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IL PARERE - Saurini: "Il gioco ce l'ha in mano l'Inter, il Napoli deve rischiare qualcosa in più"
21.03.2025 21:38 di Redazione

Nel corso di "Bordocampo – II Tempo", trasmissione in onda sulle frequenze di Radio Capri, è intervenuto mister Giampaolo Saurini, ex allenatore della Primavera del Napoli: “Oggi è importante avere diverse identità, in base alla squadra che incontri, poi i calciatori hanno certe caratteristiche ed è anche giusto sfruttarli per le caratteristiche che hanno. Se hai un potenziale offensivo del genere e riesci a sfruttarlo al meglio qualche punto te lo porta, per puntare all’obiettivo massimo bisogna vincere più partite possibili e le vinci segnando".

“Distanza con l’Inter nei gol fatti? Il gioco ce l’hanno in mano in nerazzurri, il Napoli può sperare solo che facciano un passo falso. I partenopei a questo punto devono rischiare qualcosa in più. Avere delle strutture è importantissimo, quando ero al Napoli ero a Castel Volturno, a contatto con la prima squadra, c’era un connubio tra Primavera e prima squadra molto importante, questo dà senso di appartenenza e consente ai ragazzi di crescere".

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IL PARERE - Saurini: "Il gioco ce l'ha in mano l'Inter, il Napoli deve rischiare qualcosa in più"

di Napoli Magazine

21/03/2025 - 21:38

Nel corso di "Bordocampo – II Tempo", trasmissione in onda sulle frequenze di Radio Capri, è intervenuto mister Giampaolo Saurini, ex allenatore della Primavera del Napoli: “Oggi è importante avere diverse identità, in base alla squadra che incontri, poi i calciatori hanno certe caratteristiche ed è anche giusto sfruttarli per le caratteristiche che hanno. Se hai un potenziale offensivo del genere e riesci a sfruttarlo al meglio qualche punto te lo porta, per puntare all’obiettivo massimo bisogna vincere più partite possibili e le vinci segnando".

“Distanza con l’Inter nei gol fatti? Il gioco ce l’hanno in mano in nerazzurri, il Napoli può sperare solo che facciano un passo falso. I partenopei a questo punto devono rischiare qualcosa in più. Avere delle strutture è importantissimo, quando ero al Napoli ero a Castel Volturno, a contatto con la prima squadra, c’era un connubio tra Primavera e prima squadra molto importante, questo dà senso di appartenenza e consente ai ragazzi di crescere".