L'Angolo
MR Z - Napoli, non servono solo soldi, ma valide idee per ripartire!
07.01.2020 10:10 di Redazione

NAPOLI - Tre erroracci clamorosi hanno spianato all’Inter la strada della vittoria. La squadra di Conte - lo abbiamo visto tutti - ha capitalizzato al massimo le sciagurate giocate di Di Lorenzo (impiegato per cause di forza maggiore in un ruolo e in una zona di campo che non possono essergli congeniali), Meret e Manolas. Per il resto l’Inter ha fatto poco o nulla, se non sapersi difendere con un’ordinata difesa a 5 quando il Napoli attaccava. Si possono perdere partite in questo modo? Si, se la squadra ha caratteristiche dei suoi giocatori tali da non poter trovare un vero equilibrio tra i reparti in campo. Ci sono sempre momenti della partita in cui gli azzurri o sono troppo lunghi o troppo corti, i reparti non sono armonicamente piazzati sul terreno di gioco, le coperture difensive sul contrattacco non riescono ad essere fluide e tempestive. In queste condizioni basta un errore, anche banale, di un singolo giocatore per mandare in porta l’avversario. Può essere risolto questo così grande problema in tempi brevi? Basta l’intervento dell’allenatore o ci vuole qualcosa di diverso? Se Gattuso (o chiunque altro fosse seduto in panchina) avesse il potere e la capacità di rimescolare le carte riuscendo a dare equilibrio e simmetria al gioco del Napoli, il problema sarebbe risolto. L’allenatore da quando è arrivato ha già fatto un buon lavoro riuscendo a migliorare sensibilmente la tenuta atletica di una squadra che non si reggeva quasi in piedi. Ma fare miracoli non fa ancora parte del bagaglio professionale di Gattuso, come di nessun altro allenatore al mondo. La verità è che la rosa del Napoli è male assortita e ci vorrebbe una rifondazione seria della squadra che non può certo essere realizzata da oggi fino alla fine del mese, quando si chiuderà la sessione invernale del calcio mercato. Ci vuole un progetto nuovo, con una chiara visione prospettica sul medio-lungo periodo come avviene sempre quando si conclude un ciclo. Sul mercato il Napoli potrà fare ben poco, è inutile farsi illusioni. Certamente qualche pezza va messa, ma pensare di rivoltare il campionato come un calzino è soltanto un’illusione. Ecco perché sin da ora si deve cominciare a pensare alla prossima stagione decidendo se alla guida della squadra ci dovrà essere Gattuso o qualcun altro e affidando a Giuntoli l’incarico di cominciare a darsi da fare pensando alla ricostruzione. Fino alla fine della stagione attendiamoci alti e bassi con qualche miglioramento che sicuramente ci sarà, soprattutto se arriveranno un paio di buoni elementi. Ma la ricostruzione non è più rinviabile. E per ricostruire il Napoli ci vogliono non solo soldi, ma anche e soprattutto idee, fantasia, esperienza, capacità decisionali e programmazione. Dunque, diamoci da fare.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

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07/01/2024 - 10:10

NAPOLI - Tre erroracci clamorosi hanno spianato all’Inter la strada della vittoria. La squadra di Conte - lo abbiamo visto tutti - ha capitalizzato al massimo le sciagurate giocate di Di Lorenzo (impiegato per cause di forza maggiore in un ruolo e in una zona di campo che non possono essergli congeniali), Meret e Manolas. Per il resto l’Inter ha fatto poco o nulla, se non sapersi difendere con un’ordinata difesa a 5 quando il Napoli attaccava. Si possono perdere partite in questo modo? Si, se la squadra ha caratteristiche dei suoi giocatori tali da non poter trovare un vero equilibrio tra i reparti in campo. Ci sono sempre momenti della partita in cui gli azzurri o sono troppo lunghi o troppo corti, i reparti non sono armonicamente piazzati sul terreno di gioco, le coperture difensive sul contrattacco non riescono ad essere fluide e tempestive. In queste condizioni basta un errore, anche banale, di un singolo giocatore per mandare in porta l’avversario. Può essere risolto questo così grande problema in tempi brevi? Basta l’intervento dell’allenatore o ci vuole qualcosa di diverso? Se Gattuso (o chiunque altro fosse seduto in panchina) avesse il potere e la capacità di rimescolare le carte riuscendo a dare equilibrio e simmetria al gioco del Napoli, il problema sarebbe risolto. L’allenatore da quando è arrivato ha già fatto un buon lavoro riuscendo a migliorare sensibilmente la tenuta atletica di una squadra che non si reggeva quasi in piedi. Ma fare miracoli non fa ancora parte del bagaglio professionale di Gattuso, come di nessun altro allenatore al mondo. La verità è che la rosa del Napoli è male assortita e ci vorrebbe una rifondazione seria della squadra che non può certo essere realizzata da oggi fino alla fine del mese, quando si chiuderà la sessione invernale del calcio mercato. Ci vuole un progetto nuovo, con una chiara visione prospettica sul medio-lungo periodo come avviene sempre quando si conclude un ciclo. Sul mercato il Napoli potrà fare ben poco, è inutile farsi illusioni. Certamente qualche pezza va messa, ma pensare di rivoltare il campionato come un calzino è soltanto un’illusione. Ecco perché sin da ora si deve cominciare a pensare alla prossima stagione decidendo se alla guida della squadra ci dovrà essere Gattuso o qualcun altro e affidando a Giuntoli l’incarico di cominciare a darsi da fare pensando alla ricostruzione. Fino alla fine della stagione attendiamoci alti e bassi con qualche miglioramento che sicuramente ci sarà, soprattutto se arriveranno un paio di buoni elementi. Ma la ricostruzione non è più rinviabile. E per ricostruire il Napoli ci vogliono non solo soldi, ma anche e soprattutto idee, fantasia, esperienza, capacità decisionali e programmazione. Dunque, diamoci da fare.

 

 

Mario Zaccaria

 

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