Javier Zanetti, vice presidente dell'Inter, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sports UK: "Sono molto contento perché credo che Chivu meriti questa opportunità. Lui è sempre stato molto intelligente, fin da quando eravamo compagni di squadra in campo. Ora è diventato allenatore e siamo molto felici e compiaciuti che sia lui a guidare la nostra squadra. È sempre stato chiaro che aveva le capacità per crescere come allenatore. Prevedo una stagione molto equilibrata, soprattutto nel campionato italiano, perché ci sono quattro o cinque squadre separate da un solo punto. L'importante è che l'Inter sia sempre competitiva. E penso che questo valga sia che l'Inter giochi in Champions League sia che giochi in Serie A. Dimostriamo sempre di essere competitivi e questo sicuramente ci avvicina molto al successo. L'Inter è la squadra del mio cuore, la squadra di cui sono innamorato. Ho ricevuto offerte dalla Spagna e dall'Inghilterra per andare a giocare lì, ma la verità è che sono rimasto all'Inter perché volevo davvero lasciare il segno in questa istituzione. Sapevo che Massimo Moratti, il nostro presidente di allora stava facendo grandi sacrifici affinché l'Inter potesse vincere titoli importanti, il tempo mi ha dato ragione".
di Redazione
30/12/2025 - 21:18
Javier Zanetti, vice presidente dell'Inter, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sports UK: "Sono molto contento perché credo che Chivu meriti questa opportunità. Lui è sempre stato molto intelligente, fin da quando eravamo compagni di squadra in campo. Ora è diventato allenatore e siamo molto felici e compiaciuti che sia lui a guidare la nostra squadra. È sempre stato chiaro che aveva le capacità per crescere come allenatore. Prevedo una stagione molto equilibrata, soprattutto nel campionato italiano, perché ci sono quattro o cinque squadre separate da un solo punto. L'importante è che l'Inter sia sempre competitiva. E penso che questo valga sia che l'Inter giochi in Champions League sia che giochi in Serie A. Dimostriamo sempre di essere competitivi e questo sicuramente ci avvicina molto al successo. L'Inter è la squadra del mio cuore, la squadra di cui sono innamorato. Ho ricevuto offerte dalla Spagna e dall'Inghilterra per andare a giocare lì, ma la verità è che sono rimasto all'Inter perché volevo davvero lasciare il segno in questa istituzione. Sapevo che Massimo Moratti, il nostro presidente di allora stava facendo grandi sacrifici affinché l'Inter potesse vincere titoli importanti, il tempo mi ha dato ragione".