Ai microfoni di Sky, nel dopo partita di Razgrad, il difensore dell’Inter Diego Godin.

Le impressioni sulla partita

Abbiamo affrontato un’ottima rivale, che gioca quasi sempre l’Europa League, spesso la Champions League, è un avversario da rispettare. Nel primo tempo abbiamo faticato a trovare gli spazi, la palla andava via veloce, era difficile da controllare, anche per le condizioni del campo. Nel secondo tempo siamo riusciti a migliorare anche in intensità, abbiamo trovato più spazio per segnare il primo gol, così la partita si è aperta e abbiamo avuto più occasioni.

Una buona risposta della squadra, anche da parte di chi gioca meno

In tutte le grandi squadre che vogliono vincere, l’importante è che tutto il gruppo sia preparato, che chi gioca sia pronto e nelle migliori condizioni e che chi entra in campo fornisca minuti di qualità. Oggi ha giocato chi ha avuto meno spazio e i miei compagni sono stati bravi. Questo è stato importante per la squadra, per la partita di domenica e per le opzioni dell’allenatore. Questo dipende da noi, dare opzioni all’allenatore, dare fiducia, sapendo che tutto il gruppo è pronto.

Sull’ambientamento di Eriksen, che arriva da un altro campionato e che stasera ha trovato il primo gol in nerazzurro

Anche io arrivo da un altro campionato, da un altro tipo di calcio. Non è facile arrivare in un altro paese, in un nuovo campionato, con una nuova idea di calcio, totalmente diversa. È successo anche a me, anche se in un modo diverso rispetto al passato. Anche la lingua è importante e non conoscerla fa la differenza. Si vede che ha tantissima qualità e che farà sicuramente quello che vuole il mister. È intelligente e lo sa, ma ha bisogno di tempo per lavorare, anche fisicamente. Il modo in cui vuole giocare Conte è esigente tanto, tanto a livello fisico, ma la qualità ce l’ha sicuramente.