NAPOLI - Marek Hamsik, ex centrocampista e capitano del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport:
La partita d'addio non l'ha fatta.
"Mai dire mai. Ci avevano pensato al Trabzonspor, ma in estate sarebbe stata un’impresa. Può darsi la faccia al “Maradona”, ne ho parlato con De Laurentiis, capiremo rapidamente se ci sono le condizioni, perché i calendari così intasati non facilitano l’organizzazione".
Su Lobotka diede un bel consiglio a Giuntoli, quando glielo chiese.
"Mi piace vincere facile, a volte. Era semplice per me, sapevo quanto valesse Stanislav, come calciatore e come uomo. Non mi sarei mai potuto sbagliare".
Chi conquisterà lo Scudetto?
"Uffff... Alla terza giornata di campionato non si può dire, si rischiano figuracce, come ha insegnato il Napoli di Spalletti. Però l’Inter è partita molto bene, viene dalla finale di Champions, quindi ha consistenza e proverà a strappare il titolo al Napoli. Non dimentico Milan e Juventus, i valori delle squadre si conoscono, Garcia ha uomini di spessore, un progetto che va avanti ormai da un decennio, Osi e Kvara; però anche le altre sono attrezzate".
Ha vinto meno di quello che un talento come il suo avrebbe meritato.
"È andata così ma non ho rimpianti. Mi sarebbe piaciuto riuscirci con il Napoli, per vivere l’entusiasmo di quella città che sento mia. Ma ho avuto modo di sentirmi felice egualmente, perché le Coppe Italia e la Supercoppa non si dimenticano. E anche tutte le emozioni che comunque abbiamo condiviso".
Come reputa la sua avventura in Cina?
"È stata una esperienza che mi ha arricchito, in ogni senso, per conoscenze calcistiche, culturali e anche per danaro".
Cosa ne pensa delle offerte degli arabi?
"Mi sembra che si siano portati avanti, acquistano giocatori giovanissimi, riescono a portare da loro talenti insospettabili. Hanno la voglia di incidere in maniera possente e anche immediata. E se mi domanda, ma ci saresti andato? rispondo di sì, senza alcuna ipocrisia. Non sono venale, ma certe proposte - pure per la loro portata professionale - non vanno ignorate".
Chi è il maggiore ispiratore per la sua nuova carriera?
"Dico Sarri, nonostante fosse molto impegnativo, per così dire. Ci diceva tante cose, a volte mi chiedevo anche: ma perché? A cosa ci servono? Ci riempiva la testa, se posso usare una frase che può rendere bene il concetto. Aveva ragione lui, probabilmente".
Cosa ne pensa di Luciano Spalletti come nuovo c.t. dell'Italia?
"Fino al momento in cui Mancini si è dimesso, non ci avrei pensato. Ma non appena è venuta fuori la notizia, quello è stato il primo nome che mi è venuto in mente. Lo spettacolo del Napoli è stato così incantevole che non poteva non condurre a lui. Penso sia stata la decisione più giusta".
La sua Nazionale e quella azzurra potrebbero trovarsi agli Europei.
"Magari. Ci crediamo tutti".
di Napoli Magazine
05/09/2023 - 08:44
NAPOLI - Marek Hamsik, ex centrocampista e capitano del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport:
La partita d'addio non l'ha fatta.
"Mai dire mai. Ci avevano pensato al Trabzonspor, ma in estate sarebbe stata un’impresa. Può darsi la faccia al “Maradona”, ne ho parlato con De Laurentiis, capiremo rapidamente se ci sono le condizioni, perché i calendari così intasati non facilitano l’organizzazione".
Su Lobotka diede un bel consiglio a Giuntoli, quando glielo chiese.
"Mi piace vincere facile, a volte. Era semplice per me, sapevo quanto valesse Stanislav, come calciatore e come uomo. Non mi sarei mai potuto sbagliare".
Chi conquisterà lo Scudetto?
"Uffff... Alla terza giornata di campionato non si può dire, si rischiano figuracce, come ha insegnato il Napoli di Spalletti. Però l’Inter è partita molto bene, viene dalla finale di Champions, quindi ha consistenza e proverà a strappare il titolo al Napoli. Non dimentico Milan e Juventus, i valori delle squadre si conoscono, Garcia ha uomini di spessore, un progetto che va avanti ormai da un decennio, Osi e Kvara; però anche le altre sono attrezzate".
Ha vinto meno di quello che un talento come il suo avrebbe meritato.
"È andata così ma non ho rimpianti. Mi sarebbe piaciuto riuscirci con il Napoli, per vivere l’entusiasmo di quella città che sento mia. Ma ho avuto modo di sentirmi felice egualmente, perché le Coppe Italia e la Supercoppa non si dimenticano. E anche tutte le emozioni che comunque abbiamo condiviso".
Come reputa la sua avventura in Cina?
"È stata una esperienza che mi ha arricchito, in ogni senso, per conoscenze calcistiche, culturali e anche per danaro".
Cosa ne pensa delle offerte degli arabi?
"Mi sembra che si siano portati avanti, acquistano giocatori giovanissimi, riescono a portare da loro talenti insospettabili. Hanno la voglia di incidere in maniera possente e anche immediata. E se mi domanda, ma ci saresti andato? rispondo di sì, senza alcuna ipocrisia. Non sono venale, ma certe proposte - pure per la loro portata professionale - non vanno ignorate".
Chi è il maggiore ispiratore per la sua nuova carriera?
"Dico Sarri, nonostante fosse molto impegnativo, per così dire. Ci diceva tante cose, a volte mi chiedevo anche: ma perché? A cosa ci servono? Ci riempiva la testa, se posso usare una frase che può rendere bene il concetto. Aveva ragione lui, probabilmente".
Cosa ne pensa di Luciano Spalletti come nuovo c.t. dell'Italia?
"Fino al momento in cui Mancini si è dimesso, non ci avrei pensato. Ma non appena è venuta fuori la notizia, quello è stato il primo nome che mi è venuto in mente. Lo spettacolo del Napoli è stato così incantevole che non poteva non condurre a lui. Penso sia stata la decisione più giusta".
La sua Nazionale e quella azzurra potrebbero trovarsi agli Europei.
"Magari. Ci crediamo tutti".