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VIDEO - Napoli e lo stadio Maradona, il suggestivo tatuaggio realizzato dal tatuatore Luigi Varriale
14.04.2021 12:22 di Redazione

Il tatuatore Luigi Varriale scrive su Instagram mostrando un tatuaggio da lui realizzato: "Ex stadio San Paolo ora attuale "Diego Armando Maradona" rinominato così in onore del più grande giocatore al mondo mai esistito fino ad ora.. Ha accolto tante generazioni questo stadio e continuerà a farlo, ha visto tante squadre, tanti campioni, vittorie, sconfitte, gioie e dolori, tutto ai piedi di una bellissima città di nome Napoli e del popolo partenopeo che giace ai piedi del Vesuvio. Secondo la mitologia Greca "Partenope" era una sirena e nell’Odissea narrata da Omero, Ulisse volle ascoltare a tutti i costi il canto delle sirene, le quali attraevano i navigatori con le loro voci angeliche e melodiose, per poi ucciderli. Avvisato dalla maga Circe, l’uomo prese delle precauzioni: ordinò ai suoi uomini di mettere tappi di cera all’orecchio e si legò all’albero maestro della sua nave vietando ai suoi uomini di slegarlo. L’idea sortì i suoi effetti, Ulisse non cadde preda delle dolci creature marine. Le sirene ci rimasero molto male e per la delusione si suicidarono schiantandosi sugli scogli. Una di queste sirene era Partenope che sarebbe morta proprio in questo golfo e successivamente venne venerata come dea protettrice di tutto il popolo napoletano da cui deriva l’appellativo “partenopei" - Napoli é un mix esuberante di tutto, una città allegra, sorridente, incoerente, stressante e rilassante al tempo stesso, unica e difficile.. anzi la parola giusta é "ribelle". Si perchè chi nasce a Napoli ha questa indole, quella di non accettare facilmente le regole essendo una città che ha una sua logica intrinseca nell'illogicità delle sue dinamiche.. Chi é nato a Napoli sá di cosa parlo, chi non la conosce, deve starci per provare a capirlo... Ma al tempo stesso è una città bellissima, che spinge ad andartene, ma che manca quando stai lontano". Ecco un video posto all'attenzione di "Napoli Magazine".

 

 

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VIDEO - Napoli e lo stadio Maradona, il suggestivo tatuaggio realizzato dal tatuatore Luigi Varriale

di Napoli Magazine

14/04/2024 - 12:22

Il tatuatore Luigi Varriale scrive su Instagram mostrando un tatuaggio da lui realizzato: "Ex stadio San Paolo ora attuale "Diego Armando Maradona" rinominato così in onore del più grande giocatore al mondo mai esistito fino ad ora.. Ha accolto tante generazioni questo stadio e continuerà a farlo, ha visto tante squadre, tanti campioni, vittorie, sconfitte, gioie e dolori, tutto ai piedi di una bellissima città di nome Napoli e del popolo partenopeo che giace ai piedi del Vesuvio. Secondo la mitologia Greca "Partenope" era una sirena e nell’Odissea narrata da Omero, Ulisse volle ascoltare a tutti i costi il canto delle sirene, le quali attraevano i navigatori con le loro voci angeliche e melodiose, per poi ucciderli. Avvisato dalla maga Circe, l’uomo prese delle precauzioni: ordinò ai suoi uomini di mettere tappi di cera all’orecchio e si legò all’albero maestro della sua nave vietando ai suoi uomini di slegarlo. L’idea sortì i suoi effetti, Ulisse non cadde preda delle dolci creature marine. Le sirene ci rimasero molto male e per la delusione si suicidarono schiantandosi sugli scogli. Una di queste sirene era Partenope che sarebbe morta proprio in questo golfo e successivamente venne venerata come dea protettrice di tutto il popolo napoletano da cui deriva l’appellativo “partenopei" - Napoli é un mix esuberante di tutto, una città allegra, sorridente, incoerente, stressante e rilassante al tempo stesso, unica e difficile.. anzi la parola giusta é "ribelle". Si perchè chi nasce a Napoli ha questa indole, quella di non accettare facilmente le regole essendo una città che ha una sua logica intrinseca nell'illogicità delle sue dinamiche.. Chi é nato a Napoli sá di cosa parlo, chi non la conosce, deve starci per provare a capirlo... Ma al tempo stesso è una città bellissima, che spinge ad andartene, ma che manca quando stai lontano". Ecco un video posto all'attenzione di "Napoli Magazine".