Nel posticipo della 28esima giornata di Serie A, l'Inter batte 2-1 il Parma e blinda la qualificazione in Champions League, portandosi a +13 dalla Roma quinta. Al Tardini partono meglio i padroni di casa, che passano con un gran gol di Gervinho al 15°. Poco dopo Cornelius si divora il raddoppio, mentre al 20° un rigore concesso all'Inter, viene annullato dal VAR. I nerazzurri, lenti e impacciati per lunghi tratti della gara, ribaltano tutto nel finale, grazie a due colpi di testa, prima di De Vrij (84°) e poi di Bastoni (87°). Espulso Kucka. Una brutta Inter per 80 minuti, lenta, impacciata e con poche idee, alla fine porta a casa tre punti fondamentali in ottica qualificazione Champions League e in un colpo solo tiene a distanza l'Atalanta e mette 13 punti tra sé e la Roma quinta, un'enormità quando mancano da giocare 10 gare. Nella notte del Tardini, l'unica cosa da salvare è probabilmente il risultato e la faccia accigliata e preoccupata di Conte in tribuna vale più di 1000 parole. Soprattutto nel primo tempo, Handanovic e compagni hanno sofferto le volate dei ducali, a segno con Gervinho e spreconi con Cornelius, mentre Sepe non correva alcun pericolo. Come contro il Sassuolo, pur cambiando gli interpreti, la difesa ha sofferto terribilmente, Gervinho e Kulusevski sono stati a tratti incontenibili, chiaro segnale che certi automatismi sono andati persi nella lunga pausa per il coronavirus. A centrocampo, poi, le assenze di Brozovic e Sensi cominciano a pesare tantissimo, con gare ogni tre giorni. Eriksen si è perso dopo i segnali di risveglio contro Napoli e Sampdoria, Lautaro ha fatto una sola cosa buona, l'assist di testa per De Vrij e i due esterni titolari di oggi, Biraghi e Candreva, hanno sofferto in copertura e sono stati terribilmente imprecisi nei cross. Mai come questa sera, Conte deve ringraziare gli uomini entrati dalla panchina, decisivi nell'incredibile finale. Bastoni ha realizzato il gol-vittoria, Moses gli ha servito uno splendido pallone solo da insaccare e Sanchez ha dato la scossa con la sua velocità e imprevedibilità. Il distacco da Juve (8 punti) e Lazio (7) rimane inalterato, ma con queste prestazioni è difficile pensare a qualcosa di più del terzo posto. Un grosso applauso va al Parma, che si è perso nel finale ma che ha giocato una grande gara. Il sogno Europa è ora un po' più lontano, ma crederci non costa nulla. Soprattutto dopo prestazioni come queste.
di Napoli Magazine
29/06/2020 - 00:05
Nel posticipo della 28esima giornata di Serie A, l'Inter batte 2-1 il Parma e blinda la qualificazione in Champions League, portandosi a +13 dalla Roma quinta. Al Tardini partono meglio i padroni di casa, che passano con un gran gol di Gervinho al 15°. Poco dopo Cornelius si divora il raddoppio, mentre al 20° un rigore concesso all'Inter, viene annullato dal VAR. I nerazzurri, lenti e impacciati per lunghi tratti della gara, ribaltano tutto nel finale, grazie a due colpi di testa, prima di De Vrij (84°) e poi di Bastoni (87°). Espulso Kucka. Una brutta Inter per 80 minuti, lenta, impacciata e con poche idee, alla fine porta a casa tre punti fondamentali in ottica qualificazione Champions League e in un colpo solo tiene a distanza l'Atalanta e mette 13 punti tra sé e la Roma quinta, un'enormità quando mancano da giocare 10 gare. Nella notte del Tardini, l'unica cosa da salvare è probabilmente il risultato e la faccia accigliata e preoccupata di Conte in tribuna vale più di 1000 parole. Soprattutto nel primo tempo, Handanovic e compagni hanno sofferto le volate dei ducali, a segno con Gervinho e spreconi con Cornelius, mentre Sepe non correva alcun pericolo. Come contro il Sassuolo, pur cambiando gli interpreti, la difesa ha sofferto terribilmente, Gervinho e Kulusevski sono stati a tratti incontenibili, chiaro segnale che certi automatismi sono andati persi nella lunga pausa per il coronavirus. A centrocampo, poi, le assenze di Brozovic e Sensi cominciano a pesare tantissimo, con gare ogni tre giorni. Eriksen si è perso dopo i segnali di risveglio contro Napoli e Sampdoria, Lautaro ha fatto una sola cosa buona, l'assist di testa per De Vrij e i due esterni titolari di oggi, Biraghi e Candreva, hanno sofferto in copertura e sono stati terribilmente imprecisi nei cross. Mai come questa sera, Conte deve ringraziare gli uomini entrati dalla panchina, decisivi nell'incredibile finale. Bastoni ha realizzato il gol-vittoria, Moses gli ha servito uno splendido pallone solo da insaccare e Sanchez ha dato la scossa con la sua velocità e imprevedibilità. Il distacco da Juve (8 punti) e Lazio (7) rimane inalterato, ma con queste prestazioni è difficile pensare a qualcosa di più del terzo posto. Un grosso applauso va al Parma, che si è perso nel finale ma che ha giocato una grande gara. Il sogno Europa è ora un po' più lontano, ma crederci non costa nulla. Soprattutto dopo prestazioni come queste.