Maurizio de Giovanni, scrittore, è intervenuto nel corso di "Forza Napoli Sempre" su Radio Marte: “Conte risulta antipatico? E chi se ne frega, perché dovrebbe essere simpatico? Conte non fa il cabarettista, o l’attore comico. Per quale motivo dovrebbe piacere, dovrebbe essere simpatico? Antonio Conte vince! Noi abbiamo la fortuna di avere un allenatore che nella sua storia personale in campionato- ha detto lo scrittore e commediografo a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre - è arrivato sempre primo o secondo.Invece di andare tutti a piedi a Pompei o anche più lontano per ringraziare chi di dovere della presenza di Conte a Napoli. E invece noi ci poniamo il problema che sia simpatico o meno. C’è il problema del gioco che non è bello? Ma c’è il nuoto sincronizzato che è una splendida disciplina. Andate a vedere il nuoto sincronizzato o il balletto al San Carlo, che è veramente meraviglioso. Il calcio è un gioco finalizzato a segnare un gol più degli avversari, non ha altre motivazioni. All'improvviso siamo diventati esteti in una città che ha vinto la miseria di quattro scudetti in cento anni di storia. Rappresentando la metropoli più grande di metà del paese. Napoli dovrebbe essere il faro sportivo calcistico di metà del paese. Abbiamo mai vinto, abbiamo vinto pochissimo. Quando il Napoli è stato veramente bello? Con Vinicio? Sì. Con Sarri? Certo, è stato meraviglioso. Ma non abbiamo vinto. Con Spalletti è stato anche molto bello, è vero, dopodiché quel Napoli si è dissolto. Sulle parole di Conte siamo troppo. Abbiamo una spasmodica attenzione nei confronti del Napoli perché è l'unica squadra che abbiamo e ne parliamo sempre e dovunque. Siamo portati a spaccare in quattro il capello di quello che dice, cercare retropensieri, cercare quello che significa quello che ha detto Conte. Il tecnico ha detto con franchezza che c'è un problema e che non c'è da ora. Questo problema c'è da prima. Io vi ricordo che il Napoli ha perso con il Torino. Da allora il Napoli ha fatto la miseria di 18 tiri in porta in quattro partite. Una squadra campione d'Italia, 18 tiri in porta, li fai in un tempo di gioco, non in quattro partite. E’ una miseria. Una media di quattro tiri in porta. C'è un problema evidente e Conte lo ha rappresentato, lo ha manifestato. Io escludo che Conte sia uno che parla di pancia. Conte non è uno che parla di pancia. Conte non lo sentirete mai sfogarsi, non si sfoga. Il tecnico parla per qualcuno che deve sentire. Il Napoli ha un problema evidente, chiaro, serio. Il problema è che questi giocatori, per questioni mentali, per questioni tecniche, per questioni fisiche, per questioni umorali, o non so che altro, ma non seguono l'allenatore. Lui ha lanciato un allarme. Ha detto che c’è un problema serio. Ora, lo vogliamo capire o no?. Non penso che tre giocatori diversi da quelli dello scorso anno, mi riferisco a Milinkovic Savic, Gutierrez ed Hojlund visti a Bologna, hanno provocato un degrado della qualità della squadra così tanto da vedere quello che abbiamo visto? Eh no, noi abbiamo visto una squadra che non ha voluto giocare. Questo lo dobbiamo capire. Al di là degli infortuni, che un po’ tutte le squadre hanno avuto, dobbiamo capire: ma qual è il problema? Qualcuno ce lo deve dire. Cioè, al di là della simpatia e dell’antipatia e della coreografia del gioco, io chiederei questo piuttosto. Cioè, chiederei ragione degli infortunati, la metodologia che porta a questi infortunati, qual è il problema? Dove c'è il problema? Di staff? Di campi da gioco? Di allenamento? Di tipologia di allenamento? Chiederei questo, ma il Napoli mette in campo comunque una squadra più che degna”.
di Redazione
13/11/2025 - 12:20
Maurizio de Giovanni, scrittore, è intervenuto nel corso di "Forza Napoli Sempre" su Radio Marte: “Conte risulta antipatico? E chi se ne frega, perché dovrebbe essere simpatico? Conte non fa il cabarettista, o l’attore comico. Per quale motivo dovrebbe piacere, dovrebbe essere simpatico? Antonio Conte vince! Noi abbiamo la fortuna di avere un allenatore che nella sua storia personale in campionato- ha detto lo scrittore e commediografo a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre - è arrivato sempre primo o secondo.Invece di andare tutti a piedi a Pompei o anche più lontano per ringraziare chi di dovere della presenza di Conte a Napoli. E invece noi ci poniamo il problema che sia simpatico o meno. C’è il problema del gioco che non è bello? Ma c’è il nuoto sincronizzato che è una splendida disciplina. Andate a vedere il nuoto sincronizzato o il balletto al San Carlo, che è veramente meraviglioso. Il calcio è un gioco finalizzato a segnare un gol più degli avversari, non ha altre motivazioni. All'improvviso siamo diventati esteti in una città che ha vinto la miseria di quattro scudetti in cento anni di storia. Rappresentando la metropoli più grande di metà del paese. Napoli dovrebbe essere il faro sportivo calcistico di metà del paese. Abbiamo mai vinto, abbiamo vinto pochissimo. Quando il Napoli è stato veramente bello? Con Vinicio? Sì. Con Sarri? Certo, è stato meraviglioso. Ma non abbiamo vinto. Con Spalletti è stato anche molto bello, è vero, dopodiché quel Napoli si è dissolto. Sulle parole di Conte siamo troppo. Abbiamo una spasmodica attenzione nei confronti del Napoli perché è l'unica squadra che abbiamo e ne parliamo sempre e dovunque. Siamo portati a spaccare in quattro il capello di quello che dice, cercare retropensieri, cercare quello che significa quello che ha detto Conte. Il tecnico ha detto con franchezza che c'è un problema e che non c'è da ora. Questo problema c'è da prima. Io vi ricordo che il Napoli ha perso con il Torino. Da allora il Napoli ha fatto la miseria di 18 tiri in porta in quattro partite. Una squadra campione d'Italia, 18 tiri in porta, li fai in un tempo di gioco, non in quattro partite. E’ una miseria. Una media di quattro tiri in porta. C'è un problema evidente e Conte lo ha rappresentato, lo ha manifestato. Io escludo che Conte sia uno che parla di pancia. Conte non è uno che parla di pancia. Conte non lo sentirete mai sfogarsi, non si sfoga. Il tecnico parla per qualcuno che deve sentire. Il Napoli ha un problema evidente, chiaro, serio. Il problema è che questi giocatori, per questioni mentali, per questioni tecniche, per questioni fisiche, per questioni umorali, o non so che altro, ma non seguono l'allenatore. Lui ha lanciato un allarme. Ha detto che c’è un problema serio. Ora, lo vogliamo capire o no?. Non penso che tre giocatori diversi da quelli dello scorso anno, mi riferisco a Milinkovic Savic, Gutierrez ed Hojlund visti a Bologna, hanno provocato un degrado della qualità della squadra così tanto da vedere quello che abbiamo visto? Eh no, noi abbiamo visto una squadra che non ha voluto giocare. Questo lo dobbiamo capire. Al di là degli infortuni, che un po’ tutte le squadre hanno avuto, dobbiamo capire: ma qual è il problema? Qualcuno ce lo deve dire. Cioè, al di là della simpatia e dell’antipatia e della coreografia del gioco, io chiederei questo piuttosto. Cioè, chiederei ragione degli infortunati, la metodologia che porta a questi infortunati, qual è il problema? Dove c'è il problema? Di staff? Di campi da gioco? Di allenamento? Di tipologia di allenamento? Chiederei questo, ma il Napoli mette in campo comunque una squadra più che degna”.