Hernan Crespo, ex attaccante, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "È il momento di saldare un conto in sospeso da tre anni, e già il fatto che l’Inter sia riuscita a tornare in finale di Champions dopo aver sfiorato l’impresa a Istanbul è indicativo della forza del gruppo di Inzaghi. Da quella finale persa, ma giocata alla pari contro il Manchester City, è sbocciata un’Inter sempre più forte e determinata, che si era messa in testa di riprovarci e si è guadagnata con grande merito questa seconda occasione. Con l’esperienza, la qualità e la fame di successo l’Inter è andata oltre i suoi limiti, superando prima il Bayern e poi il Barcellona; a Monaco potrà affrontare il PSG senza paura e con la convinzione che solo grandi cavalcate come quella europea di questa stagione possono dare. Certo, il campionato richiede ancora un ultimo sforzo contro il Como e i nerazzurri dovranno giocare al massimo perché nel calcio è vietato dare le cose per scontato, compreso uno scudetto che ormai sembra in mano al Napoli. Ma è a Monaco che l’Inter potrà stringere davvero il destino tra le mani, e io mi auguro che questa sia la volta buona. Ne sarei felicissimo. Per il club, per i tifosi, per il mio amico Simone Inzaghi e per Lautaro. Vedere un altro argentino alzare la coppa con la fascia da capitano al braccio come Zanetti nel 2010 sarebbe bellissimo".
di Napoli Magazine
22/05/2025 - 10:04
Hernan Crespo, ex attaccante, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "È il momento di saldare un conto in sospeso da tre anni, e già il fatto che l’Inter sia riuscita a tornare in finale di Champions dopo aver sfiorato l’impresa a Istanbul è indicativo della forza del gruppo di Inzaghi. Da quella finale persa, ma giocata alla pari contro il Manchester City, è sbocciata un’Inter sempre più forte e determinata, che si era messa in testa di riprovarci e si è guadagnata con grande merito questa seconda occasione. Con l’esperienza, la qualità e la fame di successo l’Inter è andata oltre i suoi limiti, superando prima il Bayern e poi il Barcellona; a Monaco potrà affrontare il PSG senza paura e con la convinzione che solo grandi cavalcate come quella europea di questa stagione possono dare. Certo, il campionato richiede ancora un ultimo sforzo contro il Como e i nerazzurri dovranno giocare al massimo perché nel calcio è vietato dare le cose per scontato, compreso uno scudetto che ormai sembra in mano al Napoli. Ma è a Monaco che l’Inter potrà stringere davvero il destino tra le mani, e io mi auguro che questa sia la volta buona. Ne sarei felicissimo. Per il club, per i tifosi, per il mio amico Simone Inzaghi e per Lautaro. Vedere un altro argentino alzare la coppa con la fascia da capitano al braccio come Zanetti nel 2010 sarebbe bellissimo".