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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, 4 baci al San Paolo che mandano in lacrime l'Inter"
20.05.2019 18:20 di Redazione

NAPOLI - Quattro gol pesantissimi da digerire. Doveva essere l'Inter a dettare legge, per evidenti necessità di classifica, ed invece è stato il Napoli a giganteggiare. Quattro baci per salutare il San Paolo, che prosegue il restyling in vista dell'Universiade. D'impatto i nuovi sediolini multicolor in Curva A inferiore, anche se per esprimere un giudizio completo bisognerà attendere il lavoro ultimato. Di sicuro l'impianto audio è apparso rinvigorito rispetto al solito. Ma tornando a ciò che si è verificato, devo ammettere che ho visto uno Spalletti depresso in sala stampa. Non è bastato nemmeno il gol dal dischetto di Icardi, regalatogli dall'arbitro Doveri, per restituirgli un mezzo sorriso. Inter in lacrime, dunque. Napoli col sorriso. Ancelotti, che dunque ha preferito parlare dopo la rotonda vittoria, ha potuto appuntare alcuni aspetti positivi, oltre l'indiretto assist al suo vecchio Milan: la solidità del duo Albiol-Koulibaly, che con Malcuit e Ghoulam sugli esterni non ha sfigurato, la capacità di incidere di Fabian Ruiz, largo a sinistra come ad inizio stagione, pungente e concreto in zona realizzativa, l'acume tattico di Zielinski (centrale), perfetto cecchino da fuori area col suo missile imprendibile per Handanovic, la sagacia di Callejon e Allan, senza dimenticare la straordinaria professionalità di Karnezis, un felino imprendibile, e per chiudere il cerchio la ciliegina Dries Mertens. Il belga resta a Napoli dopo essersi guadagnato la conferma, a suon di prestazioni convincenti. Insomma un poker di baci che fa ben sperare in vista della prossima stagione, dove Milik magari reciterà il ruolo della seconda punta, dato che da "bomber d'area" ha fatto fatica. Manca l'ultimo sorriso, da strappare a Bologna, per completare il disegno: oltre a chiudere con una vittoria, significherebbe eguagliare il primo anno di Sarri a Napoli, che intanto sembra strizzare l'occhio alla Juventus. Lo dico ora: qualora dovesse realizzarsi un'ipotesi del genere, verrebbe etichettato come "traditore", così come fu per Higuain. Al di là di questo, va detto che mi hanno stuzzicato molto le indicazioni post partita del presidente: sottolineando la necessità di interventi mirati sugli esterni e in attacco mi lascia ben sperare. E poi De Rossi: per quanto mi riguarda, uno così, lo terrei sempre in squadra. Servono personalità, esperienza e carattere nei momenti chiave della stagione, per poter fare un ulteriore salto di qualità. Il dado è tratto. Non ci resta che attendere l'evolversi degli eventi.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, 4 baci al San Paolo che mandano in lacrime l'Inter"

di Napoli Magazine

20/05/2024 - 18:20

NAPOLI - Quattro gol pesantissimi da digerire. Doveva essere l'Inter a dettare legge, per evidenti necessità di classifica, ed invece è stato il Napoli a giganteggiare. Quattro baci per salutare il San Paolo, che prosegue il restyling in vista dell'Universiade. D'impatto i nuovi sediolini multicolor in Curva A inferiore, anche se per esprimere un giudizio completo bisognerà attendere il lavoro ultimato. Di sicuro l'impianto audio è apparso rinvigorito rispetto al solito. Ma tornando a ciò che si è verificato, devo ammettere che ho visto uno Spalletti depresso in sala stampa. Non è bastato nemmeno il gol dal dischetto di Icardi, regalatogli dall'arbitro Doveri, per restituirgli un mezzo sorriso. Inter in lacrime, dunque. Napoli col sorriso. Ancelotti, che dunque ha preferito parlare dopo la rotonda vittoria, ha potuto appuntare alcuni aspetti positivi, oltre l'indiretto assist al suo vecchio Milan: la solidità del duo Albiol-Koulibaly, che con Malcuit e Ghoulam sugli esterni non ha sfigurato, la capacità di incidere di Fabian Ruiz, largo a sinistra come ad inizio stagione, pungente e concreto in zona realizzativa, l'acume tattico di Zielinski (centrale), perfetto cecchino da fuori area col suo missile imprendibile per Handanovic, la sagacia di Callejon e Allan, senza dimenticare la straordinaria professionalità di Karnezis, un felino imprendibile, e per chiudere il cerchio la ciliegina Dries Mertens. Il belga resta a Napoli dopo essersi guadagnato la conferma, a suon di prestazioni convincenti. Insomma un poker di baci che fa ben sperare in vista della prossima stagione, dove Milik magari reciterà il ruolo della seconda punta, dato che da "bomber d'area" ha fatto fatica. Manca l'ultimo sorriso, da strappare a Bologna, per completare il disegno: oltre a chiudere con una vittoria, significherebbe eguagliare il primo anno di Sarri a Napoli, che intanto sembra strizzare l'occhio alla Juventus. Lo dico ora: qualora dovesse realizzarsi un'ipotesi del genere, verrebbe etichettato come "traditore", così come fu per Higuain. Al di là di questo, va detto che mi hanno stuzzicato molto le indicazioni post partita del presidente: sottolineando la necessità di interventi mirati sugli esterni e in attacco mi lascia ben sperare. E poi De Rossi: per quanto mi riguarda, uno così, lo terrei sempre in squadra. Servono personalità, esperienza e carattere nei momenti chiave della stagione, per poter fare un ulteriore salto di qualità. Il dado è tratto. Non ci resta che attendere l'evolversi degli eventi.

 

 

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