Un tormentone. E forse potevamo farne tranquillamente a meno. Cesc Fabregas e l’Inter, facciamo un riepilogo. Prima scelta dell’Inter, come anticipato lo scorso 26 maggio, e non ci sono dubbi. Contatti indiretti prima della finale di Champions e disponibilità assoluta come minimo a parlarne. Seconda cosa: il viaggio di Ausilio, si è imbarcato da Milano per Londra dopo le 14, non era per questioni di mercato. Meglio, ci possono essere cose di mercato (Hojlund è un obiettivo), ma la priorità del viaggio era per risolvere la questione allenatore, siamo ormai al 5 giugno. Le parole rilasciate in mattinata proprio da Londra sia dall’allenatore che dal numero uno del club non erano certo di circostanza perché il rapporto è solido, forte, importante. Ausilio non è andato a Londra per una gita di piacere e neanche in attesa di autorizzazione. Possiamo solo aggiungere che – durante l’incontro in serata – Fabregas ha chiesto garanzie di ogni tipo, contrattuali (tre anni più eventuale opzione) e di mercato. Adesso sta all’Inter accontentare Fabregas in modo da farlo uscire allo scoperto con il Como che si sente sempre più forte. Questione di poche ore. Una strategia sul filo con le solite alternative (Vieira e Chivu) ma davvero a distanza siderale dalla prima scelta.
di Napoli Magazine
04/06/2025 - 23:49
Un tormentone. E forse potevamo farne tranquillamente a meno. Cesc Fabregas e l’Inter, facciamo un riepilogo. Prima scelta dell’Inter, come anticipato lo scorso 26 maggio, e non ci sono dubbi. Contatti indiretti prima della finale di Champions e disponibilità assoluta come minimo a parlarne. Seconda cosa: il viaggio di Ausilio, si è imbarcato da Milano per Londra dopo le 14, non era per questioni di mercato. Meglio, ci possono essere cose di mercato (Hojlund è un obiettivo), ma la priorità del viaggio era per risolvere la questione allenatore, siamo ormai al 5 giugno. Le parole rilasciate in mattinata proprio da Londra sia dall’allenatore che dal numero uno del club non erano certo di circostanza perché il rapporto è solido, forte, importante. Ausilio non è andato a Londra per una gita di piacere e neanche in attesa di autorizzazione. Possiamo solo aggiungere che – durante l’incontro in serata – Fabregas ha chiesto garanzie di ogni tipo, contrattuali (tre anni più eventuale opzione) e di mercato. Adesso sta all’Inter accontentare Fabregas in modo da farlo uscire allo scoperto con il Como che si sente sempre più forte. Questione di poche ore. Una strategia sul filo con le solite alternative (Vieira e Chivu) ma davvero a distanza siderale dalla prima scelta.