Altri Sport
GIOCHI - Tar Campania vieta le slot in una sala di Ercolano: "Distanze minime non rispettate"
22.08.2019 11:39 di Redazione

Dovranno essere rimosse le slot installate in una sala scommesse di Ercolano, in provincia di Napoli. Il Tar Campania, riporta Agipronews, ha confermato il provvedimento comunale con cui era stata imposta «la cessazione dell’attività di installazione» degli apparecchi da gioco. La deliberazione di Consiglio comunale sul gioco d’azzardo del 2015 aveva stabilito che le sale in cui sono installate slot machine devono rispettare una distanza minima di 250 metri dai luoghi sensibili. In questo caso, le numerose misurazioni effettuate dal Comune hanno confermato che la sala scommesse è troppo vicina a una chiesa. «Le misurazioni sono state correttamente effettuate dai tecnici comunali, calcolando la distanza tra l’ingresso dell’agenzia e la chiesa», si legge nella sentenza. Il Tar conferma che il calcolo è stato effettuato correttamente, poiché ha tenuto conto dell’ingresso della sala e non di un altro accesso, utilizzato però per altre funzioni. I percorsi individuati dal Comune, inoltre, «sono idonei a garantire la sicurezza stradale ai pedoni» e dunque non sono contestabili. La sala, comunque, potrà continuare la sua principale attività, visto che la determinazione comunale prende in considerazione solo gli apparecchi da gioco, ma non l’attività di raccolta scommesse. LL/Agipro

ULTIMISSIME ALTRI SPORT
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
GIOCHI - Tar Campania vieta le slot in una sala di Ercolano: "Distanze minime non rispettate"

di Napoli Magazine

22/08/2024 - 11:39

Dovranno essere rimosse le slot installate in una sala scommesse di Ercolano, in provincia di Napoli. Il Tar Campania, riporta Agipronews, ha confermato il provvedimento comunale con cui era stata imposta «la cessazione dell’attività di installazione» degli apparecchi da gioco. La deliberazione di Consiglio comunale sul gioco d’azzardo del 2015 aveva stabilito che le sale in cui sono installate slot machine devono rispettare una distanza minima di 250 metri dai luoghi sensibili. In questo caso, le numerose misurazioni effettuate dal Comune hanno confermato che la sala scommesse è troppo vicina a una chiesa. «Le misurazioni sono state correttamente effettuate dai tecnici comunali, calcolando la distanza tra l’ingresso dell’agenzia e la chiesa», si legge nella sentenza. Il Tar conferma che il calcolo è stato effettuato correttamente, poiché ha tenuto conto dell’ingresso della sala e non di un altro accesso, utilizzato però per altre funzioni. I percorsi individuati dal Comune, inoltre, «sono idonei a garantire la sicurezza stradale ai pedoni» e dunque non sono contestabili. La sala, comunque, potrà continuare la sua principale attività, visto che la determinazione comunale prende in considerazione solo gli apparecchi da gioco, ma non l’attività di raccolta scommesse. LL/Agipro