Mozart, il geloso Cimarosa, lo straordinario Farinelli e il vecchio Casanova ma è un personaggio frutto di fantasia utilizzato da Fernandez per resuscitare la sontuosa Napoli del '700, capitale della Musica e del Bel Canto. Nato da una famiglia poverissima del sud Italia quello che diventerà Porporino ha un destino segnato: quello del diverso. "Non conoscerà mai l'amore, la donna" gli sussurravano alle spalle. Porporino è segnato profondamente, ma anche fieramente, da una diversità che vive come imposta, ma si rende conto del fatto che tale diversità gli ha permesso una vita agiata.
Domus Ars Centro di Cultura Via Santa Chiara 10
Sabato 16 dicembre 20.30
La Corte di Pulcinella di Carlo Faiello
La Corte di Pulcinella nasce dal proposito di dare finalmente alla maschera napoletana un riconoscimento istituzionale, visto che ha costituito, per quasi quattro secoli, il simbolo universale della napoletanità. Chi opera nel campo dell’arte sa benissimo che per superare la contraddizione fra profitto individuale e interesse della collettività, tra potere ed etica, tra tecnologia e fantasia; è fondamentale investire nella Cultura. Uno dei problemi è quello di liberare Pulcinella dai luoghi comuni che gli sono stati appiccicati addosso da quando è entrato nel teatro napoletano: qui Pulcinella è un personaggio molto diverso da quello che ci viene proposto dalla iconografia retorica e dai mezzi di comunicazione di massa. Ancora oggi in Italia si vive della retorica di Pulcinella, che non è arte, ma espressione etnica; ignorando che il nostro popolare eroe comico rappresenta un mito di identificazione collettiva, al tempo stesso locale e planetario. Di conseguenza, in questo momento storico di smarrimento, prodotto dal crollo di certezze e illusioni, la sua teatralità può rappresentare emblematicamente la condizione umana contemporanea. Quindi, riscriverne la storia e valutarne lo spessore può essere molto interessante e ‘provocatorio’. Negli ultimi anni c’è stato un violento processo di omologazione, una progressiva perdita di orientamento, un abuso persuasivo della parola e dell’immagine a discapito dell’universo del sapere. Una possibilità di opporre resistenza a vecchi e nuovi malesseri, provocati dalla cultura di massa, ci viene offerta, pertanto, dal recupero di Pulcinella, metafora cittadina per eccellenza e l’emblema più appariscente della città partenopea. Un evento spettacolare in cui l’eredità culturale della maschera napoletana viene “recuperata” in positivo: come coscienza e immaginario necessario di un popolo che si contrappone a qualsiasi tentativo di sradicamento. Con Lello Giulivo, Patrizia Spinosi, Mario Brancaccio, Maria Teresa Iannone, Antonio Faiello, Paola Maria Cacace, Federica Avallone, Peppe di Colandrea. Testi e Musiche Carlo Faiello.
Chiesa Barocca di Donnaregina Museo Diocesano
Giovedì 21 dicembre 20.30
La Dirindina di Domenico Scarlatti
La Dirindina, intermezzo comico scritto da Domenico Scarlatti per la stagione di Carnevale 1715 del Teatro Capranica di Roma e poi fermato dalla censura a causa delle “intemperanze del testo”. Protagonisti Raffaella Ambrosino (Dirindina – mezzosoprano), Giuseppe Naviglio (Don Carissimo – baritono/basso) ed Enrico Vicinanza (Liscione – controtenore) accompagnati dall’Orchestra da Camera di Napoli diretta da Enzo Amato.
La “farsetta per musica” è una delle prime prove di quel genere buffo che presto trionferà sulle scene di tutta Europa. L’agile e spiritosa vicenda di Dirindina – cantante in erba dal mix esplosivo di ingenuità e malizia, contesa tra il fatuo castrato Liscione che la vorrebbe portare con sé a fare fortuna a Milano e il buon vecchio maestro di canto Don Carissimo che tenta di proteggere l’intraprendente ragazza dalla sua sventatezza – permette a Scarlatti di trovare un’invenzione musicale mobilissima, che non esprime astratte passioni ma aderisce in presa diretta all’azione, segue i personaggi sulla scena, ne suggerisce i gesti.
Chiesa Barocca di Donnaregina Museo Diocesano
Venerdì 22 dicembre 20.30
Phenomenon Turbamenti d’un cantar sottile
Cosimo Morleo voce, Pasquale Capobianco Electric Guitar, Max Fuschetto Oboe Sax soprano keyboard and electronics.
Chiesa Gotica di Donnaregina Museo Diocesano
Sabato 23 dicembre 20.30
Farinelli Jazz Project
Freedom Jazz: Lello Petrarca pianoforte, Emiliano De Luca contrabbasso e basso elettrico, Claudio Borrelli batteria. Il trio campano, stabilmente attivo già da anni e presente in moltissime rassegne internazionali, affiancato spesso da grandi solisti come Fabrizio Bosso e Javier Girotto, presenta un progetto del tutto nuovo ed originale, espressamente creato per la nuova edizione del Festival Internazionale del 700 musicale napoletano. Il celeberrimo cantante Carlo Broschi, più conosciuto come Farinelli, nacque ad Andria il 24 gennaio 1705 e morì a Bologna il 16 settembre 1782. Sicuramente è stato il più importante cantante lirico castrato della storia. Di origini nobili, fu instradato verso la musica fin da piccolo. Morto il padre nel 1717, il fratello maggiore, Riccardo, compositore, scelse di farlo castrare, consentendogli di raggiungere così un'amplissima tessitura vocale. Il suo debutto avvenne nel 1720 a Napoli. In breve, le sue qualità da virtuoso gli aprirono le porte dei maggiori teatri italiani e non solo.
Saranno proprio le arie scritte per Farinelli dal fratello Riccardo Broschi, da Niccolò Porpora suo Maestro e da Georg Friedrich Händel ad animare le improvvisazioni del Freedom Jazz trio.
Chiesa di San Severo al Pendino
Sabato 23 dicembre 17.30
Mimmo Scarlatti
Cristina Galietto chitarra
Musiche di Scarlatti, Cimarosa, Carulli
Maschio Angioino Sala dei Baroni
Giovedì 28 dicembre 20.30
La sfida musica
Francesco Devito sopranista, Marco Sannini tromba 415
... aveva luogo ogni sera una gara tra lui ed un famoso esecutore di tromba che accompagnava col suo strumento un'aria cantata dal Farinelli. Sembrò sulle prime un'emulazione amichevole, di carattere semplicemente sportivo, fino a che il pubblico incominciò ad interessarsi alla contesa, parteggiando per l'uno o per l'altro; dopo che ognuno, separatamente, ebbe emessa una nota per dar prova della forza dei propri polmoni tentando di superare il rivale in vivacità e in potenza, eseguirono insieme un crescendo ed un trillo a distanza di una terza e lo sostennero a lungo mentre il pubblico ne attendeva ansiosamente la fine poiché entrambi sembravano esausti; e infatti il suonatore di tromba, sfinito, cedette, convinto tuttavia che il suo antagonista fosse altrettanto stanco e che tutto si sarebbe concluso in una battaglia senza vincitori né vinti.
Chiesa di Santa Maria dell’Aiuto
Venerdì 29 dicembre 20.30
Spettacolo di musica, danza e recitazione scritto e diretto da Doriano Vincenzo De Luca
Coro e Orchestra dell’AMI Attività Musicali inclusive diretti da Raffaella Ambrosino. Riccardo Zamuner violino nel ruolo di Pergolesi. Nel 1730 un grave fatto di cronaca nera sconvolge l’apparente tranquillità del Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo preso di mira già da un po’di tempo dai potenti Padri Filippini che vantavano la protezione addirittura del Santo Padre. I Padri adducevano che la confusione prodotta dal funzionamento del Conservatorio li infastidiva nelle ore dei loro esercizi spirituali. In quell’anno, Domenico Lanotte, giovane allievo del Conservatorio, viene barbaramente trucidato dai “Corsori”, la terribile milizia della Curia Arcivescovile, con la complicità dell’allora rettore che, fomentato dai Filippini, decide di soffocare con la forza un malcontento da lui stesso provocato con il suo malgoverno.
Chiesa Barocca di Donnaregina Museo Diocesano
Sabato 30 dicembre 20.30
Laudate Pueri di Giovan Battisti Pergolesi
Coro Domenico Scarlatti formato da alcuni cantori della Cappella Sistina, Orchestra da Camera di Napoli direttore Enzo Amato.
Chiesa Barocca di Donnaregina Museo Diocesano
La voce degli Dei: Gli evirati cantori, un primato italiano. Enrico Caruso il Belcanto e la Scuola
vocale napoletana.
Convegno
Sandro Cappelletto Scrittore e storico della musica
Marino Niola Antropologo, scrittore e editorialista
Gaetano Panariello Direttore del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli
Enzo Amato Direttore artistico del Festival Internazionale del ‘700 musicale napoletano
Francesco Divito Sopranista
Con la partecipazione di
Raffaella Ambrosino Soprano
Vincenzo Costanzo Tenore