"E' una grandissima soddisfazione, Conte l'ha definita un'opera d'arte questa impresa storica e io sono d'accordo". Così l'ad dell'Inter Beppe Marotta ai microfoni di Radio Anch'io Sport. "La crescita è stata lenta ma costante, il nuovo percorso è cominciato l'anno scorso e quest'anno Conte è riuscito a inculcare quei principi vincenti alla base di ogni successo. La seconda stella? Sarebbe il massimo per tutti, rientra nel fascino e nel romanticismo che io ho. Per la Champions c'e' una grandissima competizione, le quattro in semifinali sono tra le prime sei ad avere il fatturato maggiore". "Al 100% spero che Conte resti, abbiamo cominciato un ciclo. C'è un problema di ricavi con la pandemia, il quadro è questo. Ci siederemo con Antonio e la proprietà per sapere le loro linee guida, ma c'è un giusto e sano ottimismo. Obiettivo è arrivare ad un'accordo con un partner per far arrivare investimenti necessari. E' una grandissima soddisfazione, Conte l'ha definita un'opera d'arte questa impresa storica e io sono d'accordo. La crescita è stata lenta ma costante, il nuovo percorso è cominciato l'anno scorso e quest'anno Conte è riuscito a inculcare quei principi vincenti alla base di ogni successo. La seconda stella? Sarebbe il massimo per tutti, rientra nel fascino e nel romanticismo che io ho. Per la Champions c'e' una grandissima competizione, le quattro in semifinali sono tra le prime sei ad avere il fatturato maggiore. Un piano B non c'è, c'è un piano A e spero tanto e sono convinto che Conte continui con noi, nonostante quello che si dica c'è un grande feeling tra lui e tutti noi, la società, la squadra e i tifosi. Un nuovo portiere da affiancare a Handanovic che va verso i 37 anni? "E' il nostro portiere e capitano, ma noi abbiamo il dovere di guardare avanti e al futuro per rendere rosa più forte". "La Superlega era un progetto che nasce dall'apprensione dei proprietari dei 12 club perchè il modello di calcio esistente non garantisce la sostenibilità". Ai microfoni di radio anch'io sport l'ad dell'Inter Beppe Marotta torna sul progetto naufragato della Superlega. "E' nata con modalità e tempi un po' sbagliati. ma - aggiunge Marotta - questo calcio va rivisto e rimodellato altrimenti si va incontro al default. Resta il fatto che si può vincere spendendo meno, gli stipendi dei giocatori non sono più sostenibili".
di Napoli Magazine
03/05/2021 - 09:48
"E' una grandissima soddisfazione, Conte l'ha definita un'opera d'arte questa impresa storica e io sono d'accordo". Così l'ad dell'Inter Beppe Marotta ai microfoni di Radio Anch'io Sport. "La crescita è stata lenta ma costante, il nuovo percorso è cominciato l'anno scorso e quest'anno Conte è riuscito a inculcare quei principi vincenti alla base di ogni successo. La seconda stella? Sarebbe il massimo per tutti, rientra nel fascino e nel romanticismo che io ho. Per la Champions c'e' una grandissima competizione, le quattro in semifinali sono tra le prime sei ad avere il fatturato maggiore". "Al 100% spero che Conte resti, abbiamo cominciato un ciclo. C'è un problema di ricavi con la pandemia, il quadro è questo. Ci siederemo con Antonio e la proprietà per sapere le loro linee guida, ma c'è un giusto e sano ottimismo. Obiettivo è arrivare ad un'accordo con un partner per far arrivare investimenti necessari. E' una grandissima soddisfazione, Conte l'ha definita un'opera d'arte questa impresa storica e io sono d'accordo. La crescita è stata lenta ma costante, il nuovo percorso è cominciato l'anno scorso e quest'anno Conte è riuscito a inculcare quei principi vincenti alla base di ogni successo. La seconda stella? Sarebbe il massimo per tutti, rientra nel fascino e nel romanticismo che io ho. Per la Champions c'e' una grandissima competizione, le quattro in semifinali sono tra le prime sei ad avere il fatturato maggiore. Un piano B non c'è, c'è un piano A e spero tanto e sono convinto che Conte continui con noi, nonostante quello che si dica c'è un grande feeling tra lui e tutti noi, la società, la squadra e i tifosi. Un nuovo portiere da affiancare a Handanovic che va verso i 37 anni? "E' il nostro portiere e capitano, ma noi abbiamo il dovere di guardare avanti e al futuro per rendere rosa più forte". "La Superlega era un progetto che nasce dall'apprensione dei proprietari dei 12 club perchè il modello di calcio esistente non garantisce la sostenibilità". Ai microfoni di radio anch'io sport l'ad dell'Inter Beppe Marotta torna sul progetto naufragato della Superlega. "E' nata con modalità e tempi un po' sbagliati. ma - aggiunge Marotta - questo calcio va rivisto e rimodellato altrimenti si va incontro al default. Resta il fatto che si può vincere spendendo meno, gli stipendi dei giocatori non sono più sostenibili".