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MILAN - Pioli: "Mi aspetto un Napoli determinato, sarà uno scontro diretto, Inter in fuga? Lo scudetto non si vince a dicembre"
18.12.2021 14:18 di Redazione

MILANO - Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Napoli: "Non sapevo dei nostri numeri contro il Napoli né dei miei contro Spalletti: il Milan mi ha aiutato a superare tanti step, magari mi aiuterà anche domani. Stiamo facendo un buonissimo girone d'andata al quale mancano due partite. Mi piacerebbe superare i 43 punti dell'anno scorso: bisogna riprendere a pedalare forte, l'avversario è di qualità e domani sera dovremo sfoderare una grande prestazione. Affrontiamo avversari capaci di preparare le partite in modo attento. Dovremo essere intelligenti e lucidi nel fare le scelte giuste al momento giusto e in ogni situazione. Il Napoli contro l'Empoli ha giocato per vincere, il loro passo indietro è stato soltanto sul risultato. Sarà uno scontro diretto molto importante per entrambe le squadre: mi aspetto un'avversaria determinata e intensa, come saremo anche noi. Abbiamo un piano partita e sceglierò i giocatori più adatti, ma saremo pronti a intervenire a gara in corso. Loro giocano in modo speculare a noi e hanno un centrocampo molto dinamico, la chiave tattica secondo me sarà sempre la qualità tecnica nel gesto e nella scelta al momento giusto. Se quella dell'Inter è già la fuga decisiva? Non credo si possa parlare di fuga. L'Inter sta dimostrando qualità e capacità del campionato scorso, ma lo scudetto non si vince a dicembre. L'anno scorso eravamo noi in testa e sappiamo com'è andata a finire. Noi dobbiamo fare meglio del campionato scorso e di quei 79 punti. Spero di fare meglio all'andata, ma assolutamente meglio al ritorno. Tonali? Siamo tutti convinti che possa crescere ancora tanto nelle letture difensive e offensive. Il nostro fulcro è la squadra, non un singolo giocatore sia nel bene che nel male. Il calo è arrivato in anticipo? E' preoccupante? Diciamo che il ritmo tenuto prima era esagerato. L'Inter ha fatto il percorso inverso, ma noi facciamo la corsa su noi stessi. Contro Liverpool e Udinese non abbiamo fatto bene e la squadra lo sa, contro il Napoli dobbiamo riprovare a giocare come sappiamo perché il livello è molto alto. Tanti infortuni? Sono ottimista per il ritorno perché abbiamo lavorato per trovare le soluzioni. Abbiamo incrementato i lavori di prevenzione e controllato i carichi di lavoro. Mi aspetto dei miglioramenti, ma giocando così tanto spesso anche infortuni brevi fanno saltare tante partite. La situazione migliorerà. Come ha reagito la squadra dopo Liverpool e Udinese? Ci siamo buttati sul nostro lavoro con entusiasmo ed attenzione. La squadra è partecipe e abbiamo lavorato dove siamo stati in difficoltà. Tutti si sono allenati bene tranne Theo che ha avuto qualche problema. Hernandez? Ha avuto l'influenza, non si è mai allenato in campo ma solo in palestra. E' più no che sì, ma decideremo con lui prima della partita. Se Diaz deve dare di più o soffre la pressione da titolare? Il Covid gli ha tolto un po' di brillantezza fisica. Non è un problema fisico, deve ritrovare le giocate di qualità e tecniche che ha. Un po' di pressione in più la può anche sentire, ci sta perché è più responsabilizzato. E' giovane e questi momenti ci stanno. Se sarei favorevole allo slittamento della Coppa d'Africa e se daremmo i giocatori alle nazionali? Io sono sempre favorevole a tutelare la salute dei miei giocatori. Non posso essere io a decidere queste cose. Il club prenderà le scelte più giuste. Se la differenza con l'Inter è a centrocampo? Non dovremmo parlare di altre squadre. Sono contento della mia rosa e delle qualità dei miei giocatori. Nelle ultime due partite siamo scesi di qualità e così è più difficile vincere. Se il Napoli vorrà riscattarsi contro di noi o è in flessione? E' stato un passo falso solo per il risultato perché la prestazione l'ha fatta, tirando tantissime volte. Sappiamo l'importanza di questa sfida che è uno scontro diretto, mi aspetto un Napoli determinato e intenso come noi. Chi può dare una mano dalla panchina in attacco? Le difficoltà stanno nello scegliere i migliori per partire dall'inizio per la nostra strategia, ma tenendo anche alternative valide per cambiare delle situazioni che magari in campo non vanno come studiato. Theo Hernandez in calo? Fisicamente potrebbe stare meglio. Mentalmente è un ragazzo consapevole della propria forza e sa che deve fare meglio rispetto alle ultime gare. Perché bisogna credere a questo Milan? Serve del realismo positivo. Non siamo fiduciosi perché speriamo in qualcosa di particolare, crediamo nelle nostre qualità e il percorso lo sta dimostrando. Poi qualche mezzo passo falso ci sta, ma il gruppo è intelligente e sa che deve fare meglio per restare al vertice. Dobbiamo continuare a migliorare. La Primavera spesso si allena con noi, come sparring partner. C'è anche grande confronto con Giunti, sono ragazzi che seguiamo quotidianamente con la speranza che possano arrivare in prima squadra".

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MILAN - Pioli: "Mi aspetto un Napoli determinato, sarà uno scontro diretto, Inter in fuga? Lo scudetto non si vince a dicembre"

di Napoli Magazine

18/12/2021 - 14:18

MILANO - Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Napoli: "Non sapevo dei nostri numeri contro il Napoli né dei miei contro Spalletti: il Milan mi ha aiutato a superare tanti step, magari mi aiuterà anche domani. Stiamo facendo un buonissimo girone d'andata al quale mancano due partite. Mi piacerebbe superare i 43 punti dell'anno scorso: bisogna riprendere a pedalare forte, l'avversario è di qualità e domani sera dovremo sfoderare una grande prestazione. Affrontiamo avversari capaci di preparare le partite in modo attento. Dovremo essere intelligenti e lucidi nel fare le scelte giuste al momento giusto e in ogni situazione. Il Napoli contro l'Empoli ha giocato per vincere, il loro passo indietro è stato soltanto sul risultato. Sarà uno scontro diretto molto importante per entrambe le squadre: mi aspetto un'avversaria determinata e intensa, come saremo anche noi. Abbiamo un piano partita e sceglierò i giocatori più adatti, ma saremo pronti a intervenire a gara in corso. Loro giocano in modo speculare a noi e hanno un centrocampo molto dinamico, la chiave tattica secondo me sarà sempre la qualità tecnica nel gesto e nella scelta al momento giusto. Se quella dell'Inter è già la fuga decisiva? Non credo si possa parlare di fuga. L'Inter sta dimostrando qualità e capacità del campionato scorso, ma lo scudetto non si vince a dicembre. L'anno scorso eravamo noi in testa e sappiamo com'è andata a finire. Noi dobbiamo fare meglio del campionato scorso e di quei 79 punti. Spero di fare meglio all'andata, ma assolutamente meglio al ritorno. Tonali? Siamo tutti convinti che possa crescere ancora tanto nelle letture difensive e offensive. Il nostro fulcro è la squadra, non un singolo giocatore sia nel bene che nel male. Il calo è arrivato in anticipo? E' preoccupante? Diciamo che il ritmo tenuto prima era esagerato. L'Inter ha fatto il percorso inverso, ma noi facciamo la corsa su noi stessi. Contro Liverpool e Udinese non abbiamo fatto bene e la squadra lo sa, contro il Napoli dobbiamo riprovare a giocare come sappiamo perché il livello è molto alto. Tanti infortuni? Sono ottimista per il ritorno perché abbiamo lavorato per trovare le soluzioni. Abbiamo incrementato i lavori di prevenzione e controllato i carichi di lavoro. Mi aspetto dei miglioramenti, ma giocando così tanto spesso anche infortuni brevi fanno saltare tante partite. La situazione migliorerà. Come ha reagito la squadra dopo Liverpool e Udinese? Ci siamo buttati sul nostro lavoro con entusiasmo ed attenzione. La squadra è partecipe e abbiamo lavorato dove siamo stati in difficoltà. Tutti si sono allenati bene tranne Theo che ha avuto qualche problema. Hernandez? Ha avuto l'influenza, non si è mai allenato in campo ma solo in palestra. E' più no che sì, ma decideremo con lui prima della partita. Se Diaz deve dare di più o soffre la pressione da titolare? Il Covid gli ha tolto un po' di brillantezza fisica. Non è un problema fisico, deve ritrovare le giocate di qualità e tecniche che ha. Un po' di pressione in più la può anche sentire, ci sta perché è più responsabilizzato. E' giovane e questi momenti ci stanno. Se sarei favorevole allo slittamento della Coppa d'Africa e se daremmo i giocatori alle nazionali? Io sono sempre favorevole a tutelare la salute dei miei giocatori. Non posso essere io a decidere queste cose. Il club prenderà le scelte più giuste. Se la differenza con l'Inter è a centrocampo? Non dovremmo parlare di altre squadre. Sono contento della mia rosa e delle qualità dei miei giocatori. Nelle ultime due partite siamo scesi di qualità e così è più difficile vincere. Se il Napoli vorrà riscattarsi contro di noi o è in flessione? E' stato un passo falso solo per il risultato perché la prestazione l'ha fatta, tirando tantissime volte. Sappiamo l'importanza di questa sfida che è uno scontro diretto, mi aspetto un Napoli determinato e intenso come noi. Chi può dare una mano dalla panchina in attacco? Le difficoltà stanno nello scegliere i migliori per partire dall'inizio per la nostra strategia, ma tenendo anche alternative valide per cambiare delle situazioni che magari in campo non vanno come studiato. Theo Hernandez in calo? Fisicamente potrebbe stare meglio. Mentalmente è un ragazzo consapevole della propria forza e sa che deve fare meglio rispetto alle ultime gare. Perché bisogna credere a questo Milan? Serve del realismo positivo. Non siamo fiduciosi perché speriamo in qualcosa di particolare, crediamo nelle nostre qualità e il percorso lo sta dimostrando. Poi qualche mezzo passo falso ci sta, ma il gruppo è intelligente e sa che deve fare meglio per restare al vertice. Dobbiamo continuare a migliorare. La Primavera spesso si allena con noi, come sparring partner. C'è anche grande confronto con Giunti, sono ragazzi che seguiamo quotidianamente con la speranza che possano arrivare in prima squadra".