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FIGC - Gravina: "Il protocollo sanitario è una vittoria, Insigne a Toronto? Saperlo in un campionato lontano mette tristezza"
20.01.2022 09:26 di Redazione

Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport: "La pandemia è una montagna che iniziamo a scalare. Il protocollo sanitario è una vittoria. La soglia del 35% di contagiati ci pone al riparo da divieti difformi delle singole Asl. Non accadrà più che si giochi con undici positivi e si resti bloccati per tre. È una garanzia che il virus non intaccherà d’ora in poi la regolarità della competizione. Play off? Creso sia arrivato il momento di provare. Negli anni Novanta nessuno credeva ai tre punti per la vittoria e invece ha funzionato. I playoff in Lega Pro e in Serie B sono una garanzia di visibilità e un successo. Sarebbe un errore non testarli anche in Serie A, salvaguardando comunque il valore del merito sportivo raggiunto in classifica. Ma ci vuole una riforma, che riduca le squadre e modifichi il format. Ne guadagnerebbero qualità e competizione. Insigne in Canada? Un grande dispiacere. L’ho visto crescere a Pescara nel trio delle meraviglie con Verratti e Immobile. Saperlo in un campionato lontano mette tristezza. Ho parlato con lui e non mi sembra che ci vada a cuor leggero. Ma nelle scelte di vita talvolta la prosa prevale sulla poesia. È finita così. Se Mancini resterà il tecnico dell'Italia anche in caso di non qualificazione ai Mondiali? Lo valuteremo insieme ma il suo percorso non è legato a un singolo risultato, ha rilanciato l'immagine della Nazionale. Qualche garanzia dal governo sulla riapertura degli stadi? La garanzia è il dialogo istituzionale. Il limite dei cinquemila spettatori è stato un atto di responsabilità. L’auspicio è che, usciti tutti vaccinati dal picco, si torni a una capienza del cento per cento. Il calcio si confermerebbe apripista della sicurezza e della normalità. Le plusvalenze fanno parte della vita attiva dell’impresa. Vanno perseguite quelle truffaldine. Aspettiamo che la magistratura chiarisca, ma non facciamo di tutta l’erba un fascio. Poi stiamo studiando se eliminare le plusvalenze dagli indicatori di bilancio per autorizzare nuovi investimenti sportivi. Perché non stimare il valore reale di un calciatore misurando con un algoritmo età, esperienze maturate, qualità della prestazione e durata dei contratti? Ci sta provando la Fifa, ma non credo sia realizzabile. Gli indicatori che l’algoritmo considera sono sempre frutto di scelte soggettive. Chi mi può impedire di spendere cento milioni per un sedicenne intuendo che sarà il nuovo Messi? La soluzione è un’altra. Scindere le plusvalenze reali con movimenti di finanza dagli scambi di figurine a costo zero. E poi ridurne l’impatto sui bilanci".

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FIGC - Gravina: "Il protocollo sanitario è una vittoria, Insigne a Toronto? Saperlo in un campionato lontano mette tristezza"

di Napoli Magazine

20/01/2024 - 09:26

Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport: "La pandemia è una montagna che iniziamo a scalare. Il protocollo sanitario è una vittoria. La soglia del 35% di contagiati ci pone al riparo da divieti difformi delle singole Asl. Non accadrà più che si giochi con undici positivi e si resti bloccati per tre. È una garanzia che il virus non intaccherà d’ora in poi la regolarità della competizione. Play off? Creso sia arrivato il momento di provare. Negli anni Novanta nessuno credeva ai tre punti per la vittoria e invece ha funzionato. I playoff in Lega Pro e in Serie B sono una garanzia di visibilità e un successo. Sarebbe un errore non testarli anche in Serie A, salvaguardando comunque il valore del merito sportivo raggiunto in classifica. Ma ci vuole una riforma, che riduca le squadre e modifichi il format. Ne guadagnerebbero qualità e competizione. Insigne in Canada? Un grande dispiacere. L’ho visto crescere a Pescara nel trio delle meraviglie con Verratti e Immobile. Saperlo in un campionato lontano mette tristezza. Ho parlato con lui e non mi sembra che ci vada a cuor leggero. Ma nelle scelte di vita talvolta la prosa prevale sulla poesia. È finita così. Se Mancini resterà il tecnico dell'Italia anche in caso di non qualificazione ai Mondiali? Lo valuteremo insieme ma il suo percorso non è legato a un singolo risultato, ha rilanciato l'immagine della Nazionale. Qualche garanzia dal governo sulla riapertura degli stadi? La garanzia è il dialogo istituzionale. Il limite dei cinquemila spettatori è stato un atto di responsabilità. L’auspicio è che, usciti tutti vaccinati dal picco, si torni a una capienza del cento per cento. Il calcio si confermerebbe apripista della sicurezza e della normalità. Le plusvalenze fanno parte della vita attiva dell’impresa. Vanno perseguite quelle truffaldine. Aspettiamo che la magistratura chiarisca, ma non facciamo di tutta l’erba un fascio. Poi stiamo studiando se eliminare le plusvalenze dagli indicatori di bilancio per autorizzare nuovi investimenti sportivi. Perché non stimare il valore reale di un calciatore misurando con un algoritmo età, esperienze maturate, qualità della prestazione e durata dei contratti? Ci sta provando la Fifa, ma non credo sia realizzabile. Gli indicatori che l’algoritmo considera sono sempre frutto di scelte soggettive. Chi mi può impedire di spendere cento milioni per un sedicenne intuendo che sarà il nuovo Messi? La soluzione è un’altra. Scindere le plusvalenze reali con movimenti di finanza dagli scambi di figurine a costo zero. E poi ridurne l’impatto sui bilanci".