Intervenendo a Port&ShippingTech, main conference della Naples Shipping Week, il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi ha dichiarato: “l’intermodalità è strategica per il nostro Paese e deve essere omogenea sul territorio nazionale. Il Governo si sta adoperando per sostenere quelle realtà oggi in ritardo al fine di potenziare il sistema logistico, con flussi di merce costanti senza rallentamenti. Ciò significa aumentare la capacità degli scali per garantire un secondo pilastro logistico continentale nel Mediterraneo. Altro obiettivo è quello di avere una regia nazionale, per individuare obiettivi comuni per il sistema logistico italiano, con una condivisione di database e di linguaggi informatici e con uno scambio costante con l’estero. Credo che sia necessario rendere più autonome le autorità portuali - prosegue il viceministro - anche perché oggi le strutture rigide non permettono innovazione in tempi brevi. Altra idea vincente – conclude Rixi - per un paese marittimo è la possibilità di avere partecipazioni estere con concessioni in porti extra-europei. Un modo utile per stabilizzare le linee logistiche, in ogni condizione geopolitica, con servizi tecnologici adeguati ai nostri armatori e al nostro sistema legato alla Blue economy per renderli sempre più competitivi a livello mondiale”.
di Napoli Magazine
04/10/2024 - 18:24
Intervenendo a Port&ShippingTech, main conference della Naples Shipping Week, il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi ha dichiarato: “l’intermodalità è strategica per il nostro Paese e deve essere omogenea sul territorio nazionale. Il Governo si sta adoperando per sostenere quelle realtà oggi in ritardo al fine di potenziare il sistema logistico, con flussi di merce costanti senza rallentamenti. Ciò significa aumentare la capacità degli scali per garantire un secondo pilastro logistico continentale nel Mediterraneo. Altro obiettivo è quello di avere una regia nazionale, per individuare obiettivi comuni per il sistema logistico italiano, con una condivisione di database e di linguaggi informatici e con uno scambio costante con l’estero. Credo che sia necessario rendere più autonome le autorità portuali - prosegue il viceministro - anche perché oggi le strutture rigide non permettono innovazione in tempi brevi. Altra idea vincente – conclude Rixi - per un paese marittimo è la possibilità di avere partecipazioni estere con concessioni in porti extra-europei. Un modo utile per stabilizzare le linee logistiche, in ogni condizione geopolitica, con servizi tecnologici adeguati ai nostri armatori e al nostro sistema legato alla Blue economy per renderli sempre più competitivi a livello mondiale”.