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SHOW TIME - Gino Rivieccio su "NM": "Non ci schiattate il pallone!"
05.12.2019 20:29 di Redazione

NAPOLI - Per come siamo messi e al punto in cui siamo arrivati la soluzione non è facile. Il giocattolo, sento dire da più parti, si è rotto. Personalmente credo che il giocattolo si sia frantumato, per cui anche con la migliore colla a disposizione difficilmente si riuscirà a saldare i pezzi decapitati. Il trenino che tante corse e soddisfazioni aveva dato finora si è spappolato, complice una serie di maldestre dichiarazioni e prese di posizione che hanno fatto gli stessi danni prodotti dall’acido su un tessuto delicato. Quel trenino, che era stata la gioia di noi tifosi e che negli ultimi nove anni aveva percorso mezza Europa, ha deragliato e deragliando ha perso pezzi nelle campagne, ha disintegrato i vagoni e ferito i passeggeri. Come uscirne? Certo i miracoli sono sempre possibili e allora poiché stiamo per avvicinarci al Santo Natale e i miracoli possono verificarsi, facciamo un patto. Automultiamoci tutti. Si multi il Presidente per le incaute dichiarazioni sulle marchette cinesi. Si autocontravvenzioni Ancelotti per il dissenso mostrato pubblicamente sulla scelta (poi sconfessata) del ritiro, e si commini ammenda ai giocatori per l’ammutinamento del 5 novembre. Insomma tutti condannati, nessuno escluso. E con il ricavato si ricomprino i giocattoli che hanno rubato ai bambini fuori al Policlinico. Diamo un esempio: pagano tutti quelli che sbagliano. Tutti. A volte capita che sbaglino pure i genitori. Succede in tutte le famiglie. Sugli errori costruiamo una cosa bella: facciamo trascorrere un bel Natale ai bambini di Napoli! E’ stata bella l’iniziativa di farli entrare allo stadio, ma forse è meglio rimandarla a quando saremo in grado di giocare come sappiamo, altrimenti ‘e ‘ntussecamme Natale ‘a ‘sti criature. Perché alla fine della fiera il danno all’immagine più grande lo stiamo subendo noi tifosi, lo sta subendo la città di Napoli. Quindi facciamo tutti un passo indietro e ricominciamo daccapo. Un mio amico dice che è tutta una tattica, che giochiamo una schifezza in campionato per confondere le avversarie europee e vincere la Champions. Non credo sia questa la tesi. Evitiamo di imitare la signora Titina, una condomina del rione dove abitavo, che quando eravamo ragazzi e andava a finire il pallone sul suo balcone, ce lo schiattava. Non ci schiattate il pallone. A Napoli, per molti, è rimasto solo quello.

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine
 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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SHOW TIME - Gino Rivieccio su "NM": "Non ci schiattate il pallone!"

di Napoli Magazine

05/12/2024 - 20:29

NAPOLI - Per come siamo messi e al punto in cui siamo arrivati la soluzione non è facile. Il giocattolo, sento dire da più parti, si è rotto. Personalmente credo che il giocattolo si sia frantumato, per cui anche con la migliore colla a disposizione difficilmente si riuscirà a saldare i pezzi decapitati. Il trenino che tante corse e soddisfazioni aveva dato finora si è spappolato, complice una serie di maldestre dichiarazioni e prese di posizione che hanno fatto gli stessi danni prodotti dall’acido su un tessuto delicato. Quel trenino, che era stata la gioia di noi tifosi e che negli ultimi nove anni aveva percorso mezza Europa, ha deragliato e deragliando ha perso pezzi nelle campagne, ha disintegrato i vagoni e ferito i passeggeri. Come uscirne? Certo i miracoli sono sempre possibili e allora poiché stiamo per avvicinarci al Santo Natale e i miracoli possono verificarsi, facciamo un patto. Automultiamoci tutti. Si multi il Presidente per le incaute dichiarazioni sulle marchette cinesi. Si autocontravvenzioni Ancelotti per il dissenso mostrato pubblicamente sulla scelta (poi sconfessata) del ritiro, e si commini ammenda ai giocatori per l’ammutinamento del 5 novembre. Insomma tutti condannati, nessuno escluso. E con il ricavato si ricomprino i giocattoli che hanno rubato ai bambini fuori al Policlinico. Diamo un esempio: pagano tutti quelli che sbagliano. Tutti. A volte capita che sbaglino pure i genitori. Succede in tutte le famiglie. Sugli errori costruiamo una cosa bella: facciamo trascorrere un bel Natale ai bambini di Napoli! E’ stata bella l’iniziativa di farli entrare allo stadio, ma forse è meglio rimandarla a quando saremo in grado di giocare come sappiamo, altrimenti ‘e ‘ntussecamme Natale ‘a ‘sti criature. Perché alla fine della fiera il danno all’immagine più grande lo stiamo subendo noi tifosi, lo sta subendo la città di Napoli. Quindi facciamo tutti un passo indietro e ricominciamo daccapo. Un mio amico dice che è tutta una tattica, che giochiamo una schifezza in campionato per confondere le avversarie europee e vincere la Champions. Non credo sia questa la tesi. Evitiamo di imitare la signora Titina, una condomina del rione dove abitavo, che quando eravamo ragazzi e andava a finire il pallone sul suo balcone, ce lo schiattava. Non ci schiattate il pallone. A Napoli, per molti, è rimasto solo quello.

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine
 

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