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UN PUNTO IN DUE PARTITE - L'Inter ferma il Napoli e la Juventus scappa avanti
12.03.2018 11:12 di Redazione Fonte: Giovanni Scotto per il Roma

Il tempo di fermarsi un attimo e la Juventus scappa davanti. Dopo la sconfitta contro la Roma il Napoli pareggia in casa dell’Inter. Un punto in due partite. Poco ma non pochissimo. Troppo, però, rispetto alle undici partite consecutive vinte dalla Juventus. I bianconeri hanno passeggiato anche contro l’Udinese e dopo il risultato di San Siro si mettono a un punto di vantaggio sugli azzurri. C’è anche la partita contro l’Atalanta da recuperare mercoledì, e potenzialmente il distacco può diventare rapidamente di quattro punti.

 

PER IL NAPOLI, in sostanza, una mazzata che lo mette fuori, al momento, dalla lotta scudetto. Si può sempre sperare che la Dea possa fare il grande colpo, ma le premesse sono quelle che sono. Agli azzurri non resta che mettersi con la testa sul manubrio e buttarsi a capofitto su queste dieci partite che restano da qui alla fine del campionato. Tra queste c’è lo scontro diretto a Torino contro i bianconeri. Tutto può succedere, questo è chiaro: se la Juve dovesse andare oltre le undici vittorie consecutive e proseguire questa scia da record non ci sarà nulla da fare, altrimenti il discorso si potrebbe effettivamente riaprire, anche con la partita dello Juventus Stadium del 22 aprile. Difficile, ma non impossibile. Sembrava invece impossibile segnare ieri a San Siro. Tanti errori ma anche poche occasioni degli azzurri, che hanno tirato in porta una volta sola, anche se Insigne ha sprecato un’occasione davvero ghiotta. Grande rammarico per il secondo pareggio a reti inviolate contro l’Inter, che fa il paio con quello dell’andata allo stadio San Paolo. L’unica cifra tonda che si celebra sono i 110 anni dell’Inter, con il logo speciale al centro del campo prima della partita, bandiere e ricordi. Poi il commosso raccoglimento in memoria di Gian Marco Moratti e di Davide Astori, sulle note di Lucio Dalla, seguite da un lungo applauso. Poi, subito dopo, i soliti cori di insulti reciproci fra la Curva dell’Inter e i tifosi napoletani nel settore ospiti. Una vergogna, ancora una volta.

 

IL PUBBLICO DI SAN SIRO, dopo aver ricordato con commozione Davide Astori, ha cominciato ad inneggiare cori contro i napoletani ed inneggianti al Vesuvio con il famigerato “Lavali col fuoco”. Peccato perché dopo la commozione in ricordo del difensore della Fiorentina c’era l’occasione per vivere la partita in un clima finalmente diverso. Il primo brivido per il Napoli lo crea al 37’ Candreva, più con la corsa verso l’area che con il destro sbilenco, ma il vero pasticcio rischia di combinarlo Gagliardini, con una brutta entrata a centrocampo su Mertens che merita forse piu’ dell’ammonizione decisa da Orsato. Spalletti inverte D’Ambrosio e Cancelo, e in avvio di ripresa l’inerzia sembra cambiare, con il palo di Skriniar e un quasi autogol di Koulibaly. Ancor piu’ ghiotta e’ la chance sprecata al 22’ da Insigne davanti ad Handanovic, uno di quegli errori che alla fine potrebbe costare lo scudetto al Napoli.

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UN PUNTO IN DUE PARTITE - L'Inter ferma il Napoli e la Juventus scappa avanti

di Napoli Magazine

12/03/2024 - 11:12

Il tempo di fermarsi un attimo e la Juventus scappa davanti. Dopo la sconfitta contro la Roma il Napoli pareggia in casa dell’Inter. Un punto in due partite. Poco ma non pochissimo. Troppo, però, rispetto alle undici partite consecutive vinte dalla Juventus. I bianconeri hanno passeggiato anche contro l’Udinese e dopo il risultato di San Siro si mettono a un punto di vantaggio sugli azzurri. C’è anche la partita contro l’Atalanta da recuperare mercoledì, e potenzialmente il distacco può diventare rapidamente di quattro punti.

 

PER IL NAPOLI, in sostanza, una mazzata che lo mette fuori, al momento, dalla lotta scudetto. Si può sempre sperare che la Dea possa fare il grande colpo, ma le premesse sono quelle che sono. Agli azzurri non resta che mettersi con la testa sul manubrio e buttarsi a capofitto su queste dieci partite che restano da qui alla fine del campionato. Tra queste c’è lo scontro diretto a Torino contro i bianconeri. Tutto può succedere, questo è chiaro: se la Juve dovesse andare oltre le undici vittorie consecutive e proseguire questa scia da record non ci sarà nulla da fare, altrimenti il discorso si potrebbe effettivamente riaprire, anche con la partita dello Juventus Stadium del 22 aprile. Difficile, ma non impossibile. Sembrava invece impossibile segnare ieri a San Siro. Tanti errori ma anche poche occasioni degli azzurri, che hanno tirato in porta una volta sola, anche se Insigne ha sprecato un’occasione davvero ghiotta. Grande rammarico per il secondo pareggio a reti inviolate contro l’Inter, che fa il paio con quello dell’andata allo stadio San Paolo. L’unica cifra tonda che si celebra sono i 110 anni dell’Inter, con il logo speciale al centro del campo prima della partita, bandiere e ricordi. Poi il commosso raccoglimento in memoria di Gian Marco Moratti e di Davide Astori, sulle note di Lucio Dalla, seguite da un lungo applauso. Poi, subito dopo, i soliti cori di insulti reciproci fra la Curva dell’Inter e i tifosi napoletani nel settore ospiti. Una vergogna, ancora una volta.

 

IL PUBBLICO DI SAN SIRO, dopo aver ricordato con commozione Davide Astori, ha cominciato ad inneggiare cori contro i napoletani ed inneggianti al Vesuvio con il famigerato “Lavali col fuoco”. Peccato perché dopo la commozione in ricordo del difensore della Fiorentina c’era l’occasione per vivere la partita in un clima finalmente diverso. Il primo brivido per il Napoli lo crea al 37’ Candreva, più con la corsa verso l’area che con il destro sbilenco, ma il vero pasticcio rischia di combinarlo Gagliardini, con una brutta entrata a centrocampo su Mertens che merita forse piu’ dell’ammonizione decisa da Orsato. Spalletti inverte D’Ambrosio e Cancelo, e in avvio di ripresa l’inerzia sembra cambiare, con il palo di Skriniar e un quasi autogol di Koulibaly. Ancor piu’ ghiotta e’ la chance sprecata al 22’ da Insigne davanti ad Handanovic, uno di quegli errori che alla fine potrebbe costare lo scudetto al Napoli.

Fonte: Giovanni Scotto per il Roma