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NM LIVE - de Giovanni a "NM": "Napoli, con Spalletti prenderei Emerson Palmieri, D'Ambrosio e Vecino, oltre a Gudmundsson e Kaio Jorge"
31.05.2021 23:40 di Redazione
NAPOLI - Lo scrittore Maurizio de Giovanni ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine": "Nella realtà dei fatti io sono ancora fermo a Napoli-Hellas Verona, non mi sono mai mosso da là. Non riuscendomi a dare spiegazioni per quanto accaduto, se non ho le scuse di qualcuno non riesco ad andare avanti, come la totalità dei tifosi del Napoli. Non è la delusione per la mancata qualificazione in Champions. Non sta scritto da nessuna parte che il Napoli ce la dovesse fare ad ogni costo. Purtroppo il girone d'andata e' stato cosi' deficitario e scadente che la cavalcata del girone di ritorno poteva non essere sufficiente com'e' stato. Cosi' com'e' vero che ci sono stati torti arbitrali evidenti, che hanno portato a questa condizione. Ma la partita col Verona resta, a mio avviso, uno dei momenti piu' bassi, strani e difficili da interpretare della storia piu' recente di questa squadra, e forse anche non della storia recente. E' un qualcosa che va capito ed approfondito, non puo' essere mancanza di personalita'. Parliamo di gente che gioca in Nazionale, gente di 30 anni, di un certo livello, per questo stento a credere che sia stato il braccino del tennista. Qualcosa e' successo, dobbiamo capire cosa. Spalletti e' uno degli allenatori italiani di maggior livello. Ha ottenuto 11 qualificazioni in Champions su 12. Pur non avendo vinto campionati in Italia, credo che sia stata una scelta di profilo sufficientemente alto. Gattuso ha dimostrato, a mio modo di vedere, di non essere all'altezza. Continuo sinceramente a restare abbastanza basito dinanzi alla campagna di stampa positiva che ha l'ormai ex allenatore del Napoli. Non la capisco. Ho visto un Napoli approssimativo, senza idee particolari. Non ho visto scelte di formazione valide, e soprattutto non ho visto letture di partite e cambi all'altezza della situazione. Per questo penso che Spalletti possa essere solo un miglioramento rispetto a Gattuso. Insigne e' uno dei giocatori di maggior livello del campionato italiano, il miglior italiano in assoluto, non credo sia una questione di eta' ne' di valore. Insigne e' un giocatore di valore europeo, forse mondiale. Lo ha dimostrato e lo dimostra stabilmente. Il problema di Insigne ora è il contratto, che e' alto e probabilmente lo vorrebbe ancor piu' rotondo, laddove fosse possibile, essendo l'ultimo contratto importante della sua carriera. Insigne e' in fase di crescita, mentre il club e' in fase di ridimensionamento dopo la mancata qualificazione in Champions. Tutto dipendera' dall'Europeo. Dovesse disputare un grande Europeo, Insigne potrebbe ampliare le richieste di mercato ed in tal caso potrebbe essere giusto per la societa', oltre che per il calciatore stesso, andare via. Certo, rinunciare a Insigne significherebbe rinunciare ad un grande campione con tutte le conseguenze del caso. Il Napoli ha una vocazione per il 4-3-3 ed anche per il 4-2-3-1. Il parco attaccanti è straordinario, se non lo toccano e' molto equilibrato. Il prossimo campionato, per Zielinski, deve essere quello della consacrazione: ha compiuto 27 anni, e' diventato padre, è un giocatore che ha mostrato a sprazzi il proprio immenso talento, per cui e' giunto per lui il momento delle conferme. E poi da Osimhen dipende la crescita del Napoli, essendo un attaccante davvero importante. Credo che Spalletti abbia ben presente, oltre alle sostituzioni di chi verrà ceduto, essendoci quest'alea, che serve un terzino sinistro titolare ed un centrocampista centrale per il 4-2-3-1. Ricordiamo che Fabian Ruiz e' stato adattato in quel ruolo, essendo una mezz'ala. Ricordiamo anche che Demme, sostanzialmente, non ha riserve. Mi chiedo se la valorizzazione di Lobotka sia possibile. Se dovesse essere cosi', gli acquisti di Emerson Palmieri a sinistra, di D'Ambrosio come jolly difensivo e di Vecino come centrocampista centrale, potrebbero essere gia' un buon inizio. Oltre a sostituti all'altezza e giovani di importante prospettiva, come Gudmundsson a sinistra e Kaio Jorge nella batteria degli attaccanti. Tre acquisti di esperienza potrebbero dare alla squadra un grosso valore aggiunto. Non confermerei Hysaj, Mario Rui e Maksimovic. Confermerei invece Manolas e Rrahmani, dandogli compiti di maggiore rilevanza. Resto convinto che il Napoli abbia delle carenze negli esterni bassi. Servirebbero due terzini sinistri, uno titolare ed una riserva, ed una riserva per Di Lorenzo, che non puo' giocare tutte le partite dell'anno. Le squadre si costruiscono a centrocampo. Quindi con l'acquisto di uno o due centrocampisti adatti al 4-2-3-1, magari sacrificando Elmas che con questo sistema di gioco non sembra adatto, dovrebbero esserci dei giovamenti. In sintesi, prenderei due terzini, se non tre, un centrale di difesa al posto di Maksimovic e due centrocampisti centrali. Anche per questioni di lista, penso che Ospina potrebbe essere sostituito da Luigi Sepe, che e' un portiere che ha dimostrato il suo valore e potrebbe fare da supporto a Meret, capitale del club che confermerei senz'altro. Di sicuro il nuovo preparatore dei portieri dovra' lavorare molto sulla personalita' di Meret e sulla sua capacita' di uscire dai pali, perche' li' ci sono dei deficit. Spalletti potrebbe aprire un ciclo, anche se i cicli non sono nelle corde della societa'. Generalmente gli allenatori dopo 2-3 anni scadono e vengono mandati via. Se Spalletti aprisse un ciclo significherebbe che il Napoli ha vinto e saremmo tutti molto più felici. Uno tra Fabian e Koulibaly, se non entrambi, credo che debbano essere ceduti. Se Fabian non rinnova e Koulibaly, a 30 anni, ha mercato penso che la doppia cessione sia inevitabile. Il Napoli non puo' tenere giocatori ultra trentenni e non puo' portarli a scadenza, il braccio di ferro non gioverebbe a nessuno".
 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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di Napoli Magazine

31/05/2024 - 23:40

NAPOLI - Lo scrittore Maurizio de Giovanni ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine": "Nella realtà dei fatti io sono ancora fermo a Napoli-Hellas Verona, non mi sono mai mosso da là. Non riuscendomi a dare spiegazioni per quanto accaduto, se non ho le scuse di qualcuno non riesco ad andare avanti, come la totalità dei tifosi del Napoli. Non è la delusione per la mancata qualificazione in Champions. Non sta scritto da nessuna parte che il Napoli ce la dovesse fare ad ogni costo. Purtroppo il girone d'andata e' stato cosi' deficitario e scadente che la cavalcata del girone di ritorno poteva non essere sufficiente com'e' stato. Cosi' com'e' vero che ci sono stati torti arbitrali evidenti, che hanno portato a questa condizione. Ma la partita col Verona resta, a mio avviso, uno dei momenti piu' bassi, strani e difficili da interpretare della storia piu' recente di questa squadra, e forse anche non della storia recente. E' un qualcosa che va capito ed approfondito, non puo' essere mancanza di personalita'. Parliamo di gente che gioca in Nazionale, gente di 30 anni, di un certo livello, per questo stento a credere che sia stato il braccino del tennista. Qualcosa e' successo, dobbiamo capire cosa. Spalletti e' uno degli allenatori italiani di maggior livello. Ha ottenuto 11 qualificazioni in Champions su 12. Pur non avendo vinto campionati in Italia, credo che sia stata una scelta di profilo sufficientemente alto. Gattuso ha dimostrato, a mio modo di vedere, di non essere all'altezza. Continuo sinceramente a restare abbastanza basito dinanzi alla campagna di stampa positiva che ha l'ormai ex allenatore del Napoli. Non la capisco. Ho visto un Napoli approssimativo, senza idee particolari. Non ho visto scelte di formazione valide, e soprattutto non ho visto letture di partite e cambi all'altezza della situazione. Per questo penso che Spalletti possa essere solo un miglioramento rispetto a Gattuso. Insigne e' uno dei giocatori di maggior livello del campionato italiano, il miglior italiano in assoluto, non credo sia una questione di eta' ne' di valore. Insigne e' un giocatore di valore europeo, forse mondiale. Lo ha dimostrato e lo dimostra stabilmente. Il problema di Insigne ora è il contratto, che e' alto e probabilmente lo vorrebbe ancor piu' rotondo, laddove fosse possibile, essendo l'ultimo contratto importante della sua carriera. Insigne e' in fase di crescita, mentre il club e' in fase di ridimensionamento dopo la mancata qualificazione in Champions. Tutto dipendera' dall'Europeo. Dovesse disputare un grande Europeo, Insigne potrebbe ampliare le richieste di mercato ed in tal caso potrebbe essere giusto per la societa', oltre che per il calciatore stesso, andare via. Certo, rinunciare a Insigne significherebbe rinunciare ad un grande campione con tutte le conseguenze del caso. Il Napoli ha una vocazione per il 4-3-3 ed anche per il 4-2-3-1. Il parco attaccanti è straordinario, se non lo toccano e' molto equilibrato. Il prossimo campionato, per Zielinski, deve essere quello della consacrazione: ha compiuto 27 anni, e' diventato padre, è un giocatore che ha mostrato a sprazzi il proprio immenso talento, per cui e' giunto per lui il momento delle conferme. E poi da Osimhen dipende la crescita del Napoli, essendo un attaccante davvero importante. Credo che Spalletti abbia ben presente, oltre alle sostituzioni di chi verrà ceduto, essendoci quest'alea, che serve un terzino sinistro titolare ed un centrocampista centrale per il 4-2-3-1. Ricordiamo che Fabian Ruiz e' stato adattato in quel ruolo, essendo una mezz'ala. Ricordiamo anche che Demme, sostanzialmente, non ha riserve. Mi chiedo se la valorizzazione di Lobotka sia possibile. Se dovesse essere cosi', gli acquisti di Emerson Palmieri a sinistra, di D'Ambrosio come jolly difensivo e di Vecino come centrocampista centrale, potrebbero essere gia' un buon inizio. Oltre a sostituti all'altezza e giovani di importante prospettiva, come Gudmundsson a sinistra e Kaio Jorge nella batteria degli attaccanti. Tre acquisti di esperienza potrebbero dare alla squadra un grosso valore aggiunto. Non confermerei Hysaj, Mario Rui e Maksimovic. Confermerei invece Manolas e Rrahmani, dandogli compiti di maggiore rilevanza. Resto convinto che il Napoli abbia delle carenze negli esterni bassi. Servirebbero due terzini sinistri, uno titolare ed una riserva, ed una riserva per Di Lorenzo, che non puo' giocare tutte le partite dell'anno. Le squadre si costruiscono a centrocampo. Quindi con l'acquisto di uno o due centrocampisti adatti al 4-2-3-1, magari sacrificando Elmas che con questo sistema di gioco non sembra adatto, dovrebbero esserci dei giovamenti. In sintesi, prenderei due terzini, se non tre, un centrale di difesa al posto di Maksimovic e due centrocampisti centrali. Anche per questioni di lista, penso che Ospina potrebbe essere sostituito da Luigi Sepe, che e' un portiere che ha dimostrato il suo valore e potrebbe fare da supporto a Meret, capitale del club che confermerei senz'altro. Di sicuro il nuovo preparatore dei portieri dovra' lavorare molto sulla personalita' di Meret e sulla sua capacita' di uscire dai pali, perche' li' ci sono dei deficit. Spalletti potrebbe aprire un ciclo, anche se i cicli non sono nelle corde della societa'. Generalmente gli allenatori dopo 2-3 anni scadono e vengono mandati via. Se Spalletti aprisse un ciclo significherebbe che il Napoli ha vinto e saremmo tutti molto più felici. Uno tra Fabian e Koulibaly, se non entrambi, credo che debbano essere ceduti. Se Fabian non rinnova e Koulibaly, a 30 anni, ha mercato penso che la doppia cessione sia inevitabile. Il Napoli non puo' tenere giocatori ultra trentenni e non puo' portarli a scadenza, il braccio di ferro non gioverebbe a nessuno".
 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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