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VIDEO - Coronavirus, De Magistris: "I napoletani complessivamente stanno rispettando le regole, continuiamo restando a casa, preoccupa il sistema sanitario che è quasi al collasso, si dovrebbe uniformare tutto a livello nazionale"
26.03.2020 13:43 di Redazione

Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky TG24: "Il sistema sanitario da circa vent’anni è regionale, tutto è accentrato sulle Regioni, il governo ha proclamato lo stato di emergenza nazionale ma non ha fatto quel passo che poteva essere decisivo di uniformare tutto a livello nazionale". Ora si è al punto del "balletto di responsabilità" e lo Stato "evidentemente non si vuole prendere il carico di quella che è anche una tragedia, e le Regioni si stanno rendendo conto che, dopo aver smantellato in gran parte la sanità pubblica non ce la fanno da sole e si appellano al governo". Intanto, "in mezzo ci sono i cittadini, i medici, i sindaci, i pazienti, i feriti e purtroppo i morti. La nostra città, così come la nostra regione, si è mossa con anticipo, con la chiusura delle scuole e l’igienizzazione degli spazi pubblici. Ad oggi sono 335 i contagiati in città, i napoletani complessivamente stanno rispettando le regole. Continuiamo restando a casa, c’è un po’ di preoccupazione per il sistema sanitario che è quasi al collasso. In Campania abbiamo 350-380 posti di terapia intensiva a fronte di oltre 6 milioni di abitanti nella regione. A noi considerando tutto servirebbero almeno 1500 posti di terapia intensiva, per questo dovremo esser bravi ad avere comportamenti corretti".

 

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VIDEO - Coronavirus, De Magistris: "I napoletani complessivamente stanno rispettando le regole, continuiamo restando a casa, preoccupa il sistema sanitario che è quasi al collasso, si dovrebbe uniformare tutto a livello nazionale"

di Napoli Magazine

26/03/2024 - 13:43

Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky TG24: "Il sistema sanitario da circa vent’anni è regionale, tutto è accentrato sulle Regioni, il governo ha proclamato lo stato di emergenza nazionale ma non ha fatto quel passo che poteva essere decisivo di uniformare tutto a livello nazionale". Ora si è al punto del "balletto di responsabilità" e lo Stato "evidentemente non si vuole prendere il carico di quella che è anche una tragedia, e le Regioni si stanno rendendo conto che, dopo aver smantellato in gran parte la sanità pubblica non ce la fanno da sole e si appellano al governo". Intanto, "in mezzo ci sono i cittadini, i medici, i sindaci, i pazienti, i feriti e purtroppo i morti. La nostra città, così come la nostra regione, si è mossa con anticipo, con la chiusura delle scuole e l’igienizzazione degli spazi pubblici. Ad oggi sono 335 i contagiati in città, i napoletani complessivamente stanno rispettando le regole. Continuiamo restando a casa, c’è un po’ di preoccupazione per il sistema sanitario che è quasi al collasso. In Campania abbiamo 350-380 posti di terapia intensiva a fronte di oltre 6 milioni di abitanti nella regione. A noi considerando tutto servirebbero almeno 1500 posti di terapia intensiva, per questo dovremo esser bravi ad avere comportamenti corretti".