Il giornalista del Sole 24 Ore, Marco Bellinazzo, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Non ci sono riscontri ad un interessamento della famiglia Al-Thani nei confronti del Napoli, tra l'altro sarebbe anche un'operazione complicata perché il fondo qatariota è già proprietario del PSG che già gioca la Champions e quindi ci sarebbero impedimenti di tipo regolamentare. I mondiali in Qatar si devono disputare in inverno prima di tutto per motivi climatici, poi si può discutere o meno dell'opportunità di assegnare la competizione ad un paese che si sapeva, aveva questo tipo di condizionamento, ma fa tutto parte della campagna di allargamento dell'interesse e del consenso da parte dell'allora governance della FIFA. Poi sappiamo che ci sono state vicende sfociate anche in inchieste giudiziarie a livello internazionale, che hanno portato alla scoperta di una sorta di lobby che condizionava le scelte delle sedi delle varie competizioni e che ha coinvolto i vertici del calcio mondiale, a partire da Blatter. Comunque si deve anche riconoscere che l'interesse si è allargato moltissimo, se pensiamo che fino a una ventina di anni fa, in Arabia Saudita il calcio non veniva quasi vent'anni fa mentre oggi addirittura comprano la finale di Supercoppa Italiana".
di Napoli Magazine
13/11/2024 - 15:50
Il giornalista del Sole 24 Ore, Marco Bellinazzo, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Non ci sono riscontri ad un interessamento della famiglia Al-Thani nei confronti del Napoli, tra l'altro sarebbe anche un'operazione complicata perché il fondo qatariota è già proprietario del PSG che già gioca la Champions e quindi ci sarebbero impedimenti di tipo regolamentare. I mondiali in Qatar si devono disputare in inverno prima di tutto per motivi climatici, poi si può discutere o meno dell'opportunità di assegnare la competizione ad un paese che si sapeva, aveva questo tipo di condizionamento, ma fa tutto parte della campagna di allargamento dell'interesse e del consenso da parte dell'allora governance della FIFA. Poi sappiamo che ci sono state vicende sfociate anche in inchieste giudiziarie a livello internazionale, che hanno portato alla scoperta di una sorta di lobby che condizionava le scelte delle sedi delle varie competizioni e che ha coinvolto i vertici del calcio mondiale, a partire da Blatter. Comunque si deve anche riconoscere che l'interesse si è allargato moltissimo, se pensiamo che fino a una ventina di anni fa, in Arabia Saudita il calcio non veniva quasi vent'anni fa mentre oggi addirittura comprano la finale di Supercoppa Italiana".