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VIDEO - La Lega del Filo d'Oro e l'Italrugby lanciano #UNCONTATTOCHEVALE per scendere in campo al fianco di chi non vede e non sente
17.03.2018 16:53 di Redazione

Nella giornata di sabato, in occasione della partita del 6 Nazioni Italia - Scozia, la Lega del Filo d’Oro e la Federazione Italiana Rugby hanno lanciato l’iniziativa #uncontattochevale, con l’obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della sordocecità in Italia, disabilità che riguarda quasi 190mila persone nel nostro Paese.

 

Quella andata in scena questo sabato, in occasione della partita del 6 Nazioni Italia – Scozia, è stata una giornata di sport e solidarietà, in cui la Lega del Filo d’Oro e la Federazione Italiana Rugby hanno dato il via all’iniziativa #uncontattochevale. Durante la giornata sono state diverse le sorprese riservate ai tifosi dalla Lega del Filo d’Oro. Nella mattinata, sul palco del Peroni Village, è andato inscena un Mannequin Challenge coinvolgente ed originale a cui hanno partecipato i giocatori della squadra under 16 della Arnold Ruby di Roma. I giovani rugbisti hanno dato vita ad una vera e propria partita di rugby, per poi “congelarsi” all’improvviso. Sono stati Stefano Perugini, ex pilone della nazionale e vicepresidente FIR, e Giovanni,un ragazzo sordocieco seguito dal Servizio Territoriale di Napoli, a far riprendere vita alla squadra grazie al loro tocco, un contatto che vale davvero. Inoltre, prima e dopo la manifestazione sportiva, centinaia di tifosi hanno animato lo stand della Lega del Filo d’Oro, nel Peroni Village, facendosi truccare il viso di azzurro, colore dell’Italrugby e della Lega del Filo d’Oro.

 

L’evento ha avuto come obiettivo quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della sordocecità in Italia, disabilità che riguarda 189mila persone costantemente immerse nel buio e nel silenzio. Di queste, 108 mila sono costrette a vivere confinate in casa senza la possibilità di accedere al mondo esterno e partecipare alla vita sociale a causa della loro condizione di pluridisabilità. Così come nel Rugby, anche per le persone sordocieche il contatto è fondamentale. Per chi non vede e non sente, infatti, rappresenta uno dei pochi modi per relazionarsi con le persone ed entrare in contatto con il mondo esterno, uscendo da un mondo fatto di buio e di silenzio.

 

“È stata una giornata speciale, all’insegna dello sport e della solidarietà. Un sabato che ci ha permesso di toccare con mano l’entusiasmo di migliaia di tifosi e sportivi che hanno preso parte all’evento. Ringraziamo la FIR e tutto il movimento rugbistico per averci permesso di far conoscere la Lega del Filo d’Oro ad un pubblico speciale come quello del rugby”. Ha dichiarato Rossano Bartoli, Segretario Generale della Lega del Filo d’Oro.

 

“Si avanza solo con l’aiuto degli altri: ogni meta raggiunta è frutto di un impegno collettivo”. Quello del sostegno verso gli altri è uno dei valori fondamentali che caratterizza il rugby e tutto il suo movimento. Ma il sostegno è anche una delle qualità principali messe in campo dalla Lega del Filo d’Oro, che da oltre 50 anni è al fianco delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali in Italia. Nel rugby, inoltre, l’aiuto fornito ai compagni durante le partite e gli allenamenti insegna la solidarietà sia nella vita che fuori dal campo. Ed è stata grande la solidarietà dimostrata questo sabato in occasione della partita Italia Scozia del Torneo 6 Nazioni di Rugby, in cui la Lega del Filo d’Oro e la Federazione Italiana Rugby hanno dato il via all’iniziativa #uncontattochevale.

 

“Siamo orgogliosi di aver ospitato la Lega del Filo d’Oro in una giornata di festa come quella di sabato” – le parole di Salvatore Perugini, ex pilone della Nazionale e attualmente vicepresidente FIR – “Un’iniziativa che va al di là dell’evento sportivo e che ci avvicina in modo significativo e concreto ad una realtà così importante, dandoci la possibilità di schierarci al fianco di chi non vede e non sente, nel pieno spirito dei valori del rugby”.

 

Inoltre, per questa speciale iniziativa i giocatori della Nazionale Italiana di Rugby – George Biagi, Oliviero Fabiani ed Edoardo Gori – hanno prestato il proprio volto realizzando un simpatico video-appello, che è stato proiettato sui maxi-schermi dello Stadio Olimpico durante l’intervallo della partita, che racconta a tutti l’importanza del contatto nel rugby e nella vita delle persone sordocieche.

 

“Ho accolto con entusiasmo l’appello della Lega del Filo d’Oro” – ha detto Oliviero Fabiani, tallonatore della Nazionale Italiana di Rugby – “Per noi rugbisti il contatto è un aspetto essenziale del gioco che ci fa sentirti vivi. Ma per le migliaia di persone che non vedono e non sentono il contatto è molto di più e può rivelarsi l’unica forma di comunicazione per entrare in rapporto con gli altri. Tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo fare molto per restituire a queste persone un contatto con il mondo”.

 

Il pubblico del rugby, accorso numeroso per la partita del 6 Nazioni, ha partecipato e animato lo stand della Lega del Filo d’Oro, scaldando l’ambiente durante il flash mob. Giornate come questa sono la dimostrazione che alcuni valori come il rispetto e l’altruismo esistono anche nello sport.

 

 

#UNCONTATTOCHEVALE: IL 5x1000 ALLA LEGA DEL FILO D’ORO

 

Per sostenere l’attività di cura e assistenza delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e delle loro famiglie, potenziare i propri servizi e portare avanti importanti progetti, la Lega del Filo d’Oro lancia la nuova campagna per il 5x1000 dal titolo “Un contatto che vale”. Per sostenere l’Associazione basta inserire nella prossima dichiarazione dei redditi il codice fiscale 80003150424 e apporre la propria firma. In questi anni, grazie al sostegno di centinaia di migliaia di contribuenti, l’Associazione ha potuto aiutare un numero sempre maggiore di famiglie. Ma c’è ancora molto da fare, molti progetti da completare e finanziare, a partire da quello per il completamento del secondo lotto del nuovo Centro Nazionale ad Osimo (AN), che permetterà di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti e di aiutare sempre più persone sordocieche.

 

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VIDEO - La Lega del Filo d'Oro e l'Italrugby lanciano #UNCONTATTOCHEVALE per scendere in campo al fianco di chi non vede e non sente

di Napoli Magazine

17/03/2024 - 16:53

Nella giornata di sabato, in occasione della partita del 6 Nazioni Italia - Scozia, la Lega del Filo d’Oro e la Federazione Italiana Rugby hanno lanciato l’iniziativa #uncontattochevale, con l’obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della sordocecità in Italia, disabilità che riguarda quasi 190mila persone nel nostro Paese.

 

Quella andata in scena questo sabato, in occasione della partita del 6 Nazioni Italia – Scozia, è stata una giornata di sport e solidarietà, in cui la Lega del Filo d’Oro e la Federazione Italiana Rugby hanno dato il via all’iniziativa #uncontattochevale. Durante la giornata sono state diverse le sorprese riservate ai tifosi dalla Lega del Filo d’Oro. Nella mattinata, sul palco del Peroni Village, è andato inscena un Mannequin Challenge coinvolgente ed originale a cui hanno partecipato i giocatori della squadra under 16 della Arnold Ruby di Roma. I giovani rugbisti hanno dato vita ad una vera e propria partita di rugby, per poi “congelarsi” all’improvviso. Sono stati Stefano Perugini, ex pilone della nazionale e vicepresidente FIR, e Giovanni,un ragazzo sordocieco seguito dal Servizio Territoriale di Napoli, a far riprendere vita alla squadra grazie al loro tocco, un contatto che vale davvero. Inoltre, prima e dopo la manifestazione sportiva, centinaia di tifosi hanno animato lo stand della Lega del Filo d’Oro, nel Peroni Village, facendosi truccare il viso di azzurro, colore dell’Italrugby e della Lega del Filo d’Oro.

 

L’evento ha avuto come obiettivo quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della sordocecità in Italia, disabilità che riguarda 189mila persone costantemente immerse nel buio e nel silenzio. Di queste, 108 mila sono costrette a vivere confinate in casa senza la possibilità di accedere al mondo esterno e partecipare alla vita sociale a causa della loro condizione di pluridisabilità. Così come nel Rugby, anche per le persone sordocieche il contatto è fondamentale. Per chi non vede e non sente, infatti, rappresenta uno dei pochi modi per relazionarsi con le persone ed entrare in contatto con il mondo esterno, uscendo da un mondo fatto di buio e di silenzio.

 

“È stata una giornata speciale, all’insegna dello sport e della solidarietà. Un sabato che ci ha permesso di toccare con mano l’entusiasmo di migliaia di tifosi e sportivi che hanno preso parte all’evento. Ringraziamo la FIR e tutto il movimento rugbistico per averci permesso di far conoscere la Lega del Filo d’Oro ad un pubblico speciale come quello del rugby”. Ha dichiarato Rossano Bartoli, Segretario Generale della Lega del Filo d’Oro.

 

“Si avanza solo con l’aiuto degli altri: ogni meta raggiunta è frutto di un impegno collettivo”. Quello del sostegno verso gli altri è uno dei valori fondamentali che caratterizza il rugby e tutto il suo movimento. Ma il sostegno è anche una delle qualità principali messe in campo dalla Lega del Filo d’Oro, che da oltre 50 anni è al fianco delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali in Italia. Nel rugby, inoltre, l’aiuto fornito ai compagni durante le partite e gli allenamenti insegna la solidarietà sia nella vita che fuori dal campo. Ed è stata grande la solidarietà dimostrata questo sabato in occasione della partita Italia Scozia del Torneo 6 Nazioni di Rugby, in cui la Lega del Filo d’Oro e la Federazione Italiana Rugby hanno dato il via all’iniziativa #uncontattochevale.

 

“Siamo orgogliosi di aver ospitato la Lega del Filo d’Oro in una giornata di festa come quella di sabato” – le parole di Salvatore Perugini, ex pilone della Nazionale e attualmente vicepresidente FIR – “Un’iniziativa che va al di là dell’evento sportivo e che ci avvicina in modo significativo e concreto ad una realtà così importante, dandoci la possibilità di schierarci al fianco di chi non vede e non sente, nel pieno spirito dei valori del rugby”.

 

Inoltre, per questa speciale iniziativa i giocatori della Nazionale Italiana di Rugby – George Biagi, Oliviero Fabiani ed Edoardo Gori – hanno prestato il proprio volto realizzando un simpatico video-appello, che è stato proiettato sui maxi-schermi dello Stadio Olimpico durante l’intervallo della partita, che racconta a tutti l’importanza del contatto nel rugby e nella vita delle persone sordocieche.

 

“Ho accolto con entusiasmo l’appello della Lega del Filo d’Oro” – ha detto Oliviero Fabiani, tallonatore della Nazionale Italiana di Rugby – “Per noi rugbisti il contatto è un aspetto essenziale del gioco che ci fa sentirti vivi. Ma per le migliaia di persone che non vedono e non sentono il contatto è molto di più e può rivelarsi l’unica forma di comunicazione per entrare in rapporto con gli altri. Tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo fare molto per restituire a queste persone un contatto con il mondo”.

 

Il pubblico del rugby, accorso numeroso per la partita del 6 Nazioni, ha partecipato e animato lo stand della Lega del Filo d’Oro, scaldando l’ambiente durante il flash mob. Giornate come questa sono la dimostrazione che alcuni valori come il rispetto e l’altruismo esistono anche nello sport.

 

 

#UNCONTATTOCHEVALE: IL 5x1000 ALLA LEGA DEL FILO D’ORO

 

Per sostenere l’attività di cura e assistenza delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e delle loro famiglie, potenziare i propri servizi e portare avanti importanti progetti, la Lega del Filo d’Oro lancia la nuova campagna per il 5x1000 dal titolo “Un contatto che vale”. Per sostenere l’Associazione basta inserire nella prossima dichiarazione dei redditi il codice fiscale 80003150424 e apporre la propria firma. In questi anni, grazie al sostegno di centinaia di migliaia di contribuenti, l’Associazione ha potuto aiutare un numero sempre maggiore di famiglie. Ma c’è ancora molto da fare, molti progetti da completare e finanziare, a partire da quello per il completamento del secondo lotto del nuovo Centro Nazionale ad Osimo (AN), che permetterà di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti e di aiutare sempre più persone sordocieche.