L'Angolo
L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM" dopo l'acuto di Salerno: "Napoli, una gioia senza “ma"
22.01.2023 23:27 di Redazione

NAPOLI - È che a Napoli siamo abituati ai “MA”: Napoli è bella “ma” ci sta la criminalità; Napoli ha il mare “ma” non ci stanno i servizi; Napoli ti fa innamorare “ma” si vive male lì. Lo sappiamo, chi a Napoli ci è nato, lo sa. A Napoli c’è sempre un “ma”. Tranne ora. Tranne se ora a Napoli si parla del Napoli: si è primi, a 50 punti, al giro di boa di un campionato pazzesco. E non ci sono “ma”, niente, di nessun tipo. Si vince con costanza e passione, si stacca la seconda (per non parlare di quell’ex terza), e si corre spediti, nonostante persino qualche inciampo, si vola con in alto. E oltre a godere ad ogni partita, si assiste ad uno spettacolo calcistico su cui nessuno avrebbe scommesso. Forse nemmeno il Napoli stesso. Certo, a crederci e a sperarci, nessuno escluso, lo fanno tutti da sempre. Però arrivare così a metà campionato, va oltre anche le migliori aspettative. Senza esagerare. Perché gioire così, per manite clamorose e partite con giocatori straordinari, non è troppo, non è esagerato, anzi: è il minimo, è la possibilità di gioire senza tutti quei “ma” dell’attacco. Il Napoli vince. Punto. Non c’è “ma” che tenga, non c’è nulla da obiettare o da aggiungere. E se dovesse essere così anche al ritorno del giro di boa, beh, nessuno riesce neppure a immaginare di cosa parleremo. Senza “ma”, senza dover amare nonostante qualcosa. Ecco allora spiegato tutto il clamore che già c’è attorno a questo Napoli. Perché se per qualcuno un “campioni di inverno”, non significa nulla, da queste parti invece, significa eccome. Qui dove si è abituati solo a sognare, mentre ora si vive sì un sogno, ma stavolta ad occhi aperti.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM" dopo l'acuto di Salerno: "Napoli, una gioia senza “ma"

di Napoli Magazine

22/01/2024 - 23:27

NAPOLI - È che a Napoli siamo abituati ai “MA”: Napoli è bella “ma” ci sta la criminalità; Napoli ha il mare “ma” non ci stanno i servizi; Napoli ti fa innamorare “ma” si vive male lì. Lo sappiamo, chi a Napoli ci è nato, lo sa. A Napoli c’è sempre un “ma”. Tranne ora. Tranne se ora a Napoli si parla del Napoli: si è primi, a 50 punti, al giro di boa di un campionato pazzesco. E non ci sono “ma”, niente, di nessun tipo. Si vince con costanza e passione, si stacca la seconda (per non parlare di quell’ex terza), e si corre spediti, nonostante persino qualche inciampo, si vola con in alto. E oltre a godere ad ogni partita, si assiste ad uno spettacolo calcistico su cui nessuno avrebbe scommesso. Forse nemmeno il Napoli stesso. Certo, a crederci e a sperarci, nessuno escluso, lo fanno tutti da sempre. Però arrivare così a metà campionato, va oltre anche le migliori aspettative. Senza esagerare. Perché gioire così, per manite clamorose e partite con giocatori straordinari, non è troppo, non è esagerato, anzi: è il minimo, è la possibilità di gioire senza tutti quei “ma” dell’attacco. Il Napoli vince. Punto. Non c’è “ma” che tenga, non c’è nulla da obiettare o da aggiungere. E se dovesse essere così anche al ritorno del giro di boa, beh, nessuno riesce neppure a immaginare di cosa parleremo. Senza “ma”, senza dover amare nonostante qualcosa. Ecco allora spiegato tutto il clamore che già c’è attorno a questo Napoli. Perché se per qualcuno un “campioni di inverno”, non significa nulla, da queste parti invece, significa eccome. Qui dove si è abituati solo a sognare, mentre ora si vive sì un sogno, ma stavolta ad occhi aperti.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
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