Gianni Nanni, medico sociale del Bologna e coordinatore dei medici di Serie A, in un’intervista a Fanpage.it ha fatto il punto circa la chiarezza attuale del protocollo anti-Covid vigente in Serie A. Tra i temi trattati, l'obbligo di mascherina per i giocatori fino al loro ingresso in campo ma anche la possibilità di implementare una bolla permanente come in Nba, cosa che Nanni definisce "improponibile".
"Il protocollo è chiaro non ci sono dubbi. Gli aggiornamenti ci possono e ci devono essere, ma è ovvio che il protocollo non possa essere stravolto. - spiega Gianni Nanni e chiarisce quale sia la procedura da seguire - Le società di calcio sono tenute immediatamente a comunicare eventuali positivi in squadra. Quando viene confermata la positività va subito comunicata. L'Asl e la società interessata dovranno poi concordare le istruzioni: isolamento del positivo e del gruppo squadra".
"E' ovvio che ci vorrebbe un'uniformità di comportamento. Questo ce lo aspettiamo da parte delle autorità territoriale. - sottolinea Nanni - Nel caso di Napoli-Genoa entrambe le squadre si sono attenute al protocollo, è chiaro che il protocollo è molto preciso e bisogna tenere presente le disposizioni di sicurezza del protocollo stesso. [...] Quello che dobbiamo osservare attentamente è che per evitare che ci sia un cluster all'interno del gruppo squadra, bisognerà tenere presente le disposizioni di sicurezza e di prevenzione. Lì dobbiamo essere precisissimi".
Il coordinatore dei medici di Serie A, racconta quali siano le maggiori criticità del protocollo "Il distanziamento, la mascherina, il lavaggio delle mani e non frequentare le docce contemporaneamente, sono tutte cose basilari" - dice, mentre sulla possibilità di creare una bolla permanente come in Nba commenta - No, quella è improponibile".
di Napoli Magazine
19/10/2024 - 14:59
Gianni Nanni, medico sociale del Bologna e coordinatore dei medici di Serie A, in un’intervista a Fanpage.it ha fatto il punto circa la chiarezza attuale del protocollo anti-Covid vigente in Serie A. Tra i temi trattati, l'obbligo di mascherina per i giocatori fino al loro ingresso in campo ma anche la possibilità di implementare una bolla permanente come in Nba, cosa che Nanni definisce "improponibile".
"Il protocollo è chiaro non ci sono dubbi. Gli aggiornamenti ci possono e ci devono essere, ma è ovvio che il protocollo non possa essere stravolto. - spiega Gianni Nanni e chiarisce quale sia la procedura da seguire - Le società di calcio sono tenute immediatamente a comunicare eventuali positivi in squadra. Quando viene confermata la positività va subito comunicata. L'Asl e la società interessata dovranno poi concordare le istruzioni: isolamento del positivo e del gruppo squadra".
"E' ovvio che ci vorrebbe un'uniformità di comportamento. Questo ce lo aspettiamo da parte delle autorità territoriale. - sottolinea Nanni - Nel caso di Napoli-Genoa entrambe le squadre si sono attenute al protocollo, è chiaro che il protocollo è molto preciso e bisogna tenere presente le disposizioni di sicurezza del protocollo stesso. [...] Quello che dobbiamo osservare attentamente è che per evitare che ci sia un cluster all'interno del gruppo squadra, bisognerà tenere presente le disposizioni di sicurezza e di prevenzione. Lì dobbiamo essere precisissimi".
Il coordinatore dei medici di Serie A, racconta quali siano le maggiori criticità del protocollo "Il distanziamento, la mascherina, il lavaggio delle mani e non frequentare le docce contemporaneamente, sono tutte cose basilari" - dice, mentre sulla possibilità di creare una bolla permanente come in Nba commenta - No, quella è improponibile".