In Evidenza
SHAKHTAR - Nicolini: "Sudakov è un grande giocatore, l'interesse del Napoli è confermato"
29.03.2024 13:36 di Redazione

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Nicolini, dirigente Shakhtar.

 


Sudakov può davvero essere un calciatore azzurro?


“Che sia un grande giocatore penso che non debba dirlo io, lo vedono tutti. Se avete visto la partita contro l’Islanda, due assist che solo un fuoriclasse può fare... Il Ceo dello Shakhtar e il calciatore stesso hanno confermato l’interesse del Napoli. Essere sul taccuino delle più grandi squadre europee è normale”

 


Se dovesse descriverlo, cosa ci racconterebbe?


“E’ un ragazzo intelligentissimo, professionale, più maturo dell’età che ha. Cerca sempre di migliorarsi. La sua caratteristica peculiare, forse, è l’ultimo passaggio. Il passaggio decisivo è quel che gli riesce meglio, l’abbiamo visto nella gara dell’Ucraina, fornendo assist decisivi per Mudryk. Sa esaltare le caratteristiche degli attaccanti che giocano al suo fianco. Sa quando la palla deve andare nello spazio, se deve andare in un certo modo. Chiaramente, dovrà ancora migliorare, è giovane. Ribadisco, però, la sua intelligenza e professionalità, che gli consentiranno di fare anche questo ultimo step”

 


Lo definirebbe un trequartista, una seconda punta o una mezzala?


“Può giocare da 8 o da 10, ma può fare qualsiasi ruolo. Come ho detto, sono le capacità nell’ultimo passaggio ad averlo portato sin qui. Può giocare dietro la punta, dunque, ma anche come esterno. Qualcuno potrebbe pensare che la fase difensiva non sia il suo forte, ma in squadra c’è già chi è deputato a ciò”

 


Un calciatore poliedrico come Zielisnki?


“Sono giocatori che nelle grandi squadre del calcio attuale servono. Serve il ruolo specifico ma, oggi, giocatori così sono fondamentali. Guardate il primo gol, quando prende palla nella propria area di difesa, scarta due uomini, e fa un lancio di sessanta metri. Nel gol successivo finge il tiro e fa un passaggio no-look per Mudryk”

 


Le italiane possono avere rimpianti per non aver acquistato Dovbyk?


“Lo ripeto da anni che in Italia, purtroppo, manca sempre l’ultimo passo, l’affondo per certi giocatori. ‘Aspettiamo che si consacri’ si dice, ma la valutazione del calciatore cresce, e ci sono campionati più attrezzati. Dovbyk ha fatto tremare Barcellona e Real Madrid, ha realizzato 14 gol ed è tra gli artefici della qualificazione dell’Ucraina all’Europeo. Oltre Dovbyk, ci sono tanti altri giocatori che andrebbero visti e per cui varrebbe la pena affondare il colpo”

 


Cosa c’è da salvare nella stagione del Napoli?


“Non è semplice. Più che a qualcosa da salvare, c’è da pensare di programmare al meglio la prossima stagione. C’è una rincorsa per le coppe, e bisogna guardare all’immediato, ma vanno fatte anche delle valutazioni importanti. Vedere un Napoli in questa situazione è veramente triste. I calciatori non erano fenomeni lo scorso anno, ma non possono essere scarsi oggi. Va ritrovata la giusta alchimia, va programmata la stagione scegliendo un allenatore su cui puntare e che possa esprimersi sui futuri acquisti e sulla rosa. Bisogna scegliere un allenatore forte, che va sostenuto, e intraprendere una strada definita”

 


Vincenzo Italiano potrebbe essere la scelta giusta per il Napoli? Saprebbe valorizzare, eventualmente, un calciatore come Sudakov?


“Italiano ha dimostrato, in questi anni, una proposta di gioco che non è poi così differente da quella dello scorso anno. Dunque, potrebbe essere il profilo giusto per gli azzurri. Se si parla di proposta di gioco, propensione alla vittoria, Sudakov è un calciatore che potrebbe dirsi perfetto. Anche se, bravo com’è, andrebbe bene per qualsiasi allenatore”

 


De Zerbi potrebbe essere un allenatore da Napoli? Andrebbe d’accordo con il presidente De Laurentiis?


“Andare d’accordo con il presidente non è sempre facile. Tuttavia, De Zerbi è uno dei migliori allenatori in circolazione. Dunque, non credo avrebbe problemi ad imporsi a Napoli. Inoltre, il tecnico e De Laurentiis si conoscono già, De Zerbi ha giocato a Napoli, anche se i rapporti tra calciatore e presidente sono diversi. Quando si scelgono allenatori con chiari principi, bisogna poter assecondare quella filosofia di gioco con un mercato che sia sulla stessa direzione di quei principi”

 


De Zerbi le ha mai parlato del Napoli?


“Onestamente, no. Quando eravamo allo Shakhtar si parlava di interessamenti di squadre italiane, ed avevo intuito potessero essere Roma e Napoli. Adesso, però, mi dice di star bene al Brighton, anche se è pronto ad un salto di qualità. È intenzionato a tornare in Italia, anche se molto dipenderà dalle condizioni. Non è un allenatore che accetta per accettare. Se va in un club è perché crede in un progetto. Se si muoverà dal Brighton, sarà per andare in una big. Un club che sposi la sua filosofia di gioco”

 

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
SHAKHTAR - Nicolini: "Sudakov è un grande giocatore, l'interesse del Napoli è confermato"

di Napoli Magazine

29/03/2024 - 13:36

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Nicolini, dirigente Shakhtar.

 


Sudakov può davvero essere un calciatore azzurro?


“Che sia un grande giocatore penso che non debba dirlo io, lo vedono tutti. Se avete visto la partita contro l’Islanda, due assist che solo un fuoriclasse può fare... Il Ceo dello Shakhtar e il calciatore stesso hanno confermato l’interesse del Napoli. Essere sul taccuino delle più grandi squadre europee è normale”

 


Se dovesse descriverlo, cosa ci racconterebbe?


“E’ un ragazzo intelligentissimo, professionale, più maturo dell’età che ha. Cerca sempre di migliorarsi. La sua caratteristica peculiare, forse, è l’ultimo passaggio. Il passaggio decisivo è quel che gli riesce meglio, l’abbiamo visto nella gara dell’Ucraina, fornendo assist decisivi per Mudryk. Sa esaltare le caratteristiche degli attaccanti che giocano al suo fianco. Sa quando la palla deve andare nello spazio, se deve andare in un certo modo. Chiaramente, dovrà ancora migliorare, è giovane. Ribadisco, però, la sua intelligenza e professionalità, che gli consentiranno di fare anche questo ultimo step”

 


Lo definirebbe un trequartista, una seconda punta o una mezzala?


“Può giocare da 8 o da 10, ma può fare qualsiasi ruolo. Come ho detto, sono le capacità nell’ultimo passaggio ad averlo portato sin qui. Può giocare dietro la punta, dunque, ma anche come esterno. Qualcuno potrebbe pensare che la fase difensiva non sia il suo forte, ma in squadra c’è già chi è deputato a ciò”

 


Un calciatore poliedrico come Zielisnki?


“Sono giocatori che nelle grandi squadre del calcio attuale servono. Serve il ruolo specifico ma, oggi, giocatori così sono fondamentali. Guardate il primo gol, quando prende palla nella propria area di difesa, scarta due uomini, e fa un lancio di sessanta metri. Nel gol successivo finge il tiro e fa un passaggio no-look per Mudryk”

 


Le italiane possono avere rimpianti per non aver acquistato Dovbyk?


“Lo ripeto da anni che in Italia, purtroppo, manca sempre l’ultimo passo, l’affondo per certi giocatori. ‘Aspettiamo che si consacri’ si dice, ma la valutazione del calciatore cresce, e ci sono campionati più attrezzati. Dovbyk ha fatto tremare Barcellona e Real Madrid, ha realizzato 14 gol ed è tra gli artefici della qualificazione dell’Ucraina all’Europeo. Oltre Dovbyk, ci sono tanti altri giocatori che andrebbero visti e per cui varrebbe la pena affondare il colpo”

 


Cosa c’è da salvare nella stagione del Napoli?


“Non è semplice. Più che a qualcosa da salvare, c’è da pensare di programmare al meglio la prossima stagione. C’è una rincorsa per le coppe, e bisogna guardare all’immediato, ma vanno fatte anche delle valutazioni importanti. Vedere un Napoli in questa situazione è veramente triste. I calciatori non erano fenomeni lo scorso anno, ma non possono essere scarsi oggi. Va ritrovata la giusta alchimia, va programmata la stagione scegliendo un allenatore su cui puntare e che possa esprimersi sui futuri acquisti e sulla rosa. Bisogna scegliere un allenatore forte, che va sostenuto, e intraprendere una strada definita”

 


Vincenzo Italiano potrebbe essere la scelta giusta per il Napoli? Saprebbe valorizzare, eventualmente, un calciatore come Sudakov?


“Italiano ha dimostrato, in questi anni, una proposta di gioco che non è poi così differente da quella dello scorso anno. Dunque, potrebbe essere il profilo giusto per gli azzurri. Se si parla di proposta di gioco, propensione alla vittoria, Sudakov è un calciatore che potrebbe dirsi perfetto. Anche se, bravo com’è, andrebbe bene per qualsiasi allenatore”

 


De Zerbi potrebbe essere un allenatore da Napoli? Andrebbe d’accordo con il presidente De Laurentiis?


“Andare d’accordo con il presidente non è sempre facile. Tuttavia, De Zerbi è uno dei migliori allenatori in circolazione. Dunque, non credo avrebbe problemi ad imporsi a Napoli. Inoltre, il tecnico e De Laurentiis si conoscono già, De Zerbi ha giocato a Napoli, anche se i rapporti tra calciatore e presidente sono diversi. Quando si scelgono allenatori con chiari principi, bisogna poter assecondare quella filosofia di gioco con un mercato che sia sulla stessa direzione di quei principi”

 


De Zerbi le ha mai parlato del Napoli?


“Onestamente, no. Quando eravamo allo Shakhtar si parlava di interessamenti di squadre italiane, ed avevo intuito potessero essere Roma e Napoli. Adesso, però, mi dice di star bene al Brighton, anche se è pronto ad un salto di qualità. È intenzionato a tornare in Italia, anche se molto dipenderà dalle condizioni. Non è un allenatore che accetta per accettare. Se va in un club è perché crede in un progetto. Se si muoverà dal Brighton, sarà per andare in una big. Un club che sposi la sua filosofia di gioco”