L'Inter chiude il mese di febbraio con una vittoria tanto sofferta quanto importante e si lascia alle spalle un periodo dell'anno tradizionalmente ostico da quando c'è Inzaghi in panchina (a parte la scorsa stagione): sono solo 7 i punti conquistati su 15 in totale in campionato, grazie a due vittorie (Fiorentina e Genoa), un pareggio (Milan) e due sconfitte (Fiorentina e Juventus). Contro il Grifone, i nerazzurri hanno giocato probabilmente il più brutto primo tempo della stagione, non riuscendo a creare nessun pericolo dalle parti di Leali. Meglio nella ripresa, soprattutto dopo gli ingressi di Calhanoglu e Zielinski che hanno portato geometrie e qualità. Proprio dall'angolo del turco è nato il gol-vittoria di Lautaro, al decimo gol in campionato, mentre prima Barella aveva colpito l'ennesimo palo di questo periodo (ben 7), iniziato con i tre legni nel derby e proseguito contro Fiorentina a San Siro (due, Lautaro e Carlos Augusto) e Juventus (Dumfries).
La squadra di Inzaghi ha perso un po' di quella brillantezza mostrata fino a qualche settimana fa e gli infortuni in attacco non aiutano di certo. A Thuram, che probabilmente salterà anche la Lazio in Coppa Italia, si è aggiunto Correa, fermato da un problema a un ginocchio. Il Tucu, però, ha gettato al vento l'occasione che Inzaghi gli ha regalato su un piatto d'argento, spegnendosi presto (troppo) e non riuscendo a fare quel lavoro di raccordo negli ultimi 20 metri. Al suo posto è entrato Taremi che ha confermato qualità e difetti: impegno e lavoro per la squadra non mancano, ma vede davvero troppo poco la porta.
Nei prossimi 20 giorni, l'Inter si gioca tantissimo tra Coppa Italia (martedì c'è la Lazio), campionato (a partire da sabato con il big match contro il Napoli) e Champions League (ottavi con il Feyenoord). Sicuro assente Sommer, ma Martinez ha dimostrato al debutto in campionato di essere più di un semplice 12°. Importante in difesa il completo recupero di Acerbi, un gigante in mezzo all'area e bravo e puntuale in diverse chiusure. Con Bastoni e Dimarco che stanno un po' rifiatando dopo aver tirato la carretta per settimane, anche l'apporto delle seconde linee diventa fondamentale per superare al meglio quello che si presenta come il momento decisivo della stagione.
di Napoli Magazine
23/02/2025 - 19:14
L'Inter chiude il mese di febbraio con una vittoria tanto sofferta quanto importante e si lascia alle spalle un periodo dell'anno tradizionalmente ostico da quando c'è Inzaghi in panchina (a parte la scorsa stagione): sono solo 7 i punti conquistati su 15 in totale in campionato, grazie a due vittorie (Fiorentina e Genoa), un pareggio (Milan) e due sconfitte (Fiorentina e Juventus). Contro il Grifone, i nerazzurri hanno giocato probabilmente il più brutto primo tempo della stagione, non riuscendo a creare nessun pericolo dalle parti di Leali. Meglio nella ripresa, soprattutto dopo gli ingressi di Calhanoglu e Zielinski che hanno portato geometrie e qualità. Proprio dall'angolo del turco è nato il gol-vittoria di Lautaro, al decimo gol in campionato, mentre prima Barella aveva colpito l'ennesimo palo di questo periodo (ben 7), iniziato con i tre legni nel derby e proseguito contro Fiorentina a San Siro (due, Lautaro e Carlos Augusto) e Juventus (Dumfries).
La squadra di Inzaghi ha perso un po' di quella brillantezza mostrata fino a qualche settimana fa e gli infortuni in attacco non aiutano di certo. A Thuram, che probabilmente salterà anche la Lazio in Coppa Italia, si è aggiunto Correa, fermato da un problema a un ginocchio. Il Tucu, però, ha gettato al vento l'occasione che Inzaghi gli ha regalato su un piatto d'argento, spegnendosi presto (troppo) e non riuscendo a fare quel lavoro di raccordo negli ultimi 20 metri. Al suo posto è entrato Taremi che ha confermato qualità e difetti: impegno e lavoro per la squadra non mancano, ma vede davvero troppo poco la porta.
Nei prossimi 20 giorni, l'Inter si gioca tantissimo tra Coppa Italia (martedì c'è la Lazio), campionato (a partire da sabato con il big match contro il Napoli) e Champions League (ottavi con il Feyenoord). Sicuro assente Sommer, ma Martinez ha dimostrato al debutto in campionato di essere più di un semplice 12°. Importante in difesa il completo recupero di Acerbi, un gigante in mezzo all'area e bravo e puntuale in diverse chiusure. Con Bastoni e Dimarco che stanno un po' rifiatando dopo aver tirato la carretta per settimane, anche l'apporto delle seconde linee diventa fondamentale per superare al meglio quello che si presenta come il momento decisivo della stagione.