NAPOLI - "Diego mi prese in simpatia e mi apprezzò sia come giocatore che come persona. Lui ha avuto per me una importanza enorme. Senza la sua vicinanza sarei stato la metà del giocatore che sono diventato: il suo esempio è stato fondamentale per quello che sapeva fare in campo e negli allenamenti, ma anche per la condotta". Così Gianfranco Zola a Radio 1 Rai. "Si pensa che chi ha talento non lavori, ma questo è un vecchio luogo comune perchè il talento non è altro che espressione esponenziale del lavoro che fai", ha aggiunto. "Dietro al gesto tecnico ci deve essere qualcos'altro che lo sorregga: bisogna lavorare molto a livello fisico e atletico per poter primeggiare con le proprie qualità tecniche ed io a questo aspetto ho sempre dedicato molto tempo e molta attenzione, così come faceva Diego", ha dichiarato ancora Zola.
di Napoli Magazine
24/01/2024 - 12:20
NAPOLI - "Diego mi prese in simpatia e mi apprezzò sia come giocatore che come persona. Lui ha avuto per me una importanza enorme. Senza la sua vicinanza sarei stato la metà del giocatore che sono diventato: il suo esempio è stato fondamentale per quello che sapeva fare in campo e negli allenamenti, ma anche per la condotta". Così Gianfranco Zola a Radio 1 Rai. "Si pensa che chi ha talento non lavori, ma questo è un vecchio luogo comune perchè il talento non è altro che espressione esponenziale del lavoro che fai", ha aggiunto. "Dietro al gesto tecnico ci deve essere qualcos'altro che lo sorregga: bisogna lavorare molto a livello fisico e atletico per poter primeggiare con le proprie qualità tecniche ed io a questo aspetto ho sempre dedicato molto tempo e molta attenzione, così come faceva Diego", ha dichiarato ancora Zola.