Calcio
IL COMMENTO - Candreva: "All'Inter posso dire solo grazie, la Samp mi ha voluto fortemente"
22.10.2020 11:19 di Redazione

In un'intervista a Fanpage.it, Antonio Candreva ha parlato della sua decisione di scegliere la Samp come nuova tappa della sua carriera dopo Milano e Roma, del suo rapporto con la Nazionale e dell'impatto del Covid dalla prospettiva dei calciatori.


"I fattori sono tanti, ma il principale è che il presidente Massimo Ferrero e la società mi volessero fortemente. - spiega Candreva sul suo trasferimento alla Samp - Ho parlato con mister Claudio Ranieri e con Fabio Quagliarella, che è un amico: entrambi mi hanno spinto ad accettare. E grazie al grande lavoro del mio agente, Federico Pastorello, tutto è andato per il meglio e il trasferimento si è concretizzato" e su Quagliarella aggiunge "Fabio è un campione straordinario [...] Come ho detto nello sketch di presentazione: il mio compito è di servirlo al meglio. Per ora ho fatto un assist, anche se non a lui, ma a Omar Colley. Presto spero di aggiornare le statistiche".



Sull'esperienza conclusa all'Inter commenta "All'Inter posso solo dire grazie per gli anni bellissimi che ho trascorso in nerazzurro. [...] Mi spiace non aver potuto salutare con la vittoria di una Coppa, ci siamo andati davvero vicini. Ora però con Genova e la Sampdoria si è aperto un altro capitolo della mia vita e della mia carriera" e racconta "Passare dalla gloria alle critiche e viceversa fa parte della vita del calciatore. Il trucco è quello di lasciare i commenti e le polemiche fuori dalla testa, ma comunque essere in grado di fare autocritica e sfruttare i consigli di allenatore e staff, delle persone care che vivono al tuo fianco".



Sull'impatto del Covid sul mondo del calcio, Candreva infine spiega "Bisogna avere coscienza di quello che sta succedendo e mantenere alta la guardia: usare le mascherine, tenere le distanze ed evitare i luoghi affollati. Il calcio continua, ma ha dovuto rinunciare a tante cose: non potete capire quanta differenza c'è tra esultare in uno stadio vuoto o in uno pieno" e sul suo futuro dice "Ho ancora tantissimo da dare e voglio giocare, divertirmi e ottenere il massimo possibile con questa maglia".

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IL COMMENTO - Candreva: "All'Inter posso dire solo grazie, la Samp mi ha voluto fortemente"

di Napoli Magazine

22/10/2024 - 11:19

In un'intervista a Fanpage.it, Antonio Candreva ha parlato della sua decisione di scegliere la Samp come nuova tappa della sua carriera dopo Milano e Roma, del suo rapporto con la Nazionale e dell'impatto del Covid dalla prospettiva dei calciatori.


"I fattori sono tanti, ma il principale è che il presidente Massimo Ferrero e la società mi volessero fortemente. - spiega Candreva sul suo trasferimento alla Samp - Ho parlato con mister Claudio Ranieri e con Fabio Quagliarella, che è un amico: entrambi mi hanno spinto ad accettare. E grazie al grande lavoro del mio agente, Federico Pastorello, tutto è andato per il meglio e il trasferimento si è concretizzato" e su Quagliarella aggiunge "Fabio è un campione straordinario [...] Come ho detto nello sketch di presentazione: il mio compito è di servirlo al meglio. Per ora ho fatto un assist, anche se non a lui, ma a Omar Colley. Presto spero di aggiornare le statistiche".



Sull'esperienza conclusa all'Inter commenta "All'Inter posso solo dire grazie per gli anni bellissimi che ho trascorso in nerazzurro. [...] Mi spiace non aver potuto salutare con la vittoria di una Coppa, ci siamo andati davvero vicini. Ora però con Genova e la Sampdoria si è aperto un altro capitolo della mia vita e della mia carriera" e racconta "Passare dalla gloria alle critiche e viceversa fa parte della vita del calciatore. Il trucco è quello di lasciare i commenti e le polemiche fuori dalla testa, ma comunque essere in grado di fare autocritica e sfruttare i consigli di allenatore e staff, delle persone care che vivono al tuo fianco".



Sull'impatto del Covid sul mondo del calcio, Candreva infine spiega "Bisogna avere coscienza di quello che sta succedendo e mantenere alta la guardia: usare le mascherine, tenere le distanze ed evitare i luoghi affollati. Il calcio continua, ma ha dovuto rinunciare a tante cose: non potete capire quanta differenza c'è tra esultare in uno stadio vuoto o in uno pieno" e sul suo futuro dice "Ho ancora tantissimo da dare e voglio giocare, divertirmi e ottenere il massimo possibile con questa maglia".