Calcio
IL PENSIERO - Morabito: "Giroud poteva finire al Napoli nell’ambito dell’operazione Higuain all’Arsenal"
27.05.2022 12:51 di Redazione

L’agente Fifa Vincenzo Morabito, procuratore in Italia di Olivier Giroud, è intervenuto a Febbre a 90, in onda su Vikonos Web Radio/Tv: “La conferma di Anguissa è la più importante, perché ha già disputato una stagione a Napoli e può recitare un ruolo importante, Olivera e Kvaratskhelia andranno valutati nell’ambito del campionato italiano. Sono calciatori di prospettiva, forse dall’uruguaiano ci si potrà già aspettare qualcosa di più. Berardi al Napoli? Ogni anno si dice possa partire, in realtà già guadagna bene al Sassuolo e non ha mai dato l’idea di andare via, se non ricordo male ha un contratto lì ancora per due anni. Certo, il Napoli sarebbe l’ideale. Avevo dato gli azzurri favoriti quest’anno, ma il Milan ha fatto una campagna acquisti oculata prendendo un mix di giovani e giocatori abituati a vincere, come Ibra e Giroud. Soprattutto Olivier ha dato due zampate importanti contro Inter e Napoli che, di fatto, hanno indirizzato la stagione. Mi sembra quasi – continua Morabito – che il Napoli abbia paura di vincere, si dice che manchi il centesimo per fare l’euro. Anni fa proprio Giroud poteva finire al Napoli nell’ambito dell’operazione Higuain all’Arsenal: sarebbe stato un affare per gli azzurri, che avrebbero anche guadagnato molti soldi ed in più un attaccante di razza come lui, invece non se ne fece nulla come tutti sanno e la Juventus pagò la clausola rescissoria. Peccato, perché il Napoli ha Giuntoli e Micheli che sono due professionisti di grandissimo livello ma, ad un certo punto, devono fermarsi: ovviamente le proprietà decidono, ci mancherebbe, ma se hai dirigenti bravi, è giusto fidarsi di loro e delegare. A Napoli questo non succede, così come alla Lazio, ed è un vero peccato. Alla Roma invece è diverso: Pallotta ha buttato 550 milioni, la Roma ora ha vinto la Conference League ma i veri trofei sono dati dagli uomini che andranno a rimpolpare l’organigramma dei Friedkin. Ciò significa che si è rotto con il clientelismo locale: il calcio è una cosa seria, la coppa ha un valore simbolico, la società sta lavorando seriamente, si sta mettendo nella posizione per essere protagonista nei prossimi anni. Mi piacerebbe che anche a Napoli accadesse una cosa del genere, ma il fatto è che alcuni presidenti vogliono sempre dire la loro, nel calcio tuttavia bisogna affidarsi ai soggetti giusti. Investire nel management e nelle strutture, così si vince. Guardiamo al settore giovanile, poi: possibile che a Napoli, con tutti i grandi talenti che ci sono in Campania ed in tutto il Mezzogiorno, non si metta in piedi un progetto serio? Non esiste niente, la mia speranza è Iervolino a Salerno, che affida a Sabatini e delega. Ma cosa ci vuole a costruire un centro, dico anche investendo 3, 4 milioni di euro, come fanno magari alla Juventus dove tutti i giovani vengono confluiti in un centro sportivo d’avanguardia, studiano, si allenano e respirano calcio? Si parla di 30, 40 milioni per Berardi – chiude Morabito – quando ne basterebbero molti meno per coltivare nuovi talenti in casa propria”.

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IL PENSIERO - Morabito: "Giroud poteva finire al Napoli nell’ambito dell’operazione Higuain all’Arsenal"

di Napoli Magazine

27/05/2024 - 12:51

L’agente Fifa Vincenzo Morabito, procuratore in Italia di Olivier Giroud, è intervenuto a Febbre a 90, in onda su Vikonos Web Radio/Tv: “La conferma di Anguissa è la più importante, perché ha già disputato una stagione a Napoli e può recitare un ruolo importante, Olivera e Kvaratskhelia andranno valutati nell’ambito del campionato italiano. Sono calciatori di prospettiva, forse dall’uruguaiano ci si potrà già aspettare qualcosa di più. Berardi al Napoli? Ogni anno si dice possa partire, in realtà già guadagna bene al Sassuolo e non ha mai dato l’idea di andare via, se non ricordo male ha un contratto lì ancora per due anni. Certo, il Napoli sarebbe l’ideale. Avevo dato gli azzurri favoriti quest’anno, ma il Milan ha fatto una campagna acquisti oculata prendendo un mix di giovani e giocatori abituati a vincere, come Ibra e Giroud. Soprattutto Olivier ha dato due zampate importanti contro Inter e Napoli che, di fatto, hanno indirizzato la stagione. Mi sembra quasi – continua Morabito – che il Napoli abbia paura di vincere, si dice che manchi il centesimo per fare l’euro. Anni fa proprio Giroud poteva finire al Napoli nell’ambito dell’operazione Higuain all’Arsenal: sarebbe stato un affare per gli azzurri, che avrebbero anche guadagnato molti soldi ed in più un attaccante di razza come lui, invece non se ne fece nulla come tutti sanno e la Juventus pagò la clausola rescissoria. Peccato, perché il Napoli ha Giuntoli e Micheli che sono due professionisti di grandissimo livello ma, ad un certo punto, devono fermarsi: ovviamente le proprietà decidono, ci mancherebbe, ma se hai dirigenti bravi, è giusto fidarsi di loro e delegare. A Napoli questo non succede, così come alla Lazio, ed è un vero peccato. Alla Roma invece è diverso: Pallotta ha buttato 550 milioni, la Roma ora ha vinto la Conference League ma i veri trofei sono dati dagli uomini che andranno a rimpolpare l’organigramma dei Friedkin. Ciò significa che si è rotto con il clientelismo locale: il calcio è una cosa seria, la coppa ha un valore simbolico, la società sta lavorando seriamente, si sta mettendo nella posizione per essere protagonista nei prossimi anni. Mi piacerebbe che anche a Napoli accadesse una cosa del genere, ma il fatto è che alcuni presidenti vogliono sempre dire la loro, nel calcio tuttavia bisogna affidarsi ai soggetti giusti. Investire nel management e nelle strutture, così si vince. Guardiamo al settore giovanile, poi: possibile che a Napoli, con tutti i grandi talenti che ci sono in Campania ed in tutto il Mezzogiorno, non si metta in piedi un progetto serio? Non esiste niente, la mia speranza è Iervolino a Salerno, che affida a Sabatini e delega. Ma cosa ci vuole a costruire un centro, dico anche investendo 3, 4 milioni di euro, come fanno magari alla Juventus dove tutti i giovani vengono confluiti in un centro sportivo d’avanguardia, studiano, si allenano e respirano calcio? Si parla di 30, 40 milioni per Berardi – chiude Morabito – quando ne basterebbero molti meno per coltivare nuovi talenti in casa propria”.