Francesco Pio Esposito si prende la scena al Mondiale per Club con un gol che vale l’ 1 a 0 sul River Plate e il primo posto nel girone per l’Inter. Un’esplosione di gioia, una corsa istintiva verso la panchina, un abbraccio carico di significato: il destinatario è suo fratello Sebastiano, entrato poco dopo. Un momento di famiglia che si trasforma in istantanea simbolica per la nuova Inter. “Quando ho visto la palla entrare non ci stavo credendo”, ha raccontato il classe 2005 ai microfoni di DAZN, ancora visibilmente emozionato. “È un sogno che si realizza, il frutto del lavoro e dei sacrifici di questi anni. In questi momenti ripensi a tutto quello che hai fatto per arrivare fin qui”. La rete, arrivata in una fase cruciale del match, ha sbloccato una partita ruvida e complicata, segnata dall’intensità del River e dal nervosismo. “Loro erano tosti, ci mettevano fisico e pressione. Ma noi siamo rimasti lucidi e ci abbiamo creduto fino alla fine. Quando ho avuto l’occasione, ho cercato solo di colpire bene: è andata dentro e non dimenticherò mai questa sensazione”. Poi, l’abbraccio con il fratello Sebastiano, entrato a gara in corso: “Appena ho segnato ho cercato subito mio fratello, sapevo dov’era. Abbiamo vissuto tanto calcio insieme, gioie e delusioni. Condividere un gol così con lui è speciale, non servono parole”.
di Napoli Magazine
26/06/2025 - 13:00
Francesco Pio Esposito si prende la scena al Mondiale per Club con un gol che vale l’ 1 a 0 sul River Plate e il primo posto nel girone per l’Inter. Un’esplosione di gioia, una corsa istintiva verso la panchina, un abbraccio carico di significato: il destinatario è suo fratello Sebastiano, entrato poco dopo. Un momento di famiglia che si trasforma in istantanea simbolica per la nuova Inter. “Quando ho visto la palla entrare non ci stavo credendo”, ha raccontato il classe 2005 ai microfoni di DAZN, ancora visibilmente emozionato. “È un sogno che si realizza, il frutto del lavoro e dei sacrifici di questi anni. In questi momenti ripensi a tutto quello che hai fatto per arrivare fin qui”. La rete, arrivata in una fase cruciale del match, ha sbloccato una partita ruvida e complicata, segnata dall’intensità del River e dal nervosismo. “Loro erano tosti, ci mettevano fisico e pressione. Ma noi siamo rimasti lucidi e ci abbiamo creduto fino alla fine. Quando ho avuto l’occasione, ho cercato solo di colpire bene: è andata dentro e non dimenticherò mai questa sensazione”. Poi, l’abbraccio con il fratello Sebastiano, entrato a gara in corso: “Appena ho segnato ho cercato subito mio fratello, sapevo dov’era. Abbiamo vissuto tanto calcio insieme, gioie e delusioni. Condividere un gol così con lui è speciale, non servono parole”.