Social Network
L'INTERVISTA - Salvatore Esposito a "NM": "Spaccapietre", Berlino e Macarena, Gomorra 5, ecco che ho da dire... Osimhen ricorda un mix tra Weah e Trezeguet, Petagna grande acquisto, Lozano sarà la sorpresa di quest'anno, Milik? Giusto dividersi"
13.09.2020 23:50 di Redazione

NAPOLI - Salvatore Esposito, noto attore partenopeo, protagonista nelle sale cinematografiche con il film "Spaccapietre", ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine".

 

- Raccontaci l'esperienza al Festival di Venezia con "Spaccapietre", il film ha subito avuto un grande impatto sull'opinione pubblica per le tematiche trattate. Ti abbiamo visto anche con Pedro Alonso "Berlino" de "La casa di carta" e Maggie Civantos "Macarena" di "Vis a vis"...

 

"E' stato un festival particolare, il primo grande festival che ha riaperto dopo il lockdown. Non c'erano tante persone, per ovvi motivi, ma tutti con le mascherine. E' stato bello. Le cose se fatte bene si possono fare. "Lo spaccapietre" è piaciuto tanto, mi fa piacere. Il riscontro del pubblico e' stato positivo. "Macarena" e "Berlino"? Sono due persone simpaticissime, abbiamo parlato di tante cose, dei progetti per il futuro. Sono stato premiato in quell'occasione da Tiziana Rocca al Filming Italy Award, prima della proiezione del film. E' stata di sicuro una bella esperienza, oltre che una soddisfazione".

 

- "Lo spaccapietre" lo hai anche presentato a Napoli al Modernissimo, dov'è venuto a salutarti Arturo Muselli, il "Sangueblu" di Gomorra La Serie. A proposito, quando ripartiranno le riprese e quando vedremo "Gomorra 5" in tv su Sky?

 

"Si, a Napoli la proiezione è andata bene. La sala era piena, nel rispetto delle norme anticovid. Sono venuti tanti amici, tra questi anche Arturo Muselli che mi è venuto a salutare. A breve inizieranno le riprese di "Gomorra 5", una volta terminate potremo essere piu' precisi: al momento non avendo certezza sulle date non possiamo sbilanciarci troppo".

 

- Anche "Fargo" ti ha dato grandi soddisfazioni...

 

"Assolutamente sì. Ne approfitto per dire che il 27 settembre esce la quarta stagione di "Fargo" in America, e poco dopo verrà trasmessa anche da Sky in Italia".

 

- Come vedi il nuovo Napoli di Gattuso?

 

"Dovremmo parlarne a fine mercato. Il Napoli ha perso Callejon e Allan, per adesso, prendendo Osimhen, Rrahmani e Petagna. Se pensiamo alla seconda parte del campionato scorso, quello attuale dovrebbe essere un organico più forte. Certo è che se dovessero partire Koulibaly, Milik e Maksimovic verrebbe automatico farsi questa domanda: bastano quelli che ci sono? Vedendo la Juve e l'Inter, se non dovessero cambiare le cose, il Napoli ha attualmente un ottimo organico. A giugno prossimo il rischio è di ritrovarsi con altri contratti in scadenza, per cui ci sono alcune situazioni da delineare. Resto comunque fiducioso".

 

- Ti è piaciuto Osimhen nelle sue prime apparizioni? Anche Petagna si è subito ben destreggiato con due assist ed un gol...

 

"Osimhen mi è piaciuto molto, dà al Napoli la profondità che mancava da tempo. Tra ripartenze e velocità, può essere un'arma letale. Gli esterni cercano sempre il passaggio interno a centrocampisti e attaccanti, quindi si possono aprire praterie per le conclusioni dell'attaccante centrale. Tecnicamente non è uno alla Ibrahimovic. Osimhen ricorda molto in alcune movenze Weah, non fisicamente, ovvio, e un pò anche Trezeguet. Può fare il salto di qualità nel Napoli. Petagna è un grande acquisto, regge l'urto dei difensori, fa salire la squadra. Nelle partite "sporche" puo' essere utilissimo, un po' come ha fatto Llorente all'inizio della sua esperienza in azzurro".

 

- Credi che ci sarà un cambio di modulo? Che consiglio ti senti di dare a Gattuso e al presidente De Laurentiis?

 

"Il cambio di modulo è l'alternativa al 4-3-3, provata da Gattuso, quando gli occorre di avere un potenziale offensivo elevato. Mertens, dietro la punta centrale, si muove bene, anche se va detto che in quel ruolo servirebbe un altro elemento. Zielinski sarebbe adattato in quella posizione, come pure Fabian. Osimhen e Mertens, o Mertens e Petagna, senza dimenticare Osimhen e Lozano rappresentano delle soluzioni. La sorpresa di quest'anno sarà Lozano, a mio avviso. E' un giocatore che in campo aperto puo' fare male, l'anno scorso e' stato l'esterno offensivo che ha fatto piu' gol. In molti non l'hanno sottolineato quest'aspetto. Al presidente non do nessun consiglio, solo un grande in bocca al lupo di pronta guarigione. A Gattuso non voglio dare assist: da quando e' arrivato a Napoli ha fatto benissimo. Il Napoli e' arrivato terzo nel girone di ritorno dopo il lockdown, poi era normale pensare solo al Barcellona. Manca un interditore a centrocampo. Non penso che Fabian e Zielinski possano giocare insieme, sia nel centrocampo a 2 che a 3, vanno in difficolta' quando giocano con Demme o Lobotka. Manca l'Allan che copriva l'Hamsik. Poi bisognera' vedere se si adatteranno con un centrocampo a due".

 

- Milik, a tuo avviso, farebbe bene ad accettare la Roma?

 

"Si è chiuso il ciclo di Milik a Napoli. Quando ci sono queste condizioni è giusto dividersi. Forse c'è una squadra che vuole far abbassere il costo del cartellino. Non credo che Milik possa buttare via un anno della sua carriera, poi ognuno è artefice del proprio destino".

 

 

 

SPACCAPIETRE - LA SCHEDA DEL FILM 

 

Un argomento di cui si parla davvero troppo poco e che riguarda tutta Italia, dal nord al sud, ovvero i campi di sfruttati, di braccianti stagionali che hanno, tra l'altro, una componente italiana non da poco". Persone che vivono per pochi euro in bidonville, tra freddo e spazzatura, e sono oggetto di ricatti e violenze di ogni genere. 'Spaccapietre' dei registi torinesi Gianluca e Massimiliano De Serio racconta proprio questa realtà con efficacia e non mancando di mostrare anche, con grande coraggio, una credibile e feroce violenza.
 
 
Il film, passato alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia, racconta appunto la storia di un italiano: Giuseppe (Salvatore Esposito). Quando Angela, moglie adorata dell'uomo, muore per un malore nei campi, Giuseppe insieme al figlio Antò (Samuele Carrino), che sogna di fare l'archeologo, prende il suo posto e va a vivere in una tendopoli insieme ad altri braccianti stagionali. L'uomo, a cui non mancano certo la forza e il carattere per stare vicino al figlio in una situazione così difficile, ha poi fatto un promessa ad Antò, quella di restituirgli la madre ad ogni costo. Ma la realtà, come sempre, si rivelerà alla fine più difficile di quanto si potesse immaginare.
 
 
"In Spaccapietre arte e biografia personale si intrecciano inseparabilmente - dicono i registi -. La vicenda al centro del film prende spunto da un fatto di cronaca di qualche estate fa, la morte sul lavoro della bracciante pugliese Paola Clemente, e dall'assurda coincidenza con la morte di nostra nonna paterna, deceduta lavorando negli stessi campi nel 1958. E, come il padre di Giuseppe nel film, anche nostro nonno paterno, prima di partire per Torino negli anni '60, faceva lo 'spaccapietre'". Il film, continuano i due cineasti, "è innanzitutto il tentativo di riappropriarci di un'anima, quella di nostra nonna mai conosciuta, attraverso la storia e il corpo di un'altra donna. Ma è anche un film d'amore paterno in cui affiorano puri i temi della morte, della violenza, della paura, dell'amore, della vendetta".
 
 
Ancora i fratelli De Serio, sulla poca informazione sul tema: "E' vero - sottolineano - c'è una sorta di rimosso, un senso di colpa quasi per non sentire responsabilità per quella frutta e verdura che mettiamo ogni giorno a tavola". Dice infine Esposito: "In fondo anche con soggetti come 'Gomorra' e 'Veleno' c'è stato un rimosso, un non voler vedere. La cosiddetta 'terra dei fuochi' c'è in tutta Italia, ma raccontare il male non piace mai a nessuno, mentre io credo vada raccontato". Nel cast del film anche Licia Lanera, Antonella Carone, Giuseppe Loconsole e Vito Signorile.
 
 
Data di uscita:
07 settembre 2020
 
 
Genere:
Drammatico
 
 
Anno:
2020
 
 
Regia:
Gianluca De Serio, Massimiliano De Serio
 
 
Attori:
Salvatore Esposito, Samuele Carrino, Lica Lanera, Antonella Carone, Vito Signorile
 
 
Paese:
Italia, Francia
 
 
Durata:
104 min
 
 
Distribuzione:
La Sarraz Distribuzione
 
 
Produzione:
La Sarraz Pictures, Shellac Sud
 
 

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

ULTIMISSIME SOCIAL NETWORK
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'INTERVISTA - Salvatore Esposito a "NM": "Spaccapietre", Berlino e Macarena, Gomorra 5, ecco che ho da dire... Osimhen ricorda un mix tra Weah e Trezeguet, Petagna grande acquisto, Lozano sarà la sorpresa di quest'anno, Milik? Giusto dividersi"

di Napoli Magazine

13/09/2020 - 23:50

NAPOLI - Salvatore Esposito, noto attore partenopeo, protagonista nelle sale cinematografiche con il film "Spaccapietre", ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine".

 

- Raccontaci l'esperienza al Festival di Venezia con "Spaccapietre", il film ha subito avuto un grande impatto sull'opinione pubblica per le tematiche trattate. Ti abbiamo visto anche con Pedro Alonso "Berlino" de "La casa di carta" e Maggie Civantos "Macarena" di "Vis a vis"...

 

"E' stato un festival particolare, il primo grande festival che ha riaperto dopo il lockdown. Non c'erano tante persone, per ovvi motivi, ma tutti con le mascherine. E' stato bello. Le cose se fatte bene si possono fare. "Lo spaccapietre" è piaciuto tanto, mi fa piacere. Il riscontro del pubblico e' stato positivo. "Macarena" e "Berlino"? Sono due persone simpaticissime, abbiamo parlato di tante cose, dei progetti per il futuro. Sono stato premiato in quell'occasione da Tiziana Rocca al Filming Italy Award, prima della proiezione del film. E' stata di sicuro una bella esperienza, oltre che una soddisfazione".

 

- "Lo spaccapietre" lo hai anche presentato a Napoli al Modernissimo, dov'è venuto a salutarti Arturo Muselli, il "Sangueblu" di Gomorra La Serie. A proposito, quando ripartiranno le riprese e quando vedremo "Gomorra 5" in tv su Sky?

 

"Si, a Napoli la proiezione è andata bene. La sala era piena, nel rispetto delle norme anticovid. Sono venuti tanti amici, tra questi anche Arturo Muselli che mi è venuto a salutare. A breve inizieranno le riprese di "Gomorra 5", una volta terminate potremo essere piu' precisi: al momento non avendo certezza sulle date non possiamo sbilanciarci troppo".

 

- Anche "Fargo" ti ha dato grandi soddisfazioni...

 

"Assolutamente sì. Ne approfitto per dire che il 27 settembre esce la quarta stagione di "Fargo" in America, e poco dopo verrà trasmessa anche da Sky in Italia".

 

- Come vedi il nuovo Napoli di Gattuso?

 

"Dovremmo parlarne a fine mercato. Il Napoli ha perso Callejon e Allan, per adesso, prendendo Osimhen, Rrahmani e Petagna. Se pensiamo alla seconda parte del campionato scorso, quello attuale dovrebbe essere un organico più forte. Certo è che se dovessero partire Koulibaly, Milik e Maksimovic verrebbe automatico farsi questa domanda: bastano quelli che ci sono? Vedendo la Juve e l'Inter, se non dovessero cambiare le cose, il Napoli ha attualmente un ottimo organico. A giugno prossimo il rischio è di ritrovarsi con altri contratti in scadenza, per cui ci sono alcune situazioni da delineare. Resto comunque fiducioso".

 

- Ti è piaciuto Osimhen nelle sue prime apparizioni? Anche Petagna si è subito ben destreggiato con due assist ed un gol...

 

"Osimhen mi è piaciuto molto, dà al Napoli la profondità che mancava da tempo. Tra ripartenze e velocità, può essere un'arma letale. Gli esterni cercano sempre il passaggio interno a centrocampisti e attaccanti, quindi si possono aprire praterie per le conclusioni dell'attaccante centrale. Tecnicamente non è uno alla Ibrahimovic. Osimhen ricorda molto in alcune movenze Weah, non fisicamente, ovvio, e un pò anche Trezeguet. Può fare il salto di qualità nel Napoli. Petagna è un grande acquisto, regge l'urto dei difensori, fa salire la squadra. Nelle partite "sporche" puo' essere utilissimo, un po' come ha fatto Llorente all'inizio della sua esperienza in azzurro".

 

- Credi che ci sarà un cambio di modulo? Che consiglio ti senti di dare a Gattuso e al presidente De Laurentiis?

 

"Il cambio di modulo è l'alternativa al 4-3-3, provata da Gattuso, quando gli occorre di avere un potenziale offensivo elevato. Mertens, dietro la punta centrale, si muove bene, anche se va detto che in quel ruolo servirebbe un altro elemento. Zielinski sarebbe adattato in quella posizione, come pure Fabian. Osimhen e Mertens, o Mertens e Petagna, senza dimenticare Osimhen e Lozano rappresentano delle soluzioni. La sorpresa di quest'anno sarà Lozano, a mio avviso. E' un giocatore che in campo aperto puo' fare male, l'anno scorso e' stato l'esterno offensivo che ha fatto piu' gol. In molti non l'hanno sottolineato quest'aspetto. Al presidente non do nessun consiglio, solo un grande in bocca al lupo di pronta guarigione. A Gattuso non voglio dare assist: da quando e' arrivato a Napoli ha fatto benissimo. Il Napoli e' arrivato terzo nel girone di ritorno dopo il lockdown, poi era normale pensare solo al Barcellona. Manca un interditore a centrocampo. Non penso che Fabian e Zielinski possano giocare insieme, sia nel centrocampo a 2 che a 3, vanno in difficolta' quando giocano con Demme o Lobotka. Manca l'Allan che copriva l'Hamsik. Poi bisognera' vedere se si adatteranno con un centrocampo a due".

 

- Milik, a tuo avviso, farebbe bene ad accettare la Roma?

 

"Si è chiuso il ciclo di Milik a Napoli. Quando ci sono queste condizioni è giusto dividersi. Forse c'è una squadra che vuole far abbassere il costo del cartellino. Non credo che Milik possa buttare via un anno della sua carriera, poi ognuno è artefice del proprio destino".

 

 

 

SPACCAPIETRE - LA SCHEDA DEL FILM 

 

Un argomento di cui si parla davvero troppo poco e che riguarda tutta Italia, dal nord al sud, ovvero i campi di sfruttati, di braccianti stagionali che hanno, tra l'altro, una componente italiana non da poco". Persone che vivono per pochi euro in bidonville, tra freddo e spazzatura, e sono oggetto di ricatti e violenze di ogni genere. 'Spaccapietre' dei registi torinesi Gianluca e Massimiliano De Serio racconta proprio questa realtà con efficacia e non mancando di mostrare anche, con grande coraggio, una credibile e feroce violenza.
 
 
Il film, passato alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia, racconta appunto la storia di un italiano: Giuseppe (Salvatore Esposito). Quando Angela, moglie adorata dell'uomo, muore per un malore nei campi, Giuseppe insieme al figlio Antò (Samuele Carrino), che sogna di fare l'archeologo, prende il suo posto e va a vivere in una tendopoli insieme ad altri braccianti stagionali. L'uomo, a cui non mancano certo la forza e il carattere per stare vicino al figlio in una situazione così difficile, ha poi fatto un promessa ad Antò, quella di restituirgli la madre ad ogni costo. Ma la realtà, come sempre, si rivelerà alla fine più difficile di quanto si potesse immaginare.
 
 
"In Spaccapietre arte e biografia personale si intrecciano inseparabilmente - dicono i registi -. La vicenda al centro del film prende spunto da un fatto di cronaca di qualche estate fa, la morte sul lavoro della bracciante pugliese Paola Clemente, e dall'assurda coincidenza con la morte di nostra nonna paterna, deceduta lavorando negli stessi campi nel 1958. E, come il padre di Giuseppe nel film, anche nostro nonno paterno, prima di partire per Torino negli anni '60, faceva lo 'spaccapietre'". Il film, continuano i due cineasti, "è innanzitutto il tentativo di riappropriarci di un'anima, quella di nostra nonna mai conosciuta, attraverso la storia e il corpo di un'altra donna. Ma è anche un film d'amore paterno in cui affiorano puri i temi della morte, della violenza, della paura, dell'amore, della vendetta".
 
 
Ancora i fratelli De Serio, sulla poca informazione sul tema: "E' vero - sottolineano - c'è una sorta di rimosso, un senso di colpa quasi per non sentire responsabilità per quella frutta e verdura che mettiamo ogni giorno a tavola". Dice infine Esposito: "In fondo anche con soggetti come 'Gomorra' e 'Veleno' c'è stato un rimosso, un non voler vedere. La cosiddetta 'terra dei fuochi' c'è in tutta Italia, ma raccontare il male non piace mai a nessuno, mentre io credo vada raccontato". Nel cast del film anche Licia Lanera, Antonella Carone, Giuseppe Loconsole e Vito Signorile.
 
 
Data di uscita:
07 settembre 2020
 
 
Genere:
Drammatico
 
 
Anno:
2020
 
 
Regia:
Gianluca De Serio, Massimiliano De Serio
 
 
Attori:
Salvatore Esposito, Samuele Carrino, Lica Lanera, Antonella Carone, Vito Signorile
 
 
Paese:
Italia, Francia
 
 
Durata:
104 min
 
 
Distribuzione:
La Sarraz Distribuzione
 
 
Produzione:
La Sarraz Pictures, Shellac Sud
 
 

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com