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IL PARERE - Del Genio: "Napoli strepitoso in tre fondamentali, così ha battuto l'Inter! Ancelotti-Juve, che balla: possibile che decida CR7? Zielinski, ecco il suo ruolo definitivo. Sì ad Ilicic, no a De Rossi"
21.05.2019 20:30 di Redazione
"Il Napoli è riuscito a fare tre cose fondamentali bene. E' stato bravissimo soprattutto a pressare alto e recuperare tanti palloni, nonostante l'Inter ci sappia fare col palleggio. E' stato poi bravissimo nel verticalizzare subito, nell'andare subito a rendersi più pericoloso. Ha sbagliato qualche decisione, più che qualche tiro. E' stato sbagliato qualche ultimo passaggio, sebbene la squadra sia stata abbastanza precisa". E' così che Paolo Del Genio, giornalistaa, analizza Napoli-Inter nel consueto appuntamento settimanale col microfono di Tuttonapoli.net. Il collega ha trattato anche tanti altri temi, ma è chiaramente partito dal giudizio sul match di domenica sera: "Ripartenze, gestione della palla in verticale e pressing: sono queste le tre cose che hanno permesso al Napoli di vincere. Se gli azzurri si abbassano troppo vanno in difficoltà, concedono qualcosa e anche con l'Inter è stato così per una fase della gara. Anche se concedere qualche tiro a una squadra come l'Inter, quando attacca in massa, è inevitabile. Ma il Napoli è stato bravo a difendersi e ripartire in contropiede".
 
Bellissimo il calcio verticale del Napoli, mai fatto così bene come con l'Inter. Ancelotti ha trovato la chiave tattica? "Sì, credo di sì. La squadra inoltre ha capito bene gli automatismi in fase d'impostazione. Contro l'Inter il Napoli è partito con i due centrali bloccati perché c'era soltanto Lautaro Martinez davanti, ma quando è entrato Icardi nella ripresa gli azzurri si sono riposizionati come fatto a Ferrara, tenendo tre giocatori bloccati dietro e anche stavolta è toccato ad Allan affiancarsi ai due centrali. Il Napoli vuole partire con la superiorità numerica ad inizio stagione: se c'è una punta avversaria parte a due, se ci sono due punte parte a tre. Questa è un costante che il Napoli deve imparare al meglio e deve essere bravo anche a variare a partita in corso".
 
Gol spettacolare di Zielinski, un giocatore favoloso, che però a volte va a corrente alternata. "Il giudizio sulla sua stagione è positivo, ma da uno come lui ci si aspetta sempre qualcosa di più perché ha enormi potenzialità. Ha velocità, è forte fisicamente, può andare sul corto, sul lungo, può dribblare, ha un gran tiro da fuori. Diciamo che sa fare tutto, ma a volte ha un buon impatto sulla partita e a volte no. A questo punto credo che potrebbe essere determinante dargli un ruolo definitivo e farlo crescere lì. Fino ad un mese fa la pensavo diversamente, ma secondo quello da centrocampista centrale può essere il suo ruolo definitivo, come l'abbiamo visto con l'Inter".
 
Intanto nella giornata di ieri s'è ripetuta la voce su CR7 che consiglia Ancelotti alla Juve e Giuntoli che sonda Gasperini per cautelarsi. Ma ci credi? "I quotidiani possono essere autorevoli quanto vogliono, ma questa è una balla. Ancelotti non si muove da Napoli. Se la lista della Juve la fa Ronaldo che le spese le porta alla Juve, mi sembra un controsenso. CR7 è un gran calciatore, ma in una società come la Juventus, super-organizzata, in cui c'è una suddivisione dei ruoli ben definita, è impossibile che scelga lui l'allenatore. Addirittura Agnelli ha detto che non toccherà a lui farlo, bensì a Paratici e Nedved perché sono loro che organizzano la parte tecnica, per cui com'è possibile che Ronaldo abbia voce in capitolo? Checché si possa dire, la Juventus è una società molto seria. Questi sono discorsi che potrebbero accadere in una squadra di Serie C, non nella Juve. Non penso che a un giocatore come Ronaldo importi più di tanto chi sarà il suo allenatore".
 
Intanto va avanti il discorso Ilicic, un giocatore che non rientrerebbe nei classici parametri societari. Un affare che ti piacerebbe? "A me la regola del Napoli piace, ossia giocatori in crescita da acquistare, ma per Ilicic farei un'eccezione perché mi pare che negli ultimi anni finalmente abbia trovato la definitiva maturazione. E' possibile che i prossimi due anni siano i migliori della sua carriera, perché ha trovato tardi la continuità che serve in Serie A. Per cui credo che puntarci per un biennio non sarebbe sbagliato, a patto che lo sloveno venga a Napoli consapevole che non sarà un titolare inamovibile, ma dovrebbe giocarsela con Callejon, Mertens, Insigne, di certi non gli ultimi arrivati. Con lui però l'organico migliora perché ha delle caratteristiche che al Napoli mancano: salta l'uomo, ha tiro, tiene benissimo palla, può spaccarti quelle famose partite che si fa fatica a sbloccare. In Napoli-Atalanta fece la differenza entrando dalla panchina".
 
Rumors anche su De Rossi, che però è ancor più avanti con l'età. "Con quest'acquisto non sarei d'accordo. De Rossi è un giocatore in parabola discendente, non ha lo spunto che può avere Ilicic, che comunque in parabola discendente non è. De Rossi è stato un centrocampista straordinario, ma ormai ha subito tanti infortuni e non vedrei la logica dell'acquisto di un calciatore come De Rossi".
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IL PARERE - Del Genio: "Napoli strepitoso in tre fondamentali, così ha battuto l'Inter! Ancelotti-Juve, che balla: possibile che decida CR7? Zielinski, ecco il suo ruolo definitivo. Sì ad Ilicic, no a De Rossi"

di Napoli Magazine

21/05/2024 - 20:30

"Il Napoli è riuscito a fare tre cose fondamentali bene. E' stato bravissimo soprattutto a pressare alto e recuperare tanti palloni, nonostante l'Inter ci sappia fare col palleggio. E' stato poi bravissimo nel verticalizzare subito, nell'andare subito a rendersi più pericoloso. Ha sbagliato qualche decisione, più che qualche tiro. E' stato sbagliato qualche ultimo passaggio, sebbene la squadra sia stata abbastanza precisa". E' così che Paolo Del Genio, giornalistaa, analizza Napoli-Inter nel consueto appuntamento settimanale col microfono di Tuttonapoli.net. Il collega ha trattato anche tanti altri temi, ma è chiaramente partito dal giudizio sul match di domenica sera: "Ripartenze, gestione della palla in verticale e pressing: sono queste le tre cose che hanno permesso al Napoli di vincere. Se gli azzurri si abbassano troppo vanno in difficoltà, concedono qualcosa e anche con l'Inter è stato così per una fase della gara. Anche se concedere qualche tiro a una squadra come l'Inter, quando attacca in massa, è inevitabile. Ma il Napoli è stato bravo a difendersi e ripartire in contropiede".
 
Bellissimo il calcio verticale del Napoli, mai fatto così bene come con l'Inter. Ancelotti ha trovato la chiave tattica? "Sì, credo di sì. La squadra inoltre ha capito bene gli automatismi in fase d'impostazione. Contro l'Inter il Napoli è partito con i due centrali bloccati perché c'era soltanto Lautaro Martinez davanti, ma quando è entrato Icardi nella ripresa gli azzurri si sono riposizionati come fatto a Ferrara, tenendo tre giocatori bloccati dietro e anche stavolta è toccato ad Allan affiancarsi ai due centrali. Il Napoli vuole partire con la superiorità numerica ad inizio stagione: se c'è una punta avversaria parte a due, se ci sono due punte parte a tre. Questa è un costante che il Napoli deve imparare al meglio e deve essere bravo anche a variare a partita in corso".
 
Gol spettacolare di Zielinski, un giocatore favoloso, che però a volte va a corrente alternata. "Il giudizio sulla sua stagione è positivo, ma da uno come lui ci si aspetta sempre qualcosa di più perché ha enormi potenzialità. Ha velocità, è forte fisicamente, può andare sul corto, sul lungo, può dribblare, ha un gran tiro da fuori. Diciamo che sa fare tutto, ma a volte ha un buon impatto sulla partita e a volte no. A questo punto credo che potrebbe essere determinante dargli un ruolo definitivo e farlo crescere lì. Fino ad un mese fa la pensavo diversamente, ma secondo quello da centrocampista centrale può essere il suo ruolo definitivo, come l'abbiamo visto con l'Inter".
 
Intanto nella giornata di ieri s'è ripetuta la voce su CR7 che consiglia Ancelotti alla Juve e Giuntoli che sonda Gasperini per cautelarsi. Ma ci credi? "I quotidiani possono essere autorevoli quanto vogliono, ma questa è una balla. Ancelotti non si muove da Napoli. Se la lista della Juve la fa Ronaldo che le spese le porta alla Juve, mi sembra un controsenso. CR7 è un gran calciatore, ma in una società come la Juventus, super-organizzata, in cui c'è una suddivisione dei ruoli ben definita, è impossibile che scelga lui l'allenatore. Addirittura Agnelli ha detto che non toccherà a lui farlo, bensì a Paratici e Nedved perché sono loro che organizzano la parte tecnica, per cui com'è possibile che Ronaldo abbia voce in capitolo? Checché si possa dire, la Juventus è una società molto seria. Questi sono discorsi che potrebbero accadere in una squadra di Serie C, non nella Juve. Non penso che a un giocatore come Ronaldo importi più di tanto chi sarà il suo allenatore".
 
Intanto va avanti il discorso Ilicic, un giocatore che non rientrerebbe nei classici parametri societari. Un affare che ti piacerebbe? "A me la regola del Napoli piace, ossia giocatori in crescita da acquistare, ma per Ilicic farei un'eccezione perché mi pare che negli ultimi anni finalmente abbia trovato la definitiva maturazione. E' possibile che i prossimi due anni siano i migliori della sua carriera, perché ha trovato tardi la continuità che serve in Serie A. Per cui credo che puntarci per un biennio non sarebbe sbagliato, a patto che lo sloveno venga a Napoli consapevole che non sarà un titolare inamovibile, ma dovrebbe giocarsela con Callejon, Mertens, Insigne, di certi non gli ultimi arrivati. Con lui però l'organico migliora perché ha delle caratteristiche che al Napoli mancano: salta l'uomo, ha tiro, tiene benissimo palla, può spaccarti quelle famose partite che si fa fatica a sbloccare. In Napoli-Atalanta fece la differenza entrando dalla panchina".
 
Rumors anche su De Rossi, che però è ancor più avanti con l'età. "Con quest'acquisto non sarei d'accordo. De Rossi è un giocatore in parabola discendente, non ha lo spunto che può avere Ilicic, che comunque in parabola discendente non è. De Rossi è stato un centrocampista straordinario, ma ormai ha subito tanti infortuni e non vedrei la logica dell'acquisto di un calciatore come De Rossi".